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da Anima in pena
da Anima in pena
Forse la soluzione sta nel mettere la parola FINE a questa vita.
21 gennaio 2009
da terraspaccata
Hai ragione, ragione..
Essere CERTI di dover vivere una vita in cui non si proverà mai un'emozione più intensa di -QUEL- dolore è abbastanza per avere la voglia di farla finita, la voglia e il DIRITTO..
Eppure non è così facile..(se i tuoi genitori leggessero quello che ti sto scrivendo ora mi denuncerebbero per il fatto che sembra quasi ti stia dando ragione sulla tua scelta)
..Ti voglio far presente una cosa di cui dovresti tener conto..
(ed ecco che ti sto per ripropinare uno dei miei discorsetti inutili)
Esiste tutto un apparato di medici psichiatri e psicologi pronti a tenerti a FORZA attaccato alla vita, chi fallisce il suicidio è nelle Loro mani...
Io lo sono stata per qualche giorno, quando da persona -molle- quale sono mi feci sopraffare dalla depressione e anche se non arrivai mai ad essere interdetta, e quindi non persi mai la mia autodeterminazione, questo mi servii per capire l'importanza del poter decidere da Se almeno le piccole cose del quotidiano..
Il mio pianto era Analizzato e non lo sopportavo, dovevo trattenerlo per non dare l'impressione di stare tanto male da ver bisogno dei farmaci..perchè queste sono sostanze che troppo spesso ti riducono in uno stato nel quale non PUOI più decidere di te...tanto non ti senti più
E mio dio, ora sento di averti addirittura spinto di più verso quel gesto..
è vero..i farmaci che danno in quelle situazioni spesso ANNIENTANO i desideri, ma solo in APPARENZA, ti lasciano in cambio un sapore di perdizione..e lo so che tu ti VORRESTI PERDERE..
ma rischieresti di sottoporre il tuo dolore a degli sconosciuti che faranno di te un caso LIMITE..da salvare a tutti i costi..
Se tenti il suicidio e vi riesci NON ne potrai gioire, se fallisci NON potrai più tenere il tuo dolore per te (e forse alla fine questo potrebbe essere persino un bene!), comunque dovrai fare i conti con delle persone che entreranno nella tua vita DETERMINATE a non farti scappare più..
Chissà se ha senso quello che ti ho scritto.. ti sento così disperato e ti vedo così senza via d'uscita..
e così cosa ho fatto? ti ho scritto di come neanche il suicidio sia poi una scelta così "risolutoria"
Anima in pena.. scusa per l'insistenza con cui continuo a scriverti..
22 gennaio 2009
da Anima in pena
Terraspaccata non scusarti, forse è il risponderti che mi fa alzare ogni giorno. Gli psichiatri e gli psicologi li ho già provati con tutti i farmaci... ma sono serviti a poco, anzi a nulla... Questa senso di impotenza di fronte alla mia situazione mi spezza il cuore... forse è così che doveva andare... c'è chi nasce per vivere e chi nasce soltanto per morire. C'è chi nasce per AMARE e c'è chi nasce per SOFFRIRE in silenzio, da solo senza poter far nulla... Questa situazione che oscilla tra umano e COSA provaca un dolore indicibile... E ora spero che il mio lamento si posi sul suo letto a farle compagnia dove lei amerà e sarà amata.
22 gennaio 2009
da terraspaccata
La frase con cui hai chiuso la tua ultima lettera racchiude sicuramente molto di più di quanto io possa capire..
le mie capacità di comprensione non mi permettono di vedere chiaramente al di là di quel pronome: -lei- (la Lei che amerà e che sarà amata..)
Io ho immaginato che si tratti della tua anima che si libera nel sonno..ma potrei sbagliare..
Diverse volte hai parlato del sonno come l'unico sollievo..e della fatica che devi sostenere ogni mattina quando sei costretto ad aprire gli occhi..di Nuovo
E ti dirò, il fatto che le mie lettere possano rappresentare una spinta, sebbene infinitamente piccola, al tuo risveglio è un'altra cosa per cui mi fai preoccupare!:)
Parli anche di essere già stato sottoposto a diverse terapie psichiatriche tutte fallimentari, e questo mi fa domandare da Quanto tempo sopporti tutto ciò...
Ps
(temo sarà più lungo di quanto sopra)
Da quando ti conosco non ho più il coraggio di lamentarmi dei miei "acciacchi"..
La mattina sbuffo molto di meno per la fatica che faccio a rimettermi in moto (quell'oretta e mezza di incredibile stanchezza post-dormita:)..
Ieri dal medico ho Persino dimenticato di ribadirgli per l'Ennesima volta... la necessità di trovare una soluzione al mio problema di intolleranza al sole..
il quale mi ha anche impedito (coadiuvato dalla mia mal destrezza) di prendere la patente!..
sai, il fatto è che ho una esasperata sensibilità alla luce sole la quale è in grado di ustionarmi la pelle del viso se non mi proteggo a dovere da lei(in estate sembro una dama dell'ottocento con il mio ombrellino sempre aperto:) in pratica sono un mezzo "vampiro" (ti assicuro che non è uno scherzo).. e come tale potrei guidare solo di notte, un pò dopo l'alba e al tramonto..
Alla fine dei conti dunque questa fotosensibilità estrema non sarebbe una controindicazione assoluta alla guida, ma io sono una rinunciataria senza orgoglio ed eccomi perciò alla mia età a dover chiedere sempre passaggi..
Pensa con chi stai parlando..
con una ragazza molto più grande di te che ha usato la propria malattia per evitare di crescere..
e ti ho raccontato solo un piccolo aneddoto..
Non sono sicura dell'opportunità di parlarti delle particolarità, anche un pò buffe, della mia malattia/scudo..ma a questo punto l'avrai capito che quando scrivo mi lascio prendere la mano...
un abbraccio
roberta
23 gennaio 2009
da Anima in pena
Grazie Roberta. Ma io ad un destino già scritto non mi voglio arrendere e lotterò aspramente per combatterlo. Altrimenti meglio il cappio.
24 gennaio 2009
da terraspaccata
:)
(come vedi per una volta non sono stata prolissa..
mi sono limitata ad un sorriso..)
Ps
NON dimenticare mai quello che hai scritto qui il 24 gennaio 2009
26 gennaio 2009
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