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da sola
Sono giorni che non esco di casa, sono giorni che resto sola e al buio a pensare alla mia vita.
Sono giorni che spero di iniziare a sntirmi meglio, di trovare qualcuno che si accorga del mio urlo disperato.
Continuo solo a ripetermi "Stai tranquilla, andrà tutto bene, andrà tutto bene e ogni genere di cosa andrà bene!", ma secondo voi ci credo davvero? No, assolutamente no!.
E' l'unico modo che ho per on mollare, per non lasciarmi andare, per non darla vinta a tutti coloro che mi vorrebbero davvero morta..Non è questo che merito, voglio solo sentirmi bene come una persona normale desidera..
Ma il trauma di un fallimento, di una delusione, di un tradimento ferisce al pari di una ripercossa fisica. Senza fiato e accecata, perdo qualsiasi contatto con la vita che ho vissuto fino a questo momento, nella vita normale che mi pareva intoccabile. Mi tengo forte. per quanto impossibile possa sembrare, la felicità e la sicurezza prima o poi dovranno tornare...
18 gennaio 2009
Categoria: Pensieri
da Maverik71
Posso chiederti quanti anni hai? beh io ne ho 38, una delusione dopo l'altra la mia vita, davanti agli occhi dei miei genitori. Amore, lavoro persi, in poco tempo uno dall'altro.. Sai quante volte mi sono illuso d'avere il vero amore? quanti Ti amo mi so sentito dire da lei.. tane promese, un figlio che non ha voluto darmi, eppue mi ha lasciato. Il lavoro, quante notti insonni per aiutare i miei colleghi, beh stavo per diventare capo reparto di un groso stabilimento, e quando non sono servito più mi hanno dato il ben servito! Un amico che si è tolto la vita! Anch'io come te passo le notti a guardare il buio, ad ascoltare il silenzio, il mio cuore "il mio urlo nella notte" battiti frenetici, pensieri che viaggiano alla velocità della luce, mille migliaia al secondo, i rimorsi di una vita piena di errori che mi assalgono. Vorrei urlare, gridare al mondo: "perchè io?" proprio io, forse un pò egoisticamente è vero.. Ma poi penso che non sono l'unico a sentirmi coì, che ci sono persone che stanno peggio di me, e trovo la forza per andare avanti, la forza di pensare che non posso continuare a sprofondare nella melma, sentirmi come una viscida lumaca schicciata dalle ruote di un auto, prima o poi toccherò il fondo e allora potrò risalire pian piano, passo dopo passo.. Almeno di questo illudermi, lasciatemelo fare, lasciatemi sognare un mondo migliore. "Seven Pounds"
18 gennaio 2009 - Pavia
da PatatinaS
Prima o poi ci passano un po tutti, e questa non vuole essere una consolazione. Per risalire bisogna sprofondare, per apprezzare la serenità bisogna aver sofferto. E' triste ed un po banale ma è cosi. Credo che nessuno possa dirti come fare per essere felice perchè non esistono manuali o regole da seguire, ma posso dirti cosa ho fatto io. Ho ascoltato attentamente i miei pensieri, ho studiato i miei stati d'animo, li ho vissuti fino in fondo, ho cercato di capire da dove venisse la mia infelicità, se fosse veramente frutto di quello che credevo. Ho scoperto che si puo essere sereni anche da soli se ci si conosce bene, se ci si accorge che la nostra anima è già una grande compagnia. Le persone ci danno sostegno a volte, ma il sostegno piu stabile è quello delle nostre sicurezze, sicurezze che devono essere maturate pian piano. Ci consigliano ma se sai veramente chi sei e cosa vuoi non avrai bisogno di consigli, saprai già cosa fare. Quando mi sono sentita veramente in pace con me stessa, quando ho sentito di poter dire con certezza "io sono.. " tutto il resto è venuto un po da solo. Ma ti confesso che quella solitudine che prima mi faceva paura e mi faceva star male ogni tanto la cerco, mi rifugio in me stessa e mi rigenero. Ogni trauma deve essere vissuto, compreso e curato. E solo tu puoi farlo. In bocca al lupo... patatinaS
18 gennaio 2009
da sola
Scusa, ma ho deciso di restare anonima e come tale voglio restare in tutti i miei lati.
Ti capisco, sento un forte assomiglianza con quello che mi hai appensa descritto e quando i fallimenti iniziano a pesare, quando l'amore sparisce o non sembra sincero come vuole farti credere, se il lavoro non ti soddisfa o non riesci a portarlo avanti..Ma una cosa è chiara: La miglior via d'uscita è sempre quella che passa attraverso.
Io per esempio ho sempre avuto paura di passare attraverso e preferivo fare una deviazione..ed è prorpio così che sono diventata una stupida fallita per mio padre.
La soluzione è dentro di noi, è chiara e splendente come una fiamma, ma nascosta al nostro sguardo dal buio, vortice della sofferenza.
Ci vorrà tutto il coraggio che possediamo per resistere all'attacco della disperazione, ma dobbiamo credere alla quiete e alla speranza. Guarda al centro del tuo essere, dove vive la pace!
18 gennaio 2009
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