Sfoghi

da Baffilunghi

Il mondo sta cambiando
Lo avverto nella terra
Lo sento nell’aria
Molto di ciò che era si è perduto
Perché ora nessuno lo ricorda

Il mondo intorno a me sta cambiando, ma non ho bisogno di sentirmi la Principessa degli Elfi del mondo del Signore degli Anelli per rendermene conto. Magari è solo cominciato il periodo di quel maledetto periodo che gli adulti amano chiamare “contestazione giovanile”, solo perché gli piace fare i sapientoni e non sanno dare un nome più appropriato a quello che a quest’età sembra succeda un po’ a tutti. A volte sento il bisogno di staccare la spina, un po’ come si fa per quei malati che non hanno ormai nulla da sperare. Solo che per quello fanno la legge.. .per noi poveri ragazzi che il più delle volte non sappiamo dove poter andare a sbattere la testa… ovviamente no. Le uniche leggi che abbiamo sono quelle dei genitori, che spesso e volentieri non sanno nemmeno cosa e giusto e cosa sbagliato per loro stessi. Stanno lì tutto il giorno a darsi da fare per darci un educazione, senza nemmeno rendersi conto che gliela sbattiamo contro una volta capito come fare. Ma diciamoci la verità… chi è che segue alla lettera tutto quello che dicono ? Che poi, se davvero lo facessimo, incapperemo in una via di diffide percorrimento. Perché è ovvio, i genitori agiscono per il nostro bene si, ma anche per esaltazione personale, non possiamo negarlo. Prendiamo per esempio un brutto voto a scuola, ch non ne ha presi, E chi allo stesso modo, portando il voto a casa, non si è mai sentito dire “ sono molto deluso da te.. cosa racconterò alle persone che mi chiederanno come vai a a scuola? “.. Ecco, grazie tante, come se non ci sentiamo già abbastanza di schifo per aver fatto male una cosa che ci eravamo ripromessi di riparare. Sai quanto me ne frega dei colleghi, se tu ci fai brutta figura parlandone. Qualche tempo fa che io ricordi non era così. Portavo un brutto voto a casa e al massimo ricevevo una pacca sulla spalla e un “ tranquilla, succede”.. e ora ?
Sembra che non vada bene nulla di ciò che faccio, e tutto ciò ha di parecchio frustrante. Per non parlare degli amici che, in teoria, dovrebbero sostenermi. Ma che fine hanno fatto ? doni loro la mano con tutto il braccio per aiutarli e come si viene ripagati ? Risposte come “ scusa non ho tempo” o “ che vuoi da me” sono solo alcune di quelle ricevute per un semplicissimo favore chiesto. Però ovviamente poi tutti pretendono chissà cosa da me. E guai se io non posso. Beh allora no.. questo non va più bene. La mia amicizia non si vende ad un banco ortofrutticolo, assieme a cavoli e banane. E come viene detto in un noto film d’autore “ così quando il mondo griderà a i u t a m i, io sussurrerò… no!”

2 aprile 2009 - Palermo

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