Lei è incinta… Il ragazzo che amo da una vita e nella cui esistenza sono stata per anni una presenza nascosta tra poco più di sette mesi diventerà padre! Finisce tutto così… Finiscono i miei sogni di smettere di essere la sua amante e di trasformarmi nella donna del suo futuro. Finisce il desiderio di aggrapparmi al pensiero del suo sentimento tutte le volte in cui mi sento triste. Finisce l’ansia di aspettare le sue telefonate nei momenti più impensabili delle mie giornate. Forse finisce persino la mia stessa vita, costretta come sarò a ricominciare a respirare accettando questa dura e pesante realtà. Un figlio mette ogni cosa al posto giusto, riordina le vite di tutti anche se apparentemente sembra sconvolgerle. E la sua vita, la vita dell’uomo che amo, è segnata per sempre. Aspetto solo le pubblicazioni matrimoniali affisse alla porta della Chiesa per poter gettare verso il cielo un urlo disumano e sfogare la mia sofferenza. Ma in fondo dentro di me sto già gridando…! Grido che qualcuno mi porti via da lui, così lontano da dimenticarmi perfino dell’esistenza di questa notizia, anche se so che neppure il passare del tempo, che spesso è in grado di levigare anche le più dure asperità della vita, potrà mai rimarginare questa ferita della mia anima. Nulla è più forte della delusione di vedere i propri sogni dissolversi in una sola e semplice notizia, che per di più non mi è neppure stata data da lui. Già… Il vigliacco non ha avuto il coraggio di comunicarmi un bel niente! Ne sono stata informata da terze persone e subito mi sono spiegata il suo interminabile silenzio che si protraeva nei miei confronti da più di 20 giorni. Una delusione nella delusione! Stamattina li ho visti insieme, dal balcone di casa mia. Era presto… Forse nemmeno le 8:00… Ho avuto una sorta di flash di quel futuro momento in cui, magari affacciandomi per sbaglio, potrei vederli abbracciati: lei con il pancione, lui come marito premuroso. O peggio, di quel momento in cui terranno la loro creatura nel passeggino. Non ho scampo! Se non lascio questa cittadina, sarò costretta a osservare da estranea spettatrice tutte le fasi della loro vita insieme. Verranno ad abitare perfino a pochi metri dal portone di casa mia!!! Ho 20 anni, una vita davanti a me e tante circostanze in cui riprendermi dal destino tutto ciò che in questo momento mi è stato tolto, ma…non qui! Non qui! A settembre partirò. Sto già prendendo contatti per affittare una casa nella città in cui sono iscritta all’università. Finora avevo sopportato di spostarmi con pullman e treno solo per non staccarmi da lui, ma a questo punto la mia presenza qui non ha più senso… Se avete un consiglio per me, scrivetemi. Io sono perfino troppo arrabbiata per poter aggiungere altro…

16 aprile 2009

Categoria: Sfoghi