Solitudine

da Viola da Sempre

Ci sono giorni dove tutto intorno sembra sparire... e rimane il vuoto. Sì, è vero qualche persona intorno ce l'ho che mi fa sentire meno sola nel senso "fisico" del termine... quindi posso già ritenermi più fortunata di qualcun'altro.. ma io sento dentro una solitudine diversa, quella che ti fa avere paura di vivere, che ti paralizza, che non ti fa affrontare la vita... Le continue delusioni dalle persone che ho incontrato sul mio percorso, l'unico Amore che ho avuto e che mi ha tanto delusa e ferita e l'ho dovuto lasciare anche se lo amavo ancora, Le amicizie che credevo tali e poi si sono rivelate tutt'altro... Le attuali amicizie (una in particolare) che a volte mi delude e mi ferisce così tanto... insomma tirare avanti non è semplice perchè alterno giornate si a giornate no, giornate dove tutto mi sembra possibile e altre dove non riesco neanche ad immaginare come sarà domani. Lo so che la serenità dovrebbe dipendere esclusivamente da me, ma se non trovo un equilibrio non riesco a non farmi scalfire da ciò che mi succede intorno. Basta un vento più forte e volo via. Ho tanta nostalgia di sentirmi ancora una volta come quando stavo con lui e le cose tra di noi andavano bene: forte, desiderata e amata, aperta verso l'esterno... anche tra innumerevoli problemi SORRIDENTE nell'anima. Oggi il mio sorriso è uno scudo che metto di fronte agli altri, perchè non voglio far sapere cosa macera dentro di me... quei sorrisi che tutti da fuori vedono e interpretano come segnale di gioia e spensieratezza.
Un saluto a tutti voi.

25 maggio 2009

Categoria: Solitudine

da venere

Ciao, ti capisco, come ti ho scritto altre volte ho passato anch'io queste sensazioni per tantissimo tempo...e anche se ora sto meglio non me le sono scordate...ci ripenso spesso a quei tempi e rileggendo le tue parole mi sembra di riviverli...quando magari uscivo, passavo una serata fuori in mezzo alla gente e poi la mattina mi svegliavo con un vuoto dentro incolmabile..una solitudne disarmante..una nostalgia per l'infanzia perduta quando tutto era bello e bastava stare fuori a giocare per essere felice, ma poi si cresce e le cose cambiano...a volte penso che anche le persone più cattive e crudeli sono stati teneri e innocenti bambini, e mi chiedo cosa ci succede quando cresciamo per cambiare, in natura i vermi diventano farfalle, forse agli esseri umani accade il contrario...comunque non voglio intristirti ancora di più con questi pessimismi, erano solo considerazioni sulla vita...e per darti il mio appoggio a la mia comprensione. E' vero che la serenità è una cosa interiore e che dovrebbe partire da noi, ma è anche vero che interno ed esterno sono strettamente legati e che è proprio grazie al nostro bagaglio di esperienze che si evolve la personalità, grazie all'esperienza di vita anche il pensiero diventa più ricco e questo ci da più forza nel momento della solitudine, ma se la solitudine è qualcosa di prolungato e statico che non si combatte con le esperienze, allora può diventare logorante e il pensiero stesso rimane come in gabbia rigirando sempre nello stesso spazio; non so se hai capito tutto il mio discorso, è solo per spiegare cosa significa per me "stare bene con se stessi", per me non è una cosa così automatica e semplice, e comunque non è una sensazione a se stante, ma sempre legata alle esperienze esterne, la mia solitudine per la maggiore era generata dalla mancanza di esperienze assenti in tutta la mia vita passata, rimpianti, desideri repressi e mancati...la solitudine come vuoto interiore non è tanto legata all'essere soli un quel preciso momento, ma a tutto un universo di sensazioni che ci hanno accompagnato nella vita fino a quel momento, e che ci rendono deboli e fragili. Se invece il passato è stato più "ricco" e positivo, forse si è più forti qualora arrivi un momento di crisi.

26 maggio 2009

da Viola da Sempre

Venere credo tu abbia compreso davvero ciò che le mie parole volevano dire... e ti ringrazio tanto per il tempo che mi hai dedicato.
Sono perfettamente d'accordo con te quando dici che essere soli non vuol dire non avere gente intorno ed hai colto perfettamente il senso della solitudine che provo io, proprio perchè ci sei passata anche tu.
Sentirsi soli, è piuttosto la risultante di tante esperienze che abbiamo o non abbiamo vissuto, paure che ci hanno paralizzato, senso di inadeguatezza, che ci hanno reso fragili! insomma tutto ciò che ci fa sentire "distanti e fuori luogo" per esperienze ed emotività...
Sai è anche difficile spiegare cosa si prova agli altri, quelli che non hanno un vissuto simile al nostro, perchè spesso se ne esce frustrati e mal compresi... e tutto questo non fa altro che alimentare il senso di distanza con l'esterno.. un cane che si morde la coda...
In quell' "universo di sensazioni" che dici tu, si racchiude tutto il senso della mia solitudine...

Grazie Venere grazie davvero!

26 maggio 2009

da samy

capisco tutto perfettamente... e' un periodo troppo brutto...sono depressa e vorrei tanto uscirne.. problemi in casa, problemi di salute e sopratutto tanta solitudine dentro di me.. A volte non riesco nemmeno ad esprimere cio' che sento dentro...ho tante persone che mi amano e che vorrebbero solo vedermi felice ma io non faccio altro che deluderle giorno dopo giorno... grazie perche' qui ho trovato un posto dove potermi rifugiare quando mi sento tanto sola e frustrata... chissa' se davvero come si dice arriveranno periodi migliori...

28 maggio 2009 - Messina