Lettere

da Maurizio per Anonima

Non so cosa t'abbia preso, ma non credo d'averti fatto niente di male.
Però...
Ti vedo diversa nei miei confronti.
Un email, come sempre per dire 4 parole che ormai si susseguono da anni, scrivendo su tastiere sempre diverse, osservando con occhi diversi il mondo e tutto ciò che c'è intorno.
Sai, non riesco a capire il perchè non riusciamo a essere due persone, amici, che si vogliono bene.
Ogni volta, nel guardarci, nel parlarci, quella freddezza, imbarazzo, e quasi straf**tenza.
Il parlare, non sapere cosa dirsi, non sorridere nel farlo, ma avere una strana sensazione in corpo, qualcosa che dice la chiamo, non la chiamo, ce lo chiedo non ce lo chiedo, rispondo o non rispondo...
More than words, "oltre le parole" Cosa c'è? ...
C'è un infinitezza di cose, c'è un mondo e la vita, l'amore e l'odio. Ma soprattutto rancore, quello che fra di noi giace in un angolo nascosto.
C'è quello che non si riesce a dire, per paura di dirla, per paura che non vada bene, che si offenda, che se la prenda.
E oltre le parole a volte, o quasi sempre esiste il silenzio, quello che dice tutto...
Il silenzio dell'emozione, dell'imbarazzo, della paura, dell'odio e dell'amore, il silenzio di uno sguardo, il solo osservare, cercare nel mezzo della gente, cercando qualcuno/a che possa entrare nella nostra vita, cercando qualcosa che non si riesce a trovare, qualcosa che vive dentro di noi, rimasto illuso, deluso e tenuto escluso, per paura...
Paura che si ha in tutto... Paura che è silenzio oltre le parole.
Paura di dire, di provare, di vivere, di dire si.
Perchè, l'amicizia, ciò che io e te non siamo mai stati forse può portarci il sorriso.
Io, ti voglio bene, e vedere ciò che siamo stati in ciò che siamo ora fa male, sentire questo timore che morde il cuore, lasciando solo il silenzio.
"Vorrei... Vorrei... Vorrei, guardare una stella cadente per desiderare lei, ora non guardo il cielo la notte cercando le stelle e la luna, ora guardo l'alba di ogni giorno pensandola... " Dissi una volta, un giorno d'inverno, nevicava e faceva freddo, ma mi scaldava il cuore il sol pensiero.
L'amicizia, dopo un amore mai stato amicizia, dopo un amore che è stato solo amore, o volersi davvero bene.
Amore, che grande parola, ma era grande quando stavamo insieme, nonostante tutto si combatteva con forze di un Leone, si soffriva, si cresceva, guardandoti negli occhi t'ho insegnato a vivere tra i meschini, e infondo non mi dispiace, ora credo hai capito di come va a volte il mondo, il non fidarsi troppo delle persone, e io sono uno dei "sfiduciati" Questo lo so, ho commesso mille e mille errori, in tutto e per tutto.
Ma vorrei, amicizia, almeno quella.
Vorrei perdere quel timore di sentirti, di parlarti..
Quello che entrambi abbiamo, quello che entrambi sentiamo.
Rancore, bene, nostalgia, odio, bene. Miscuglio di sentimenti tra noi, odio e amore, che a volte gelano il cuore, altre lo riscaldano...
Parlare, a volte non serve a niente, perchè oltre le parole sappiamo cosa c'è, i sentimenti, il silenzio...
Per me, per noi, per quello che siamo stati...Non voglio perderti così, non voglio che tu sia mia, vorrei, che tornasse tutto come prima, il rapporto che c'era e che ora non c'è più.
Questo credo sia quello che volevo dirti, ma che purtroppo non ho possibilità di guardarti di nuovo nel mare dei tuoi occhi e parlarti, lasciando che le parole vengano dal cuore, e che oltre le parole ci sia un sorriso, sincero, vero, perchè fa male vederti così, vorrei solo esserti d'aiuto, d'appoggio quando hai da piangere, quando vorrai urlare e tirare pugni contro un muro, ascoltarti ore e ore...
Vorrei solo starti vicino, in qualunque modo, pur solo avendo quel rapporto, senza timore, senza rancore.
Solo il volersi bene, quello vero.
Ti voglio bene.

25 giugno 2009 - Campobasso

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