Sfoghi

da Evelyn

Me ne vado.
Non credevo sarei riuscita a dirlo e invece è così.
Me ne vado da questo posto che mi opprime, me ne vado dove nessuno sa chi sono, dove non mi tratteranno con riguardo perchè provano compassione.
E' quello che desidero da quando ho 8 anni, da quando una bambina comincia a capire quello che le succede intorno..e impara che la vita non è una favoletta, che si può star male anche quando l'unico problema che pensi di avere è quale vestito mettere alla tua bambola preferita.
Ho imparato ad essere autonoma da piccola, mi sono fatta un carattere e ora a 18 mi farò una vita lontana da qui.
E c'è chi dice che sono solo una ragazzina per andare a vivere all'estero da sola, c'è chi dice che le difficoltà una come me non le ha mai incontrate..dicono che ci sbatterò il muso.
Ed è facile parlare quando non si sanno tante cose, quando pochi sanno che ho vissuto tutto questo tempo con due persone di cui sò solo il nome e che da piccola per sfizio mi piaceva chiamare genitori, non li ho mai cosciuti davero...a casa non ci sono mai stati, troppo impegnati a diverirsi chissà dove..
Non ho mai festeggiato un compleanno con i miei, nessuno mi ha mai preparato la colazione la mattina..nessuno che mi chiedesse come andava la scuola, o come stavo io.
Tanti sono cresciuti con un affetto che io non conosco..l'ho desiderato tanto..ho provato ad attirare l'alttezione..a ricordare ai miei che una figlia ce l'avevano, ma non è mai servito a nulla.
Sapevo di dovermene andare da tanto, sapevo che l'avrei fatto il giorno in cui papà se n'è andato e io non ho provato nulla..non ho pianto, non sono andata al funerale, non ho fatto niente.
E dio solo sa quanto avrei voluto piangere, ma per chi?io non sapevo niente di quell'uomo, non l'ho mai chiamato papà, non sapevo com'era quando si arrabbiava e nemmeno quando era felice..non conoscevo neanche il suo cognome.
Come potevo piangere.
Solo tanti soldi, questo ho sempre avuto..i soldi che i miei cercavano di sostituire all'affetto.
Regali a natale, e non hanno mai capito che forse a me bastava solo un albero in salotto e la loro presenza quando ne avevo bisogno.
E la gente parla perchè ora vado in giro con una macchina costosa, viziata dicono.
Ho imparato a cucinare a 9 anni, a rifarmi il letto e a mettere in ordine la mia stanza.
Non ho mai fatto nessun capriccio..perchè non avevo nessuno a cui farli vedere.
Qualcuno sà cosa si prova quando i propri genitori non ricordano il giorno del proprio compleanno?
Io lo sò.
Scendevo le scale con il sorriso in bocca, convinta che almeno un "auguri" me l'avrebbero concesso, e invece non trovavo mai nessuno..neanche un ca**o di biglietto..rimanevo solo io, e le scale.
Poi crescendo non ho mai avuto nemmeno la presunzione che uno di loro potesse ricordarselo..crescendo quell'affetto che non ho mai avuto in famiglia ho imparato a prendermelo con gli amici, con chiunque fosse disposto a darmene un pò.
Crescendo ho imparato tante cose, ho imparato per esempio che riuscivo a sentirmi bene ascoltando una canzone invece che andando in discoteca.
Ora posso dire di avere un carattere, perchè tante situazioni le ho superate da sola.
Ho imparato ad apprezzare le piccole cose, e a non fare una tragedia di quello che non andava come volevo io.
Ho iniziato a lavorare presto, perchè spendere i miei soldi mi rendeva più felice che spendere quelli dei miei.
Viziata dicono..ma di cosa?.
E tra una settimana parto.
Non vedo l'ora..non sò chi può capire..è un sogno che si realizza.
E l'ho fatto da sola.
Con le mie forze.
Viziata..avrei tanto voluto esserlo, anche solo per un minuto.
Tanto.

2 agosto 2009

Categoria: Sfoghi

da ulisse

Ciao, la mia situazione non è proprio uguale alla tua, ma sotto la superficie delle apparenze ci sono delle similitudini importanti.
Non posso dire che i miei genitori mi abbiano trattato proprio male, eppure hanno peccato spesso di superficialità con me; ma non è questo il punto fondamentale.
Mi son sempre sentito solo e diverso dagli altri, fin quasi a convincermi di avere veramente qualcosa che non andava, qualcosa di sbagliato; poi pochi anni fa ho capito che semplicemente avevo il dono della sensibilità, ma forse neanche questo è il punto perchè magari non abbiamo nemmeno una personalità simile.
Il punto è che "gli altri" (compresi i parenti naturalmente...) non hanno mai capito come sono e chi sono, anzi per quel poco che percepivano cercavano di rendermi "normale"; per fortuna l'ho capito in tempo io, e ora il mio desiderio principale è quello di realizzare le mie capacità e di andarmene via da dove vivo ora. Un'altro stato, magari America, Francia, Inghilterra o paesi scandinavi sarebbe bellissimo, ma prima voglio riprendere e terminare gli studi interrotti anni fa.
L'Italia non è decisamente un paese per persone intelligenti o sensibili. Non credo di essere migliore degli altri, sono solo diverso dalla maggioranza e sono sicuro che la cultura e la società di altri paesi sarebbero più adatti a me.
Quindi hai tutta la mia stima e ammirazione.
Sarà dura, questo devi aspettartelo, però ricordati sempre perchè te ne sei andata; e abbi fiducia in te, te la caverai.
Auguri.

6 agosto 2009 - Bergamo

da titti

ciao io posso kapirti a me e' successo la stessa cosa.ora che 6 grande fatti la tua vita fregandotene di quello che dice la gente, tanto quella parla x sparlare.ora inizia a vivere e kostruisciti il tuo futuro.bacioni buona fortuna

7 agosto 2009 - Avellino