Solitudine

da kn

Nell’abisso oramai perduto, noi dunque ci ritroviamo a discutere, oh mio
fratello mancato! Sulle donne già in molti scrissero in passato. Oggi non ho voglia. Ti lascio alle loro letture. Parlerò di vita e di morte come so fare. Si, di ciò che la maggior parte non ha il coraggio di osare! E quindi, in questa strada desolata, il mio sguardo osserva l’orizzonte, infimo e crudo. Noi, selvaggi nell’essenza, amiamo, disperati e colmi d’azzardo, ripercuotere il nostro destino; per mutarlo forse o per giocare a dadi, questo, mi dispiace, non so dirti!
Solo, come un petalo di rosa in un deserto appassito e sconfinato, mi ritrovo.
Non nutro amarezza, né sarcasmo. Questa è la vita! I vili si rassicurano a vicenda nella loro fuggevole esistenza. Noi, eterni nell’animo, dureremo fino alla nostra morte, attendendo l’ultimo alito di vento sulla nostra pelle, con la certezza di essere vissuti e di aver osato valicare le porte della città. Non siamo immortali, non siamo divini, ma uomini che con coraggio, paura e follia hanno comunque il coraggio di ergersi in piedi ed affrontare il vento! Questo nessuno puo‘ rubare. Nessuno puo‘ rapire se non la nostra volontà caduta. Quindi ti afferro, coltello della misericordia. Vedo la mia anima rispecchiarsi sulla tua lama, ardente di sangue. Scivolando sulle mie braccia, accarezzando i miei polsi mi soffermo, mentre la foglia s’appoggia dolcemente sul selciato.
No, non è ancora giunto il tempo, p***ana di esistenza, per violarmi in tal modo. Voglio ancora sapere, fino a saziare il mio animo di vita, di morte e di ciò che sta oltre. Per ora mi limito a deridere il gioco che mi proponi, cercandoti, ingannandoti, amandoti e odiandoti! Poi lancerò i dadi!

16 agosto 2009 - Venezia

Categoria: Solitudine

da anonimo

ti ammiro, la penso kome te non mi arrendo su nessun fronte.le tue parole sono veramente forti, toccano le corde dell'anima... per chi ne possiede una.

20 agosto 2009