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da Anonimo
In tutta la mia vita ho sempro avuto la netta sensazione di voler essere più di quanto sia e di voler fare più di quanto faccio...vedo tanta gente serena nella sua mediocrità e nella sua banalità, io non sono nè mediocre nè banale. Io sono perfezionista, idealista...e allora mi chiedo, serve davvero lottare e soffrire tanto per una vita comune? La voglio una vita comune? Cosa voglio? Perchè? Io è da anni che me lo chiedo e dentro la massa non mi ci vedo proprio, al massimo sopra. E allora sento di dovere fare qualcosa.
12 ottobre 2009
Categoria: Solitudine
da Anonima
anche io sento di dover far qualcosa, di essere qualcos'altro... ma sinceramente non ho proprio idea di come fare e da dove cominciare a capire... forse il tempo ci aiuterà!!!
12 ottobre 2009
da Anonimo
Ma quanti anni avete? Quest'idealismo è normale fino a 20 anni, poi diventa un errore!
12 ottobre 2009
da ALEX
Caro Anonimo.
Avevi iniziato bene... e in linea di massima ero d'accordo, il volere una vita diversa è aspettativa di chiunque, (un'pò banale no?)... poi però concludi la tua dedica con "non mi vedo nella massa, al massimo sopra"... ma che dici.
Mentre tu stavi scrivendo nella categoria solitudine di 'sto sito, una persona banale leggeva un libro o si guardava un film o stava con suo figlio...o faceva 1000 altre cose, la parte dell'osservatore la fai tu non loro.
Ci sarà mica un'pò di invidia?
Descrivi la gente che vedi banale e mediocre sicuramente senza conoscerla.
Ma poi tu sai cos'è banale?
Tu sai cos'è mediocre?
Bè io sono qui, solo, e provo un'pò di invidia per chi vive una vita serena ma un'pò banale, non dovrei provare invidia ma è così.
Ho vissuto sempre una vita libero da qualsiasi convenzione, anarchico e stupido, credendomi superiore perchè capace di pensieri profondissimi e per gli altri incomprensibili.
Tutte cagate pazzesche.
Senti il dovere di fare qualcosa?
Ti do un consiglio.
Trova una ragazza banale, fatti una famiglia banale, abita in una casa mediocre, con vicini mediocri, parla magari di cose non troppo banali ma che ti possano capire anche i mediocri.
La vita perfetta non esiste.
L'unica cosa che non deve essere mediocre e il tuo modo di amare chi ti sta vicino.
Fa in modo che chi ti vuole bene non dubiti mai di te, il resto sono cagate pazzesche.
12 ottobre 2009 - Torino
da Lau
Caro anonimo, hai sollevato un problema che mi tocca molto da vicino. Spesso mi sono fermata a riflettere se sia meglio "piegarsi" alla mediocrità quotidiana, o vivere del tutto al di sopra, (e al di fuori) della cosiddetta vita comune. Ci rifletto da quando avevo 16 anni; ora ne ho 21, e anche se a volte sento ancora dentro di me impulsi contrastanti, sono arrivata ad una conclusione: vivere "normalmente" un'esistenza piatta e mediocre non fa per me. Non ne sono semplicemente capace; devo fingere, soffrire dentro per farlo, devo indossare una maschera che non sono io, perchè mi sento diversa, e anche, sì, superiore. Non so se sia stata una scelta cosciente, questa, o se sia il mio modo di essere che mi ha portato a questo, ma praticamente mi sono ritrovata da sola, con pochissima vita sociale, per così dire ai margini, a volte fiera di essere diversa dalla mediocrità, ma cosciente che la solitudine uccide. Ma so che se dovessi fingere e adeguarmi starei male lo stesso, quindi scelgo di rimanere fedele a quello che sono, senza compromessi, anche fa molto, molto male.
ALEX: il tuo discorso non fa una piega. Farei così se solo non mi facesse soffrire ancora di più che fare l'outsider. Un abbraccio a tutti.
13 ottobre 2009 - Perugia
da Cavalcanti
Lau, sai cos'è tutto ciò?
E' semplice...Piacere della sofferenza.
Tutto il resto è ornamento speculativo.
13 ottobre 2009
da Alex Darth NodTEK
Lau sono d'accordissimo con te, anche io sono così.
Alessandro
14 ottobre 2009 - Milano
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