Ho lasciato che i giorni scorressero lenti e vuoti, il contatto fresco di gocce di pioggia riattivano la voglia di esistere. La mia immagine riflessa in una tazza fumante che ho tra le mani, i pesieri avaporano, l'aroma mi riempie, ma si diffonde nell'aria l'odore di desiderio. I ricordi si mettono in fila, si tengono per mano stretti, senza mai lasciarsi, e ne riempiono gli occhi miei. Non riesco più ascoltare mezze verità, è diventata più una esigenza che una volontà, lì, dove non esigo e non posso più volere, aspetto con tristezza che il tempo passi, chiedendomi dove sono finite le mie forze. Forse nelle premure sprecate in questi mesi, soffocate dalle tue assenze e di fronte a questa tua indifferenza, ora ammutilisco. Mi perdo dentro di mè, riascolto il tuo rumore, mi commuovo davanti a questo squarcio che ho dentro. Tengo stretto sul volto questa maschera per allontanare gli intrusi, scrivo i miei confini, gli addii non sevono a nulla, se non si ha voglia di andare via. Maledette sensazioni, butto via il silenzio, ormai pago dei miei pensieri e mestamente, ora cerco di vivere...
13 ottobre 2009
Categoria: Pensieri