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da Aerials per Amore

Buon giorno a tutti,
Sono conscia che la battitura qui seguente apparirà come lo sfogo di una pazza psicopatica con manie di vittimismo o di alterio sclerosi in fase molto avanzata.
Nonostante questo, vi prego e già vi ringrazio di leggere sino in fondo questo mio canto.

Grazie.


Sono capitata per caso in questo forum e l'ho trovato molto utile per me e per quello che sto cercando.
Diciamo che l'ho scelto soprattutto per dare sfogo al mio tormento - non che io sia depressa o altro - sulla relazione che ho col mio compagno.
Vi comunico una breve immagine.
Abbiamo tutte e due venti anni, stiamo insieme da quando avevamo diciassette anni, fra alti e bassi, molti bassi pochi alti.
Nonostante abbia sofferto abbastanza per questa relazione, gli sono sempre rimasta affianco anche quando non trovavo giusto di meritarmi determinati suoi comportamenti e risposte. Molte volte mi domando perchè gli sono rimasta affianco... davvero non riesco a darmene una risposta.
Forse per abitudine o forse perchè vedo in lui qualcosa che non ho mai visto in altre persone.
Siamo comunque due persone anti sociali, e i nostri argomenti del giorno sono quelli che trovo elencati nel forum, chi siamo, da dove veniamo, perchè esistiamo, la società. cultura... ed ect.
Dal canto mio io mi sono premurata di trovare le risposte, si leggendo dei libri ma soprattutto osservando le altre persone e cercando di osservare la me stessa esistente dentro di me. Nel corso della mia breve vita mi sono sempre trovata di fronte a queste domande e quando credevo di trovarne le risposte ero comunque pronta a smentirle per poi riconfermarle con nuovi elementi.
Con questo non dico che sia giusto quello che faccio. Anzi, è soggettivo a parer del singolo.
Il mio compagno invece, per motivi personali, si è sempre creduto un essere superiore, vi spiego meglio, l'Uomo che ha capito tutto e ti guarda dall'alto della sua sapienza e quello che tu puoi esprimere, anche se mi può apparire corretto e più giusto rispetto alla mia convinzione di certo è una stupidaggine quindi non ci pondero troppo sopra. Poichè io ho sempre ragione.
In brevi parole mi ha sempre vista come una stupida, diciamo che ha sempre visto quasi tutti come stupidi tranne il suo migliore amico che io credo invidiasse un pò per il suo modo di vivere e comprendere il mondo.
Ragazzo che si era innamorato di me, e forse l'unico che mi capiva davvero per quella che ero e che io ho rifiutato per il mio attuale per paura di quella possibile felicità. Stupida!
Sino a quando l'anno scorso... ci siamo lasciati, anzi mi ha lasciato, per poi ritornare (perchè l'abbia di nuovo ripreso, rimane uno dei tanti misteri della terra XD),
Da qui non c'è molto da spiegare, totale mancanza mia di fiducia, logoramento interiore, discussioni con la madre gelosa. Un bel ritratto di una persona che si può definire stupida e discutibile nel suo modo di rimanere affianco ad un uomo del genere.
Nonostante siano passati 2 anni abbastanza terribili.
Durante l'estate 2009, ho trovato un'occupazione che mi distraeva dai soliti pensieri riguardanti la coppia e aiutava il mio io a crescere e vedere oltre la normale vita quotidiana. Questo lo fece anche il mio partener, iniziando da prima a fare yoga e poi meditazione.
Successivamente nel periodo di maggio io gli regali un libro dal nome - Il Tao della fisica - un libro molto interessante sul perchè della vita in relazione alla fisica quantistica.
Successivamente egli si comprò un altro volume, di simile genere ma molto più spirituale - Ramtha, Dio in te, la divinità dimenticata-.
Per lui quel libro fu molto importante perchè gli fece capire molte cose e prese altri libri riguardanti questa entità e iniziò a seguire uno stile di vita simile a quello che veniva pronunciato dalla JZ Knight.
Quel libro, lo lessi anche io, non era male, molte cose che affermava le ritrovavo nei miei pensieri, però quello che mi fece rimanere un pò perplessa fu che quello che scriveva nel capitolo secondo non era poi diverso dal capitolo undicesimo con qualche nuova aggiunta. Lo trovai troppo ripetitivo. Forse mi sbaglio sono pronta ad ammetterlo, o forse perchè preferisco libri come - La biologia delle credenza, Bruce H. Liptno, Come il pensiero influenza il DNA e ogni cellula -.
Sino a qui nulla di male, ero contenta di quello che stavo trovando e di quello che trovava il mio compagno, il nostro rapporto stava iniziando finalmente a trovare un equilibrio di armonia nel lasciarsi liberi di perseguire quello che crediamo sia utile per noi e non intralciarsi ne limitarci come molte coppie fanno. Questo è o meglio era il principio su cui si basava la nostra relazione. Io ero molto serena a discapito di altri che trovano impossibile vedere il proprio partener solo nel week end e un giorno durante la settimana e sentirsi raramente attraverso i canali di comunicazione, quasi cellulare e messanger.
Per noi, o meglio per me andava benissimo così.
Sino a fatidico 14 ottobre 2009, la scorsa settimana, quando lo sentii strano, e voi vi domanderete, come fa a sentire strano uno tramite msn... ? non lo so, ma so che quando ho dei determinati pensieri in testa per quando riguardano le azioni, i pensieri della altre persone sono quasi sempre azzeccate e quando non seguo quella vocina nella mia testa, me ne pento sempre (questo mio "talento", io non lo definisco cosi, non lo definisco proprio, fu anche un elemento di crisi nella nostra coppia, perchè molte volte io precedevo le risposte del mio partenr senza sapere l'argomento o il motivo del suo argomento. Oppure quando ero molto arrabbiata o innamorata gli oggetti elettronici quali tv e stereo impazzivano, Io fui sempre molto scettica, lui no. Per quello credo cercasse sempre di declassare ogni mia affermazione su un suo argomento. Issando come un'onda anomala il suo ego sul mio essere composto da zero ego ^__^. Considerando gli argomenti che trattava inviolabili da alcuno soprattuto da me).
Tornando a quella sera, io pensai avesse un altra - pensiero molto terreno - poi il venerdì seguente lo richiamai per capire cosa aveva... e il giorno seguente mi spiego;
aveva comprato un libro, di Ramtha - Quell'elisir chiamato Amore - .
Mi disse che credeva di amarmi, ma invece aveva capito che quello che prova per me è un volermi molto bene e il bene che prova con gli amici è un bene che in realtà non esiste, perchè lui non ha amici. Affermò.
Mi disse anche che vuole provare l'astinenza dal sesso (cosa che già mi immaginavo), perchè lui l'atto della copulazione la vedeva solo, scusate il termine, un momento per svuotare i propri testicoli.
Nonostante siano passati tre anni, lui mi disse che con me vedeva più quello che l'atto del fare l'amore.
La sua decisione di astenersi e perchè non vuole più vedermi come un oggetto sessuale e non vuole più farsi comandare dal suo pene ma bensì metterlo a tacere per poi provare il vero amore, fare davvero l'amore.
Il mio sgomento fu molto, ma non perchè non vuole avere un rapporto con me, non mi interessa, ma sopratutto perchè mi son sentita usata in tre anni di relazione e quando pensavo dopo tutto quello che ho passato che andasse tutto bene fra di noi, mi son dovuta ricredere.
Usata perchè il rapporto che credevo ci fosse era illusione, il rapporto che avevo rappresentato io non c'era. Io vedevo il nostro rapporto come qualcosa di speciale, avendo accanto la persona che ami, che ti capisce, con cui basta un'occhiata per intendersi e capire quello che vogliono, con pensieri simili e una serenità interiore cosi elevata da permettersi di stare in silenzio senza aver paura di annoiarsi. Una consapevolezza di noi cosi alta da riuscire a stare bene anche senza vedersi troppo perchè nonostante le cose che facciamo, quello che viviamo separatamente, il nostro partenr è con noi, con la sua anima. E nel rapporto, nel fare l'amore... uniamo i nostri corpi e anime raggiungendo la pace eterna.
Stupido vero?
Lo penso anche io adesso.
Ora le mia domande sono molteplici, io non capisco se quello che dice lui sia la verità, anche perchè ha precedenti di ragazzo pallista, Indi per lui non è difficile dire ti amo anche se non lo prova (aggiungendo comunque che quando abbiamo parlato nel week end è stato lo stesso molto affettuoso e dolce, come lo era negli ultimi tempo, chiamandomi amore e, fatto molto strano, chiedendomi pure di rimanere il lunedi con lui), poi durante la settimana si dimostra molto freddo, non chiamando con nessun pseudonimo.
Non so se il suo è un modo carino per dirmi che mi vuole lasciare, anche se lui l'ha negato o se è un modo per farsi lasciare.
Non lo riesco a capire.
Da quando legge i libri di Ramtha, io non voglio dargli la colpa, ho come la sensazione, che non cerchi di capire realmente cosa si cela dietro quelle parole battute al computer, ma che le prenda cosi come sono per vere e che in apparenza crede di capirle, senza farle sue. Quello che mi da modo di pensare questo è perchè quando mi parla dei suoi pensieri mi dà come l'impressione che ripeta riga per riga quello che dice Ramtha, un pò quando non abbiamo voglia di studiare per l'interrogazione e invece di cercare di capirla ricorriamo al metodo mnemonico.
Forse ho questa idea perchè è mesi che mi parla di questi argomenti in modo cosi testuale che non li posso più vedere, nonostante li faccia anche io.
Per questo vi chiedo di aiutarmi, anche solamente scrivendo il vostro parere e soprattutto se anche voi avete letto quel libro - Quell'elisir chiamato Amore.

21 ottobre 2009 - Torino

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