Solitudine

da rose per voi

Appena un anno fa avrei potuto abbonarmi a questa sezione del sito.
Adesso ho paura anche di dirlo, ho paura di svegliarmi e scoprire di aver perso tutto...ma quel calore l'ho trovato, almeno un pochino. C'erano persone stupende intorno a me, e non le vedevo. Ero troppo concentrata su me stessa, sui miei problemi. Non dico che ora sia tutto un paradiso, ma ho capito una cosa: in fondo non bisogna far niente di speciale per essere amati.
Basta lasciarsi un po' andare, liberarsi dall'ansia di piacere, smetterla di sentirsi inadeguati.

Forse tra qualche giorno tornerò a scrivere lugubri epigrafi su questo sito, ma oggi conservo ancora il calore dell'abbraccio di un amico impagabile.
Ho scoperto che è più naturale e più semplice buttarsi nella mischia che starsene a piangere davanti a uno schermo. Le mura esistono solo nella nostra testa.

Siamo fatti per comunicare, per ridere, per abbracciarci, per stare insieme. Non abbiamo altro conforto in questo mondo che la vicinanza con i nostri simili. Avere qualcuno a cui poter dire "ti voglio bene" ci ripaga per tutti i deserti, per tutte le lacrime, per tutte le delusioni e per tutto il dolore che abbiamo dovuto attraversare.

Ho paura, perchè tutto questo sembra maledettamente fragile. Ma bisogna conoscere la solitudine per poter apprezzare il dono inestimabile dell'affetto reciproco.
Ho attraversato il deserto, e forse ne dovrò attraversare molti altri, ma adesso quest'oasi mi sembra stupenda più che mai.

24 ottobre 2009

Categoria: Solitudine

da Mileto

Mi è molto piaciuto il tuo messaggio. Sei riuscita ad accendere persino un timido lume di speranza in me...Ma la paura di sbagliare per l'ennesima volta, di essere tradito mi terrorizza. Almeno non stando con nessuno non ho delusioni.
Comunque sono davvero felicissimo per te^^
Ma parlaci un pò di queste persone.Ti sei accorta te di loro o loro di te?

25 ottobre 2009

da Rose

La verità è così semplice...nessuno può sapere cosa ci riserva il futuro. Non possiamo affermare che saremo felici per sempre, ma neanche che finiremo i nostri giorni in solitudine.
Le persone di cui parlo erano lì...ci conoscevamo, parlavamo, ma io ero troppo occupata a lagnarmi e a sentirmi incompresa per accorgermi di quanto fosse piccola la distanza tra me e loro.
Ho letto una frase illuminante, tempo fa.
C'è un insegnante che mostra un grosso foglio bianco a una classe di alunni, e chiede loro cosa vedono.
-Una macchia.- rispondono tutti.
Nessuno aveva risposto "un foglio bianco".

E poi, ho visto qualcosa che mi ha fatto davvero vergognare di me stessa: una ballerina senza braccia. Lei sorridente e tenace, io sempre preda della più nera disperazione.
Questa cosa mi ha fatto capire che la vittoria o la sconfitta non dipendono tanto dalle carte che hai in mano, quanto dall'abilità con cui te le giochi.

C'è sempre speranza, comunque.
L'imprevedibilità della vita è la nostra più grande condanna e la nostra più grande fortuna!

25 ottobre 2009