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da Maurizio
Bhe...
Parlare d'amore, è buio in camera, e ascolto come di solito faccio musica, alcuna essa sia.
Io lascio che le dita trascrivano su questa tastiera, ogni piccolo particolare, senza cancellare,
senza pensare di aver sbagliato o torto, perchè, così come penso e parlo, lo stesso è penso e scrivo, almeno per me.
Sincerità? Cos'è la sincerità per voi!? La sincerità non ha alcunchè senso, a volti cerchi di spiegare cosa essa sia,
il perchè forse non lo sei stato il perchè forse lo sei stato, ma infondo non trovi mai spiegazione alla sincerità...
Mi domando cosa essa sia.
Mi rispondo, ovviamente, non sapendo cosa essa sia.
Sincerità, un vocabolo, come tavolo, come ogni parola,
fottuta parola che si dice, che sul dizionario trovi e traduci, e in ogni lingua, paese,
mondi e culture essa cambia nome e descrizione.
Quindi, come la parola amare, si dice che l'amore non sia un sentimento,
ma si crede sia una capacità, io infondo ci credo.
Un sentimento, come la rabbia, viene espressa in rabbia, e la rabbia da cosa è provocata?
Dall'odio, o magari dalla gelosia, e se provi odio per una persona,
o è per amore o per rabbia.
E' tutto un circolo vizioso, tra amore, rabbia e ogni sentimento esistente in questo mondo,
tutto si collega, tutto sussegue, ma nessuno capisce e nessuno segue le regole.
Regole, quali regole!? Norme personali, ideali,
creandoti un tuo "io" vivendo e crescendo nel tuo contesto, pensando come pensi,
dicendo cosa dici, reale e a volte egoista, bast*rdo e magari ti ritrovi a dir bugie e pentirti di averlo fatto,
e se un giorno rimpiangerai? Bhe, chi rimpiange il passato non ha futuro, e io voglio il futuro,
l'avvenire dei miei giorni, questi fottuti che giorni che passano veloci come macchine in autorstrada,
non capisci, non cerchi, non tenti, non provi...
E infondo, vivere ogni giorno il possibile, vivere ogni esperienza, si essa bella o brutta.
Sia essa una delusione, un qualcosa che ti porta in brutta luce, preggiudizio e altro,
per te rimarrà pur sempre un "esperienza",
E' un esperienza cambia la vita, come un bruco che divien farfalla,
oltrepasserai periodi brutti, vivrai momenti fantastici, piangerai e urlerai al mondo.
Fottuto io incompreso, da chiunque possa leggere queste riga, per chiunque sia interessato a leggere qualcosa che un deviato di mente scrive,
scrivendo ciò che quello in quell'istante le sue dita piggiano sulla tastiera.
Ricordarsi di quando si era piccoli, e voler tornare a quei tempi,
io ho 19 anni e già mi immagino me a 29 che vorrei tornare a quando "ero piccolo" a 19 anni, perchè,
esperienza dopo esperienza, capisci,
Continuo ad andare a scuola, perchè ho sentito dirmi milioni di volte "Un foglio di carta serve a qualcosa in più" Io non ci credo,
ma l'esperienza di chi ha più anni di me è forse vera, e cerco di crederci,
quando mi dicono "Potessi tornare io a scuola" Tipica frase, questa frase immagino che la dirò tante volte,
perchè nonostante ho perso due anni di scuola, 19 anni in 4° Superiore, e ho la voglia di un cammello assetato nel deserto di andarci,
ma pur sempre ci provo, provo ad andare a scuola, a fare il mio dovere, a prendere un fottuto pezzo di carta,
magari per uno schiaffo morale a chi mi credeva un fallito, vorrei fare forse l'università, ma io...
Bhe, andrei lì solo per le donne
Quindi...
E' tutto un girare, un cambiare, dinamismo della circostanza, secondi, minuti, attimi che passano,
vanno vissuti, dormienti o svegli.
25 ottobre 2009 - Campobasso
Categoria: Pensieri
da ross
sono molto belle le parole che scrivi... a volte la penso come te, a volte no... dipende dalle situazioni. crearsi un giusto equilibrio ed andare avanti? è giusto? o vivere di emozioni e fregarsene di tutto il resto? i miei pensieri oscillano sempre tra questoe 2 possibilità...dalle parole che scrivi sembri molto confuso..forse è normale, a 19anni si è spesso spaesati...però basta poco x cambiare, basta un obiettivo.. un sogno da realizzare e vadrai che ogni cosa sembrerà diversa...
sai l'altro giorno ho trovato una poesia molto bella di neruda... la passo a te, sperando che ti faccia riflettere come ha fatto con me...
Lentamente muore
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.
Muore lentamente chi evita la passione, chi non rischia la propria sicurezza per l'insicurezza di un sogno.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.
25 ottobre 2009
da Anonimo
Grazie mille.
La poesia la conoscevo, molto bella e significativa.
Ma non sono di quella scelta che sono un ardente pazienza porterà alla felicità ^^
Comunque grazie d'aver letto quel che ho scritto.
27 ottobre 2009
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