Solitudine

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da Ghiaccio

Ormai sento che e' un periodo che mi sono chiuso in me stesso. Forse lo sono sempre stato e non me ne ero mai accorto in fondo. La discesa nell'isolamento triste e apatico sara' iniziato a lavoro non molto tempo fa in particolare quando i miei colleghi parlavano, quasi esclusivamente, delle loro avventure nei weekend e conquiste varie ed esperienze passate di tutti i tipi e io li' solo ad ascoltare.
Ho iniziato a sentirmi a disagio anche solo ad uscire a pranzo o magari qualche sera con loro. Che avrei da dire? E se fanno domande piu' approfondite sul mio passato inutile? E quindi ho iniziato ad evitare. Si' ho anche hobby e interessi ma probabilmente anche perche' non mi apro subito le persone nuove che frequento penseranno che sono un essere insignificante, amorfo, senza passioni, senza un passato, senza aver vissuto una vita, e in parte e' vero. E quindi a poco a poco perche' invitare uno come me? E' la legge della vita. I piu', forti, simpatici, estroversi vanno avanti. Gli altri sono costretti ad estinguersi in tutti i sensi. Non c'e' molto da fare, siamo fatti cosi'.
Uno scherzo della natura. Scusate lo sfogo.

6 novembre 2009

Categoria: Solitudine

da S

Forse hai solo bisogno di essere un po' piu' positivo e di sorridere alla vita e vedrai che anch'essa sorriderà a te...Oppure non hai trovato persone capaci di sentire il tuo spirito cos' sensibile... Comunque sia...coraggio, la vita in fondo è bella

6 novembre 2009

da animafragile

Ti capisco, so esattamente come ti senti, avere bisogno di tempo per farsi conoscere e conoscere le persone. Ma il tempo non ti viene concesso, o fai un' ottima impressione subito, o vieni scartato. E capita anche a me di non raccontare nulla, perchè non succede nulla nella mia vita. Ci ho provato, forse non abbastanza, ma fino a qualche tempo fa ero fiduciosa di poter cambiare la mia inutile vita, ma adesso piano piano sto ripiombando nel vuoto della mia solitudine. Mi spiace non poterti essere d'aiuto con parole di conforto... però ti sono vicina

6 novembre 2009 - Varese

da bianca

scusa, mi sembri un po' drastico! come puoi arrivare a usare termini come "estinguersi"?! se tutti fossimo uguali a questo mondo si starebbe allo stretto, non credi? certo che chi è sicuro di sé raccoglie conferme dalla vita, in tutti i campi, e chi si fa travolgere dalla frustrazione e dalla malinconia raccoglie poco. Come uscirne? non so, ognuno deve trovare la sua strada. Ma non bisogna mai smettere di essere innamorati di noi stessi, perché solo noi possiamo sapere quanto valiamo, gli altri vedono le cose dall'esterno, e il loro giudizio non può che essere falsato. Non farti condizionare dalla vergogna, che nel tuo caso non ha ragione d'essere: mi sembra più deprecabile un individuo che va in giro a bearsi delle sue esperienza sessuali (con molto rispetto delle sue partner, immagino...) di uno che rimane riservato, atteggiamento che può essere anche considerato positivamente, specie dalle donne. Anch'io ho colleghe e amiche che al ritorno dai week end si divertono a raccontare quello che fanno con i loro 'amici' ufficiali o occasionali, ma dopo essersi beccate due o tre sguardi annoiati da me - che non amo affatto il chiacchiericcio piccante fra donne alla Sex and the City - smettono. E magari si passa ad altri argomenti, perché a quel punto sono loro a vergognarsi un po'. Se non ti va di entrare in tema, cerca e porta avanti tu uno spunto di conversazione... ma non rinunciare alla vita sociale! Ti fai del male a fuggire e non cresci.

6 novembre 2009 - Milano

da NEVE

Uno scherzo della natura... non credo. Sono la persona meno adatta per darti dei consigli o parole buone per far stare meglio come una medicina ma provero' lo stesso, è una medicina senza effetti collaterali al massimo non ti fa niente.
Anche le persone piu' estroverse, belle, simpatiche hanno i loro problemi. Ogniuno di noi ha dei pregi possono essere evidenti o celati. Talvolta certe persone ripongono le proprie sicurezze su quei pregi effimeri e facilmente dimostrabili nell'immediata approvazione degli altri su quello che gli altri vedono e approvano ma successivamente può divenire un problema se svaniscono o se le persone cercano solo la superficialità di cio' che vedono. Delle tue "debolezze" devi trovare il modo di farne una forza. SII te stesso e si avvicineranno le persone che sapranno apprezzarti per come sei. "Facile a dirsi" dirai tu... Parole già dette..bla bla.. storia già sentita ecc. ecc. Non è facile, lo so, ma prova. Se non hai niente da dire ascolta, sono poche le persone che lo sanno fare e sono sempre di piu' invece le persone che hanno bisogno di essere ascoltate senza il giudizio. Se non hai un passato parla di cio' che vedi durante il giorno inizia a catturare l'espressioni della gente, prova a sorridere.. chissà. Pensa che non devi intrattenere o piacere a nessuno ma solo a te e ci saranno persone che non rivedrai perchè non avrai argomenti ma forse troverai qualcuno che saprà domandarti come stai invece di chi sei e cosa fai. Se ritieni di non avere un passato da dire, una storia interessante da raccontare.. beh, credo che sia una fortuna, sono molti che hanno una passato che vorrebbero non aver mai avuto. La diversità e la sensibiltà sono un pregio non un difetto. Forse hai bisogno di un cambiamento. Forse hai bisogno di un bel vento di mare che ti sferzi il viso con acqua salata o di una brezza che ti sollevi portandoti in alto o il vento caldo nelle dune o il gelido invernale che ti butta in faccia la neve come tagli sul viso. Trova il tuo vento e lasciati andare.

6 novembre 2009

da sola come voi

GLI ALTRI sono scherzi della natura.
la gente dovrebbe essere come noi.
e invece non lo è..
per questo rimanizmo soli.per questo ci estinguiamo.

6 novembre 2009

da Rose

Guarda, voglio raccontarti una storia che forse ti farà sentire un po' meglio.
Conosco un ragazzo belloccio, estroverso, disinibito, con una gran faccia tosta...insomma, un tipo con tutte le qualità per avere un gran successo tra gli amici e con le donne.
Era il classico tipo che non faceva altro che vantarsi delle sue doti di amante, ed era capace di parlarne per ore in combutta con altri ragazzi di quel tipo là.
Beh, ti giuro, l'ho sempre trovato detestabile. Il mio punto di vista di ragazza è questo...infatti l'ho respinto senza rimpianti.
Inoltre, so che in realtà si sente abbastanza solo e infelice.
Questo non dimostra nulla, probabilmente. O forse dimostra che non contano tutte le cose straordinarie che hai fatto, ma il calore che sai emanare come persona, la tua simpatia, la tua disinvolta semplicità.
Riguardo la tua situazione, la domanda fondamentale è: ti trovi bene con questi tuoi colleghi?
Se hai intenzione di frequentarli e se ti sembrano la compagnia giusta per te, comportati con disinvoltura. Se non hai niente da raccontare, fai domande sulle loro avventure e quel tipo di battutacce virili che vi piacciono tanto...sembrerai uno che se ne intende. E se tocca a te raccontare qualcosa, mantieniti sul vago ma cerca di dare a intendere che hai vissuto le tue esperienze.
Altrimenti, se in mezzo a questa gente ti senti a disagio e ti annoi, perchè non cerchi di frequentare persone che hanno i tuoi stessi hobby e interessi? Perlomeno avrete argomenti in comune!

6 novembre 2009

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