Ormai è finita, i sogni, le speranze, le illusioni, i progetti, tutto è finito. Le mani lontane, il tuo viso che sbiadisce nell'ombra dei ricordi, per poi tornar vivo in un cuore ancora bambino - il mio - che non ti ha ancora dimenticato. Forse per qualcuno, te compresa, si tratterà di un film già visto, per tutti gli altri tutto sarà riassumibile in un banale CORAGGIO, IL MONDO E' PIENO DI DONNE, NON TI MANCA NULLA PER RICOMINCIARE e questo, me lo son già sentito ripetere tante volte, ma per mè la nostra storia è stata unica ed originle, un percorso di vita, che non trovo ancora il coraggio di scrivere la parila FINE e lasciar scorrere i titoli di coda, senza avvertire questo soffocante senso di oppressione. Il ricordo fatica ad inquadrare in primo piano le nostre discussioni e tutto sommato è meglio così. Ma invece, riesce benissimo a tener viva la memoria finemente disseminata dei giorni belli e dell'amore tenero che ci ha accompagnati... Il tempo da quando non ci sei più, si è diviso in due grandi epoche: PRIMA di quel giorno maledetto e il DOPO. Faccio fatica sai? Ad accettare un PRIMA ed un POI, ed è straziante rivivere, rimembrare, rileggere, riconsiderare la normalità del PRIMA, il quella che IO E TE ERAVAMO NOI, ricordi? Forse perchè, avevamo sempre superato tutto in nome di qualcosa di più importanti di noi stessi, dei nostri difetti e delle nostre diversità. Al centro di quel tempo, ecco lo spartiacque di un dolore sordo che mi accompagna, infiltrato in ogni mia molecola, che non sono ancora capace di arginare, e sembra impossibile che sia potuto accadere proprio a noi, la mente si piega, ma il cuore prosegue incoscente in una sola direzione, la tua... Peccato che non riesco a raggiungerti. Tutte le storie possono finire, ed in questa ultima pagina della nostre, afferro il senso di come e quando fosse speciale ed unica, probabilmente, solo per mè. No... non'è che voglio addossarti responsabilità, ma perchè siamo diversi e forse, lo siamo sempre stati... Io, ne ho passate troppe, ed ora non'ho più la forza e mi lascio andare, cerco di vivere, ma sopravvivo, provo a resistere ma fatico a sfuggire all'angoscia, ed in questo nulla che improvvisamente è diventato lo stare senza di tè, non riesco a ritrovare la trama della mia vita, è come se non avessi più direzioni da seguire, aspirazioni da accarezzare, sogni da colorare, futuri in cui sperare... La rapidità, con cui mi hai messo da parte, non fa onore ad entrambi, ma soprattutto a mè, che non sono riuscito a farmi apprezzare abbastanza da tenerti legata, o chissà, in cuor tuo quella intenzione esisteva da tempo. Forse prendere coscenza di un difficile momento per entrambi e scoprire l'ostacolo della prosecuzione della nostra storia, sarebbe stato un formidabile incentivo a rivedere il nostro ieri e ricominciare il domani con un'energia diversa, con l'entusiasmo di poter contare su un passato che pure ci aveva visto tante volte felici e con tanti sogni nel cassetto... T'ho offerto di concederci un ultima spiaggia, io quell'entusiasmo ce l'avevo e ce l'ho ancora, ma dove sono finiti i nostri sogni? Non vedi più nulla difronte a mè, hai rigettato la mia proposta ed io posso solo piegarmi, pur senza approvare, non'ho alternative... Mi chiedo se avrei potuto fare qualcos'altro per tenerti, semmai mi fosse sfuggita un'alchimia qualunque, ma ingrado di impedire questa fine. Non ci sono riuscito, ho dalla mia la povera ed inconsistente consapevolezza di non aver lasciato nulla di intentato, d'aver cercato ogni percorso immaginabile per raggiungere tè, dalla mulattiera all'autostrada... Ma contro la tua risolutezza è stato tutto inutile. Rimettere a fuoco al mio risveglio chi io sia e che cosa mi stà accadendo è faticoso, al punto tale che dopo aver realizzato la nostra separazione, vorrei tornare qualche secondo indietro, ancora intontito dal troppo sonno perduto, ed incapace di concretizzare la realtà, ma è così, tu non sei più mia, siamo nuovamente due anime solitarie, ma su strade diverse. Rialzarsi ogni mattina da quel letto è una tortura che vorrei risparmiare alla mia giornata, ma il mondo deve continuare a girare ed io con lui... Quando tutto sarà finito, ed io riuscirò a riconsiderarti solo come una lunga e meravigliosa parentesi della mia vita, forse riuscitò a riassegnare a quei giorni un significato più reale e meno grave, e magari proverò per mè la compassione e la pena, che oggi vorrei evitare d'ispirarti. Forse quel giorno è ancora lontano, forse sarà domani, tra un anno, o forse mai, ma oggi il mio cuore vorrebbe dirti "ti aspetterò", ma significherebbe mettere tra le tue mani la mia vita, non sarebbe giusto e non potrei permettermelo... Fino a poco tempo fa, sentirmi totalmente tuo era una certezza, oggi sarebbe stupido e senza dignità. Devo guarire da tè e da questo cercarti e cercare di risalire la corrente ora senza speranze, ma amare ancora invano è una malattia senza cura... Già, solamente il non amare poteva distruggerlo e ridurlo in una banale sosta di cui ripartire nel percorso delle nostre vite, ma il mio sentimento, da solo non basta... Dovrò far pulizia dentro di mè, cominciarti a considerare non più mia, so che un po per volta guarirò da questa malattia, e riuscirò a considerarti un bel momento da ricordare, e potrei rivisitare senza angoscia il nostro passato... Ti cancellerò sì, per quello che che potrò ancora vedere, toccare e sentire, ma dentro di mè, sarà assai più difficile. Come vedi non parlo di colpe, di responsabilità, ne di alcuna graduatoria, sarebbe inutile e grottesco, ma avevo sperato che meritassi un'ultima possibilità di riprovarci, ma tu l'hai giudicato inutile e dispersivo, ed io non potevo coinvolgerti in una nuova avventura contro la tua volontà, forse per paura o disamore, senso di inutilità o rassegnazione, eri necessaria anche tu per poter sognare ancora, ma ora non sogno più, sognare è diventato difficile quanto dormire... E dire, che ho ancora tanto da dare, metterò un annuncio sul giornale" Cercasi compagna di viaggio, per nuova favola insieme, preferibilmente a lieto fine. Astenersi perditempo, donne poco tenere, troppo innamorate di se, ed incapaci di dolcezze ed attenzioni" Magari troverei qualcuna disponibile a ricominciare con mè, non sono poi da buttar via... Ma in questo momento l'idea di un'altra al mio fianco mi rattristisce, eppure un giorno dovrò rassegnarmi, perchè finirà così, è questo dunque il destino amaro che ci ha riservato? Io chiedevo dalla vita di essere amato dalla donna che amavo, non chiedevo oltre, ma questa possibilità mi è stata tolta ed ora mi toglie il fiato, mi stà lentamente soffocando... Vorrei trovare l'espressione conclusiva più giusta, una frase di quelle che scavino dentro, che potesse abbracciarti e coccolarti un'ultima volta, regalandoti ancora per un istante qualcosa di mè che non potrò più darti, perchè il nostro tempo è inesorabilmente scaduto, ma non la trovo e scusami se queste parole avranno il sapore mediocre della banalità, ma con il cuore in riserva, non'è facile esprimere concetti profondi, ne mancano il tempo, energia, capacità creativa "l'emozione non'ha voce" Riesco solo a dirti " abbi cura di tè", per quando non ci sarò più, per i giorni in cui anche tu mi vedrai proiettato con nostalgia sullo schermo della memoria, che hanno fatto parte del nostro mondo, solo il mio sguardo incollato al tuo, solo chiudermi nella certezza della tua immagine tanto amata, potrebbe trasmettermi l'emozione inconsolabile di questo momento, la tenerezza e la commozione delle parole che non trovo, l'inutilità delle mani che ti cercano, senza mai più poterti toccare, perchè tu sei troppo lontana nel tempo e nello spazio, lo sento, non ti rivedrò mai più... Riesco solo a ripeterti per l'ultima volta "abbi cura di tè amore mio" Buona Vita...
17 novembre 2009
Categoria: Amore impossibile