Vita

da Chiara per una grande zia

Questa che sto per raccontarvi è una storia incredibile, ma vera.
Tutte le sere incontro sull'autobus una signora piccolina, e brunetta, con il sorriso sempre spento.
All'inizio parlavamo del più e del meno, poi una sera non so come e perché incominciò ad aprire il suo cuore e mi raccontò la sua vita.
Suo fratello, circa otto anni fu abbandonato da sua moglie assieme ai suoi quattro figli. I bambini erano piccolissimi, quasi in fasce, la più piccola infatti aveva solo due anni.
Scappò via da Milano con un altro uomo in Irlanda. Da allora si è occupata lei e suo marito di questi piccoli fanciulli, non solo materialmente, ma soprattutto moralmente.
E' difficile dover spiegare ad un bimbo, perché la sua mamma lo ha abbandonato per sempre, senza farsi sentire più, se non sporadicamente al telefono, per chiedere cose banali, tipo come stai? Cosa stai facendo? Sempre a Milano vive la nonna di questi bambini, che sono si cresciuti, ma sono pur sempre piccoli. Ebbene non li va mai a trovare, non li chiama mai, è come se non esistessero. La loro zia invece è sempre presente. Ogni domenica va a casa loro per preparare il pranzo e mangiare assieme. Li porta al cinema, al teatro, in vacanza, dal medico. Va al tribunale dei minori per difendere i loro diritti.
Quando erano più piccoli dormivano tutti e quattro assieme a casa sua.
Sono molto affezionati alla loro zia, tanto da considerala una mamma. Ogni tanto si demoralizza, perché i bambini chiedono della loro mamma e della loro nonna, ma non ci sono, non ci mai state, e si sente impotente perché non sa cosa rispondere.
E pensare che la loro mamma ha messo al mondo un'altra figlia, ma si è già lasciata con il suo compagno.
Il figlio più grande è andato a trovarla in Irlanda, ma quando è ritornato, non ha raccontato nulla delle sensazioni che ha provato nel rivedere la sua mamma dopo tanto tempo.
L'altra sera aveva gli occhi lucidi, perché aveva comprato i regali di Natale per i suoi nipoti, e mi ha detto una frase che mi ha gelata, ossia, che se non ci pensasse lei e suo marito questi quattro bambini, non riceverebbero regali da nessuno.
Come può una mamma abbandonare i propri figli? Come può non sentire l'amore dentro di se, per le creature che lei stessa ha concepito. Come può non sentire il bisogno di abbracciarli, di coccolarli, di guardarli negli occhi? Come si può dire ADDIO ai propri figli? Ed una nonna come può giustificare il gesto disumano che ha compiuto sua figlia? Come può voltare le spalle ai suoi nipoti? Non so io vedo la mia mamma, si butterebbe nel fuoco per i figli di mia sorella.
Ammiro moltissimo questa signora piccolina, ma con un cuore immenso, che Dio la benedica sempre. Buon Natale GRANDE ZIA, che la tua vita sia sempre colma di amore e di felicità.

Un abbraccio a tutti

Chiara

20 dicembre 2009 - Milano

Categoria: Vita

da Charla

che storia triste... non so proprio come una madre possa abbandonare i propri figli...
ma ora l'importante è che loro stiano bene e siano amati... da grandi poi decideranno da se se perdonare o meno ciò che gli è stato fatto...

20 dicembre 2009

da BETTY

Carissima Chiara, è una storia amgosciante, ma purtroppo chissà quante altre vicende simili ci sono al mondo!
Per poter capire cosa passa nella mente di una "mamma" nel momento in cui abbandona i figli, ci vorrebbe un'equipe di psicologi e psichiatri (se bastano!).
La cosa è innaturale, sconvolgente, ma se accade ci sarà pur sempre una ragione.
Se qualcuno legge questo avvicendamento e riesce a dargli una giustificazione, ben venga, lo stiamo ad ascoltare.

Nonna Betty augura, a questi quattro bambini ed a quelli che si trovano nella stessa situazione, che possano vivere con qualcuno accanto che voglia loro bene e che li ami con tutto l'amore che può dare una mamma, anche se questa malauguratamente li ha abbandonati!

21 dicembre 2009

da Sognando

Cara Chiara, non servono le parole per ringraziare la persona in questione, perchè penso che non bastino nemmeno. Ma, giustamente come ti sei chiesta: come fa una mamma ad abbandonare i propri figli... Ed io ti rispondo: come fa una mammma ad uccidere i propri figli... Non esistono risposte, ma solo disperazione. Con affetto. Sognando

21 dicembre 2009

da Chiara

Cara Nonna Betty, spero vivamente che questa mia dedica possa essere letta da uno psichiatra per darci una spiegazione, ma come ha scritto giustamente Sognando, spiegazioni non ce ne sono. Penso che una moglie, ed una madre, abbia il diritto di rifarsi una vita, qualora non provasse più amore per suo marito, ma non ci si separa dai propri figli.
Non voglio passare per bigotta, ma ha ragione il Papa, quando afferma che le separazioni creano danni psicologici a volte irreparabili ai figli. I figli dei separati e dei divorziati si riconoscono subito, perché hanno sul loro viso un velo di tristezza incancellabile, certo non voglio generalizzare, perché esistono al contempo bravissimi genitori che sanno spiagare ai figli, perché mamma e papà si lasciano, ma i casi sono pochissimi. Per farvi un esempio, mia nipote Benedetta, l'anno scorso fece amicizia, con una bambina di genitori separati, ebbene ogni tanto la piacchiava, e poi le diceva sempre, tu sei fortunata, perchè quando arrivi a casa, trovi il tuo papà e la tua mamma. Sono frasi che fanno piangere il mio cuore. Uno di questi quattro bambini, stava già prendendo una brutta strada, l'anno scorso, grazie a sua zia, ed al giudice dei minori che lo sta seguendo, ne è uscito. E la madre dov'è? E la nonna?
Sognando carissimo, in un certo senso è come se li avesse uccisi questi fanciulli...ha ucciso il loro cuore..la loro anima..Che Dio li benedica, benedica tutti i bambini abbandonati, e benedica la loro zia, che sta facendo tutto il possibile per rendere la loro vita felice. E' una grande donna, a cui va tutta la mia ammirazione.
Un abbraccio caldo...ne ho bisogno visto che a Milano sta nevicando da ore..e ieri sera la colonnina di mercurio segnava ben -10 gradi...

21 dicembre 2009 - Milano