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da Chiara per Bob e tutti
Perché si parla troppo poco dei suicidi giovanili, causati il più delle volte da una malattia che non si vede facilmente come la depressione?
Al contempo però si parla spesso e giustamente di malattie come il cancro, aids, sclerosi multipla.
Tanti e troppi giovani si tolgono la vita, nell'indifferenza generale, senza aver avuto un'assistenza adeguata. Lo trovo ingiusto, profondamente ingiusto.
Bob mi rivolgo soprattutto a te, che sei un medico, ed un ricercatore, sapresti darmi una spiegazione?
21 dicembre 2009 - Milano
Categoria: Domande
da Sognando
Carissima Chiara, rispondere alle tue domande è alquanto difficile se non impossibile, che nemmeno gli psicologi o psichiatri possono darti. Certamente tutti pensano che la causa sia questa o quella, ma la mente umana è talmente complessa che nessuno sa dare risposte concrete con certezza assoluta. Possiamo allacciarsi la discorso della dedica precedente, perchè una mamma uccide i propri figli? Perchè un papà distrugge la sua famiglia? La colpa è sempre della depressione? Ma siamo sicuri di questo? Certo non avendo risposte, la depressione è la causa pricipale di tutto!!!!
Allora io mi chiedo: chi e cosa causa la depressione? Certamente una malattia grave contribuisce enormemente, la povertà pure, ed altri fattori nel loro insieme l'aiutano... Ma mi sorge spontaneo una domanda: Edoardo Agnelli, perchè si è ucciso? Che cosa gli mancava? mi risulta che non aveva una grave malattia, economicamente non stava "male" eppure aveva anche lui la depressione? O la sua mente contorta ha deciso per lui? Nessuno sa dare risposte e nemmeno chi è coinvolto a volte sa reagire... Chiarisco che non sono medico, ma ho solo espresso un mio pensiero e concludo che la mente umana è una "macchina" incapibile. Un abbraccio mozzafiato, con immenso affetto. Sognando
22 dicembre 2009
da coccinella
secondo me ti sbagli, si parla tantissimo di depressione, anche troppo, perchè molto spesso si utilizza questa espressione impropriamente, basta essere un po giù che si dice sono depressa, inoltre questo è il male del secolo, se ne parla abbastanza, l'essere umano per natura vuole sempre e sempre di più, non è mai contento, la depressione è una malattia e si se ne parla, credo che la tua riflessione sorga dalla dedica intorno alla morte o presunta tale morte di cat, credo che la sua famiglia abbia fatto il possibile è vero la depressione è il male di vivere... è necessario tanto amore.. per curarla, farmaci e psicoterapia un bacio
22 dicembre 2009
da merilulu
sognando concordo con lei, ma la depressione una malattia che ti uccide all'interno.non solo piscologicamente.
22 dicembre 2009
da Chiara
Carissimo Sognando, ho letto molto in merito alla depressione, ed è una malattia tremenda, ti inibisce, diventi incapace di afferrare la realtà. E' un vero e proprio cancro dell'anima e del cuore. La mente umana è complessa, indecifrabile, credo che nemmeno i migliori psichiatri di questo mondo siano in grado di comprenderla totalmente. Un giorno lessi una frase in merito al suicidio, che mi colpì molto, ossia, che le cause sono sempre ignote, soprattutto a colui che compie questo gesto estremo.
Sicuramente il termine depressione viene usato a sproposito, capita nel corso della nostra vita, per svariati motivi, di passare dei periodi bui, nei quali ci si sente completamente sfiduciati, insoddisfatti della vita che si conduce, e non s'intravvede quella luce, che possa consentirci di guardare il mondo con occhi pieni di fiducia e speranza, ma il malato di depressione, quella luce non sa neppure cosa sia, la sua vita è già finita. Non lotta più perché non ne ha le forze. Vuole morire, e nei casi più gravi si toglie la vita.
Edoardo Agnelli aveva tutto a livello materiale, ma forse non si sentiva amato, si sentiva solo nel cuore.
Ho letto il libro di Vittorio Orefice, il male di esistere, con Alessandra nell'inferno della depressione dei giovani, che tratta appunto del suicidio di sua nipote Alessandra. Era una ragazza bellissima, bionda con gli occhi azzurri, era ricca, viveva alla Cortina D'Ampezzo, una zona molto civettuola di Roma, eppure si è suicidata impiccandosi nel suo armadio. Tanti i motivi, la fine del suo matrimonio, voleva seguire le orme di suo nonno nel giornalismo, ma a causa della sua malattia non ci riusciva, non sapeva chi fosse, cercava amore, ma le veniva negato, era disperata, e disperatamente ha lasciato la sua vita.
Mi viene in mente quel bimbo che si è tolto la vita a soli 9 anni per una nota sul diario, così scrivono i giornali, ma credo che quel piccolino, fosse da tempo logorato da questo male terribile. I sintomi purtroppo non sono evidenti, i malati di depressione si vergognano della loro condizione, perché non vengono compresi. In un'altra dedica, ho specificato i motivi, che più o meno sono questi.
Chi è colpito da un tumore o da un infarto o dalla sclerosi multipla è assistito dalla sanità pubblica e privata, dai familiari, dagli amici, suscita sentimenti di pietà, e di solidarietà, mobilita associazioni di volontari, provoca campagne sociali. Il disperato da fastidio, è schivato, è faticoso sopportarlo, starlo ad ascoltare, oltretutto è giudicato un egoista, un ingrato, appartiene alle classi cosidette agiate. Non è vero poi che chi dice apertamente, prima o poi mi ucciderò non lo farà mai, mentre chi non lo dice, lo farà. E' difficile, ma dobbiamo saper cogliere i segnali. Tante persone ci chiedono aiuto in silenzio, magari con gesti, e non sempre siamo in grado di capire, che dietro a quel silenzio, ed a quel gesto, si cela un dolore profondissimo, proviamoci, potremmo salvare una vita.
Coccinella, si parla pochissimo di suicidi giovanili, ed i dati sono allarmanti, la depressione, quella vera, miete più vittime della droga, del fumo e di tante altre malattie, ma la congiura del silenzio continua.
Un enorme abbraccio carissimo e dolcissimo Sognando, e tanti cari saluti Coccinella. In merito a Cat, posso solo dirti, che pregherò per lui, ha chiesto aiuto disperatamente, per tanti anni, ma aveva già deciso.
Chiara
22 dicembre 2009 - Milano
da Bob
E' chiamata il cancro dell'anima.
Stranamente aggredisce chi non ha problemi, si espande nel benessere.
Si può curare.
Con la medicina naturale e l'omeopatia si ottengono buoni risultati.
Spesso quando si ha molto si é demotivati...nei paesi poveri é quasi assente...
22 dicembre 2009
da Chiara
Grazie per la risposta, ma non la condivido, non è vero che la depressione è figlia del benessere. Tanti e troppi giovani che si sono suicidati, non vivevano nel lusso, ma in condizioni economiche normali o persino nella povertà.
Conosco psichiatri che vanno come volontari, nei Paesi poveri per assistere le persone del luogo, malate di depressione a causa delle loro condizioni economiche indigenti.
Inoltre la mia domanda è perché non se ne parla?
In televisione avete mai visto fare una trasmissione per raccogliere denaro per i malati di depressione?
No, i disperati sono soli, saranno per sempre soli, e continueranno a morire soli.
E' una vergogna!
23 dicembre 2009 - Milano
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