Pensieri

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da MARGARETH

Sono fermamente convinta che un colpo di fulmine così forte, così intenso, non possa non avere seguito. Tutto però dipende da me. O forse dal destino. Che poi è la stessa cosa. Credo che potrei cambiare il corso degli eventi, ma so che per farlo dovrei mettermi in gioco al cento per cento. Rischiando figuracce, rifiuti e delusioni riguardo alle mie aspettative. Mi sento particolarmente strana. Prima di adesso non sapevo che potesse essere vera l’affermazione “sognare ad occhi aperti”. Ma quando ti ritrovi a passeggiare e la tua mente estraneandosi immagina che lui sia proprio dietro l’angolo; quando squilla il telefono e subito architetti la scena di lui che ti chiama; quando controlli facebook e credi di leggere la sua richiesta d’amicizia; quando fai tutte queste cose sapendo che non può accaderne nemmeno una, perché lui non potrebbe essere dietro l’angolo, visto che abita in un’altra regione; perché lui non potrebbe mai telefonarti, visto che non avete l’uno il numero di cellulare dell’altra; perché lui non ti farebbe mai la richiesta d’amicizia su facebook, visto che non si ricorda neppure il tuo nome; beh… il cosiddetto “sogno ad occhi aperti” è proprio lì davanti a te. Riguarda te ed il professore con cui hai sostenuto l’ultimo esame; riguarda cioè una studentessa infatuata che sa di non avere speranze di alcun genere non dico di parlargli, ma addirittura di incontrarlo mai più, e un uomo molto affascinante di una trentina d’anni che a parte quella mezzora dell’esame non ha mai incrociato il tuo sguardo. E non sai neppure se gli sia piaciuto almeno un decimo di quanto sia piaciuto a te.

24 gennaio 2010

Categoria: Pensieri

da Angy*

Ciao MARGARETH...ho visto che hai passato la tua domenica a riflettere...spero che la tua amica del cuore ti sia stata vicina, perchè in certi frangenti purtroppo quello che vince sulla morale è quasi sempre la tentazione di trasghedire su ciò che crediamo ci fà star meglio...purtroppo la fantasia ci mette le ali...ma l'atterraggio quasi sempre non è dei migliori...mi ha fatto piacere leggere ciò che hai scritto...purtroppo è un personaggio che ricopre un ruolo importante ed è normale riflettere su che cosa potrebbe succedere...fosse un tuo collega sarebbe stato diverso...ma il tuo prof. è più complicato...anche perchè non conoscendolo a fondo si tende a fantasticare con scarsi risultati...io spero che tu abbia iniziato questo lunedì con più serenità e con la conapevolezza che forse è un sentimento a senso unico...so che non ti fermerai e andrai a fondo sulle tue ricerche per sapere qualcosa di più sul prof...io ti auguro che tutto quanto non sia energia sprecata...anzi serva a farti crescere e la prenda come esperienza di vita se tutto quanto dovesse non essere come tu vorresti che fosse...un bel giro di parole...cara MARGARETH non trascurare gli studi, sono molto importanti per il tuo futuro...e poi chissà ti ritroveresti a parità con il tuo prof. un domani...fianco a fianco colleghi di lavoro e poi chissà...voglio solo spronarti ad andare avanti e raggiungere i tuoi obbiettivi...quelli che ti eri prefissata quando ti eri scritta all'università e quindi con la mente libera di realizzarti per il futuro. Ciao MARGARETH ti auguro un buon inizio di settimana e in bocca al lupo per tutto... :-)))Angy*

25 gennaio 2010 - Cagliari

da MARGARETH

Cara Angi*,
ancora una volta riesci a strapparmi un sorriso. Leggere le tue risposte mi fa sentire meno sola. Ti ringrazio per i consigli e per l'incoraggiamento. Posso assicurarti che il mio studio non sarà minimamente travolto da questo mio colpo di testa. Sono troppo ambiziosa per lasciare che ciò accada. I miei risultati eccellenti, del resto, sento che riescono ad avvicinarmi al mio prof. E mi piace l'idea che mi hai suggerito: io accanto a lui, in una possibile carriera universitaria. Anche se a me per il momento basterebbe ancora meno... Per esempio, un'immaginaria circostanza in cui averlo vicino e guardarlo negli occhi. Secondo te quanto sono importanti gli occhi nell'impressione che una persona può darti? E quanto può essere considerato un segnale il fatto che durante l'esame lui mi abbia dato del tu chiamandomi confidenzialmente per nome? E' un dettaglio su cui forse non ho riflettuto abbastanza o che magari non significa niente. Del resto, non ho la certezza che non abbia avuto questo atteggiamento anche con altre studentesse. Posso solo dire che, nella mia austera facoltà, la prassi che caratterizza tutti i professori (sia ordinari che non) è quella di dare rigorosamente del lei a tutti gli studenti (anche se sono matricole) e usare - specie in sede d'esame - un distacco e un rigore formale quasi d'altri tempi.
Un abbraccio. Grazie di tutto.

25 gennaio 2010

da Angy*

Ciao MARGARETH :)))ti ringrazio per quello che hai scritto...leggere che ti faccio sorridere e ti faccio compagnia almeno virtualmente in questo tuo viaggio di pensieri, è una cosa piacevole...a me fà piacere il fatto che sai volare ed allo stesso tempo riesci anche a tenerti in equilibrio...ogni volta aggiungi delle cose per descrivere il tuo prof. non darei molta importanza al fatto che ti abbia dato del tu...ho conosciuto l'ambiente universitario e molti lo fanno anche per mettere a proprio agio lo studente...per quanto riguarda guardare negli occhi non lo trovo un motivo valido...io abitudinalmente guardo negli occhi la persona che mi stà davanti e questo ancora di più quando ci parlo...non li trovo dei segnali anormali...per toglierti questo dubbio dovresti informarti sui prossimi esami di qualche altro corso e vedere se si comporta allo stesso modo come ha fatto con te...e naturalmente vedere la reazione sua nel rivederti...naturalmente non guardarlo con gli occhi a cuore...cerca di frenare l'entusiasmo per non far intendere nulla da parte tua...vai con la tua amica del cuore così lei potrà giudicare da estranea questo tuo tormento per riportare serenità e qualche risposta a tutto quanto...aspetto l'evolversi degli eventi e ti abbraccio :-)))Angy*

25 gennaio 2010 - Cagliari

da MARGARETH

Cara Angi*,
ancora una volta devo dirti "grazie". Spero di trovare il coraggio di agire. Non so come, ma qualcosa devo pur fare! Altrimenti non guarirò mai da questa infatuazione. Ecco, come tu mi hai suggerito, potrebbe essere un'idea l'andare a seguire un'altra sessione di esami. Potrei tranquillamente entrare in aula, sedermi tra i banchi e...guardare. Forse anche solo guardare mi farebbe stare meglio. E dopo? Con la confusione che una seduta d'esami comporta, sicuramente non mi noterà nemmeno... Dovrei avvicinarmi a lui anche solo per incrociare lo sguardo? Ma anche in quel caso, non è detto che mi riconosca... Come posso gestire tutto? Grazie ancora. Sei dolcissima con me.

25 gennaio 2010

da Angy*

MARGARETH...leggo i tuoi pensieri che lasci su questo sito e noto che ormai sei decisa e quindi mettere o almeno cercare di mettere ordine nel tuo cuore...mi chiedi alcune cose e io cerco di risponderti sperando di agire per il tuo bene...queste sono le mie intenzioni...vivere con i dubbi non ti aiuta a dimenticare quello che tu hai definito "un piccolo incidente di percorso" non si direbbe almeno per tutto quello che scrivi...mi hai detto che ti recherai in facoltà e ti informerai su possibili esami dove ci sarà il prof. non devi fare niente per farti notare...se hai fatto breccia nel suo cuore ti riconoscerà e ti noterà...non devi fare assolutamente niente...devi solo guardare il suo comportamento durante le interrogazioni delle tue colleghe...e se ti cerca con lo sguardo non illuderti...può darsi che si stia chiedendo come mai ti trovi lì visto che tu l'esame lo hai già sostenuto...sai i docenti sono molto fisionomisti...quindi ci vuole ben altro per dimostrarti se anche lui ha provato in parte le tue emozioni...in questo caso sarà lui a dirti qualcosa...spero tanto esserti stata d'aiuto...non combinare disastri mi raccomando!!! Aspetto le novità di questo tuo amore. un abbraccio :-)))Angy*

26 gennaio 2010 - Cagliari

da MARGARETH

Cara Angi*,
quel passo che oggi architettavo dentro di me e che mi porterebbe ad incontrarlo adesso mi fa paura. Forse sono ancora troppo instabile per poter agire. Devo far passare un po' di tempo. Rovinerei l'unica possibilità che ho di capire ciò che non riesco a decifrare. Tu che dici? Sono un po' pazza... E probabilmente anche stanca. Non è facile convivere con il desiderio di lui. DESIDERO quell'uomo.

26 gennaio 2010

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