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da mauri per leggete tutti
oggi 27 gennaio è un giorno particolare, nel quale si ricorda l'olocausto, con questa dedica non voglio dimostrare a nessuno di essere una persona particolare ma volevo ricordare tutte quelle persone che per la follia umana hanno dovuto subire soprusi indescrivibili.
ieri sera stavo guardando un film alla tv "Il pianista" beh sembra essere una storia vera e racconta appunto come sono stati massacrati migliaia di innocenti, giuro che mentre lo guardavo mi si è stretto il cuore, a volte mi veniva da piangere.
mi chiedo ma com'è possibile fare certe cose ad un proprio simile?
io non avrei il coraggio nè la forza di farlo nemmeno verso un animale.
povera gente privati della dignità, privati della libertà, ma come fà l'essere umano ad arrivare a certi livelli di bassezza e crudeltà, come si può essere così spietati e malvagi.
la follia non ha limiti... diciamo che la storia l'ho studiata e conoscevo già quello che riguarda gli Ebrei e le loro sofferenze ma ieri guardando quel film sono rimasto un pò scosso quelle scene che raccontavano come la vita di una persona aveva perso tutto il suo valore, che schifo gente, che schifo mi auguro che non succeda mai più una cosa del genere, prego Dio che non succeda mai più anche se nel mio cuore sò che quella non è stata l'unica strage di massa e che purtroppo non sarà nemmeno l'unica.
la vita non ha prezzo e non voglio credere che ci siano altre persone in grado di un altro gesto simile a quello.
ragazzi ricordate, in questo mondo non c'è razza, non c'è qualcuno che è superiore, siamo tutti uguali e il valore che ha la vita di ognuno di noi è lo stesso di quello della vita di qualsiasi altro individuo.
ragazzi mi chiedo ma davvero l'uomo è così stupido?
ripeto io non sono un santo, sono un ragazzo come tutti voi con gli stessi problemi e probabilmente le stesse idee di molti di voi, ultimamente ho subito avvenimenti nella mia vita che hanno cambiato il mio modo di vedere le cose, fino a qualche tempo fa non mi sognavo di piangere per un film anche se esso racconta una tragedia reale, diciamo che ero il tipo classico che quando succedeva qualcosa, se questa cosa non mi toccava personalmente me ne fregavo altamente, ho trent'anni a breve e vi giuro che fino a tre anni fa poteva succedere qualsiasi cosa che non mi toccava più di tanto, non ho mai versato una singola lacrima, non mi importava se qualcuno era in difficoltà pensavo solo a stare bene io e poi degli altri che me ne fregava, a nove anni ho perso il padre ed ho smesso di essere bambino, ho smesso di credere in Dio, ero l'unico tra i miei amici che per ogni sciocchezza bestemmiava all'infinito, se mi si avvicinava un prete o una suora li mandavo a fanculo, ero deluso dalla perdita di mio padre, sono cresciuto con la rabbia nel cuore, ero il classico tipo prima uso le mani e poi ne parliamo, sempre pronto a scattare per un nulla bastava uno sguardo sbagliato, si sono cresciuto così ma non me ne vergogno, purtroppo nella vita alle volte devi essere cattivo, tra ragazzini poi sapete come funziona... tanto se mi picchi poi arriva il mio papà, beh io non potevo permettermi di dirlo e per questo ero sempre pronto allo scontro fisico, quasi a dimostrare che io non avevo bisogno di qualcuno che mi difendesse, ma in realtà nel mio cuore avrei voluto anche solo per una volta dire quelle parole.
poi un giorno mio fratello ebbe un incidente, io ero lì con lui i dottori lontani da me mormoravano tra loro che non sarebbe arrivato all'ospedale vivo, lo hanno portato con urgenza in elicottero in un ospedale a 50 o 60 km dalla mia città, io ci sono andato con la macchina e mentre guidavo piangevo a volte non vedevo nemmeno la strada, arrivato all'ospedale ho parlato con un dottore mi ha deto che era ancora vivo ma che lo stavano ancora visitando, beh vi giuro qundo mihanno detto come era messo mi è cacsato il mondo addosso, anca rotta spalla rotta un trauma cranico così esteso che c'era pericolo che gli scoppiasse il cervello, ho passato la notte li davanti alla porta dell'ospedale e pregavo io che fino al giorno prima non credevo più in DIO, pregavo,sono rimasto li tutto il giorno seguente e a un certo punto arriva il dottore e vi giuro che la diagnosi del giorno prima era del tutto differente, era sempre messo male, appena entrato in ospedale era in coma però il giorno dopo era sveglio e gli ho parlato da quel giorno ho riprreso a credere in Dio e la mia visuale della vita è cambiata.
scusate ragazzi se mi sono lasciato andare.
spero di non essere stato noioso.
ora posso dire anch'io credo in Dio.
non mi interessano commenti non ho scritto per qualche motivo particolare erano cose che avevo nel cuore e le ho volute tirare semplicemente fuori.
28 gennaio 2010 - Aosta
Categoria: Anniversari
da Angy*
Ciao Mauri solo oggi visitando le varie categorie delle dediche ho avuto modo di leggere questo tuo bellissimo scritto...non so se questa mia risposta verrà pubblicata perchè ormai è passato tanto tempo da quando tu hai scritto...questo pensiero è la chiave per permettere a noi di poter entrare nei tuoi sentimenti più intimi...ti sei messo a nudo perchè avevi tanta voglia di comunicare con qualcuno tutto quello che da tempo ti aveva fatto soffrire e che non riuscivi a vincere la tua battaglia con la vita...non ci sono parole e non trovo le giuste parole per poter esprimere la mia gioia per te...complimenti Mauri, mai perdere la speranza e Dio te l'ha dimostrato...sai Mauri non volevo mai essere troppo invadente nella tua vita, e ho cercato di non esserlo lascio sempre che gli altri si esprimano per quello che sentono di dire senza sentirsi obbligati a farlo, nessuno di noi deve essere invadente nella vita dell'altro, lasciando libera scelta nell'esprimersi...sentivo dal tuo modo di comunicare che qualcosa di grave era successo nella tua vita e allo stesso tempo qualcosa di veramente straordinario era successo...un abbraccio Mauri con un mondo di bene :-)))Angy*
10 febbraio 2010 - Cagliari
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