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da Cristallo
da solitaria
Per Ciel: non penso comunque che noi solitari cerchiamo commiserazione! cerchiamo piuttosto comprensione e compassione (nel senso partecipazione dei nostri sentimenti). Il vero problema è che gli altri non sanno darti altro che commiserazione!
5 febbraio 2010
da Cristallo
Cara Farida
la mia vita è un disastro da quando sono nata, ho avuto un infazia molto difficile...soprattutto dopo la morte di mia madre...
sono caduta in un baratro da cui non riesco uscire...continuo a pensare a come levarmi la vita perchè non ce la faccio più a vivere con continue sofferenze.
il mio dolore si placa solo quando mi ammazzo di lavoro...ho lasciato la scuola dando di nuovo un dispiacere a mio padre.
Reco solo dispiacere e basta...non so più cosa farmene della mia vita..lotto contro qualcosa di più grande di me.
5 febbraio 2010 - Firenze
da Cristallo
concordo tantissimo con solitaria
6 febbraio 2010 - Firenze
da Ciel
Per Solitaria:
Capisco bene ciò che intendi, però proviamo ad essere franchi almeno con noi stessi. Cerchiamo qualcuno che s'accorga dei nostri dolori e insieme ci aiuti a sopportarne il fardello.Non è forse troppo pretenzioso da parte nostra? (e sottolineo nostra).Se vedessimo una nuba in lontananza carica di "disastro" ,chi si avviccinerebbe ad essa? Non preferiamo forse i raggi del sole piuttosto che la funerea notte? Seguimi nella metafora: tu come persona, potendo scegliere tra una persona che si presenta solare ed una segnata da uno sguardo afflitto e cupo, chi preferiresti? Da parte mia, quella solare.Per il semplice fatto che qui non vale il principio "Similia similibus curantur".
Che noi possediamo una sensibilità emotiva "superiore" (ma pagata a caro prezzo) che ci induce ad aiutare il prossimo è una altro discorso.
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Mi sto spiegando male credo
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In sintesi, trovo pretenzioso che gli altri si facciano carico dei nostri pesi cosio, spontaneamente. Reputo che qualcosa è in nostro dovere fare. L'intimità della confidenza verrà da se.Ma il problema è questo:la solitudine ci porta ad arrocarci in una sorta di melanconica superbia.Pare che tutti i mali gli abbiamo noi e questo ci rende ciechi nei confronti degli altri.
Tutto questo discorso non vuole assolutamente sminuire il dolore di Cristallo. Te lo giuro sulla vita, Cristallo,quanto mi rechino afflizione le tue confessioni.Mi dispiace moltissimo per la tua situazione e vorrei esserti li affianco se solo potessi;ma purtoppo è in mio potere solo scriverti qualche parola di COMPASSIONE. Ciò nonostante, spero comunque che insieme ci si possa aiutare.
Un abbraccio
6 febbraio 2010
da Dino
Cara, questa cosa di cui parli non sarà sempre così come non lo è stato per me e per tanti altri che hanno vissuto esperienze simili.Credo che chi si burla di te lo fa perchè non sa valutare il male che ti fa non avendolo mai provato sopra di se.Chi ti scrive oggi è cresciuto ed è uno dei tanti che ha sofferto come te.Coraggio ciaooo
6 febbraio 2010 - Siracusa
da Cristallo
Ciel...mi dispiace che la tua sia solo compassione
6 febbraio 2010 - Firenze
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