Pensieri

da Landon

La fine era giunta, come se il mondo avesse perso improvvisamente la sua capacità di auto generarsi, la luce opaca, risucchiata improvvisamente da una forza ostile, che nulla lascia andar via, nemmeno i lamenti, lei non ne aveva bisogno poteva ignorarli e sentirsi ugualmente inadeguata, e in tutto questo non riusciva a vedere niente che potesse trattenerla. L’aveva persa, tutti i suoi sforzi non erano serviti a convincerlo, ma si chiese se infono aveva compreso, e la speranza svanì così com’era venuta a trovarla tanto tempo prima, quando ormai era abituata all’indignazione e alla sofferenza.
Sempre lo stesso lungo interinale giorno, si alzava la mattina presto, per donare a chi aveva bisogno, ma forse non meritava e non comprendeva quanti silenziosi dolori portava con sé, quel sorriso contagioso.
Mi sembra di vederla ancora, e di sentire la sua voce.
Sei qui? Si sente che sei arrivata – quel lungo silenzio, spezzato dalla sua risata –
È inspiegabile come si possano ricordare piccole cose per cosi tanto tempo, quasi fossero un nastro registrato, un film che scorre davanti agli occhi come un fiume, e osservi ogni dettaglio passarti davanti alla visuale. Le piccole foglie trasportate dalla corrente, ondeggiano cercando di farsi strada tra i ramoscelli caduti dagli alberi lungo la riva, certe volte sembrano farsi catturare dai rami, come volerle riportare a se. Una foglia che cade non è una perdita infondo, ha fato il suo corso, il suo tempo è scaduto, nessuno glielo darà indietro.
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Landon è mio nuovo Nome.
non scriverò più con i vecchi nick.
in seguito scriverò quali sono, ora no.

10 marzo 2010

Categoria: Pensieri