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da malnave
Ciò che più mi turba è questa altalenante indifferenza alle cose del mondo. Come se il volto della vita si componesse di due occhi formidabili e perversi: amore e morte. Capaci, da soli, di definire le sagome ottuse del reale dandone un significato. Ma incapaci di comunicare tra loro: destino di chi vede ogni cosa e ad ogni cosa tributa un valore. Eppure non è in grado di vedere (e comprendere) chi è più simile a lui.
Destino di solitudine.
Amore e morte sono ancora unici ed irripetibili, ma altalenanti. E solo resta questo volto. Sola questa vita.
21 marzo 2010
Categoria: Pensieri
da Dartdavi
Di rimpianti son colmi gli animi ma di novelle tornature nessuno ne è maestro per tanto dico da onesto che il mondo è il riflesso di animi che concepiscono grandezze. Ma poveri quegli esseri che nel mondo vedono la loro Itaca, perchè l'irreale ha più fortune dei sogni ben riusciti delle opere di umana fattura di grandi mecenati. Per tanto non sia mai la disperazione a toccare i cardini dell'itelletto ma una compassione di severità verso i capi e gli adepti del sistema mondo, perche essi lo credono onnipotente ma non ne sentono lo scricchilare delle ossa che oggi più di ieri ci turba. Allorchè dico alza gli occhi alla volutta ai cieli e alla volta della fede che esso è più del mondo e più di qualsiasi uomo esso è il segreto che guida gli animi alla percezione dell'ifinito.
21 marzo 2010 - Bari
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