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da Cristallo
In quel giornale tra quelle pagine ci sono anch io.
Io che sorrido...che sembro felice entusiasta, solare...sicura di me stessa.
Eppure in quella foto non si vede tutto il mio dolore, il senso di paura che provo.
Sono una "presenza che non fa presenza".
Guardo l'obiettivo, lo fisso...e i continui flash sono come tanti pugni nello stomaco, è come se si divertissero a farmi male...a farmi cadere ancora di più in questo baratro.
Sogno sempre, e in questi sogni c'è sempre un gruppo di amici, quelli veri, quelli sinceri.
E dentro di me c'è sempre la convinzione che questo succederà, che tutto arriverà con un pò di ritardo. ma forse sono solo tante illusioni provocate dalla mia mente...
Guardo le nostre foto!
io piccola, e al mio fianco c'è Lei con il suo splendido sorriso...
Lei che mi stringeva la mano.
Ecco mi chiedo dov'è quella mano che mi dava sempre la forza di fare tutto...
Dov'è? Non c'è più o forse sono io che non posso vederla.
Vorrei avere di nuovo una tua carezza... un tuo abbraccio...tutto ciò che una figlia vorrebbe da una madre.
Ma ormai sei sempre più distante da me.
26 marzo 2010 - Firenze
Categoria: Solitudine
da Anonimo
sei una modella?cerca di prendere in positivo questa tua opportunita'; pensa a quante ragazze ti invidiano per il tuo lavoro, ragazze brutte che vorrebbero fare cio' che fai tu; reputati fortunata, sii riconoscente a madre natura per cio' che sei. sei molto triste dentro, e ti capisco, ma pensa a chi e' brutta e si sente ancor piu triste; magari invece di essere al centro dell' attenzione per ammirazione, lo e' per disgusto, e per essere presa in giro, ricordati che la donna bella ha sempre una scance in piu' nella vita, e le si perdonano molti difetti. fattelo dire da una brutta e disperata che ha vissuto queste esperienze da bambina e credimi, e' un trauma che ti porti per tutta la vita. tua madre non e' piu vicino a te; anch' io l ho persa 10 lunghi anni fa. guardo le foto: non mi restano che i ricordi, e non la rivedro' mai piu'. forse ti manca solo l amore per essere felice; i corteggiatori non ti mancheranno: fra questi fai una buona scelta ;vedrai che ti aiutera' a superare le tue paure e insicurezze. coraggio e auguri
27 marzo 2010
da Nicola
Cristallo, ormai mi sono affezzionata a te, e mi duole sempre più sentirti triste.
La "madre" è onnipresente nei tuoi messaggi;è dunque probabile che la causa della tua sofferenza sia dovuta proprio alla sua perdita.Mi chiedo, perchè non riesci ad accettare la sua scomparsa? Hai forse qualche rimorso che la tiene incatenata a questo mondo?
...
Parlami, te ne prego..
28 marzo 2010
da Cristallo
Caro Nicola...
Non me ne farò mai una ragione...
io ero piccola avevo 5 anni quando lei si ammalò.
Una malattia rarissima che ti distrugge.
7 anni lunghi e dolorosi, e ora 6 anni dalla sua scomparsa.
13 anni di pianti di angoscia di paura.
E' come se una madre non ce l avessi mai avuta.
Non sono potuta crescere nelle cose quotidiane della vita.
Raccontargli il mio lavoro, i miei pensieri, o semplicemente andare per negozi con lei.
Mi sono sempre incolpata della sua morte...in un certo senso un "capro espiatorio".
Avevo bisogno di un colpevole...o forsel unico colpevole che mi ha condannata a tutto ciò è solo Dio.
28 marzo 2010 - Firenze
da lucy
ciao cristallo, mi capita spesso di leggere le tue dediche e mi fanno molto riflettere.sei una persona molto sensibile e vera in quello che scrivi.percepisco la tua insoddisfazione della vita, vorresti l'aiuto di una persona amica e sincera, forse tua madre è l'unica che ti ha saputo essere davvero vicino, l'unica che ti capiva davvero.adesso ti chiedi dov'è?io ti dico che è ancora lì vicino a te, anche se non puoi vederla.ti chiedi dove prendere la forza?dentro di te come lei sono sicura che ti ha insegnato!non mollare e non disperare.aspetto tue notizie positive!
28 marzo 2010 - Milano
da eddy
dolcissima cristallo,
la vita è dura e possiamo imparare tanto.. purtroppo "noi", sulle spalle abbiamo perdite importanti.
la colpa di questo non si può attribuire a nessuno, e sopratutto a te.
un dolore nuoce gravemente il tuo animo, che sento come tagliato in due, l'esterno che sembra fingere, e l'interno che appassisce.
non essere tu il capo espriatorio di tutto... hai dato senza dubbio amore, e purtroppo capitano delle cose, che ti cambiano, che ti buttano a terra ed è sempre più difficile alzarsi.
cerca di convivere con la perdita e parlagli che non è peccato. non incolparti che sei luce di vita.
bella e forte...
ti abbraccio.
eddy
28 marzo 2010
da Nicola
Ma perchè vuoi caricarti inutilmente del peso della morte di tua madre? Non era in tuo potere cambiare le cose.
Lei è morta, e questo è un destino a cui tutti tendiamo, chi prima e chi dopo. Ti direi di accettare la sua scomparsa se questo potrebbe aiutarti, ma in verità credo che la morte di tua madre sia solo un pretesto per individuare un male che ti corrode ma al quale non riesci a dare un nome.Ogni sofferenza intensa suscita un simulacro di pienezza e propone alla coscienza una realtà (per quanto terribile...)che non riesce ad eludere, mentre la sofferenza senza materia, quell'indefinita tristezza, non oppone nulla alla coscienza che la obblighi ad un passo fruttuoso.Questi sono i veri sofferenti. Ho come l'impressione che tu sia caduta in un'abisso mentale, un'inferno fittizzo dove i rimorsi e la nostalgia alimentano quelle eterne fiamme.Cristallo il tuo dolore non è causato dalla morte di tua madre...
Scusa se sono stato enfatico, forse non sono riuscito a spiegarmi bene.
29 marzo 2010
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