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da Anonimo
Provo ad accettare me stessa. Quante volte, per quanti anni ho provato ad accettare questo conglomerato di carne e di pensieri futili. Quel corpo, quel viso, quell'anima che non sono mai riuscita ad accettare, perchè indotta da altri a pensare di essere sbagliata, troppo imperfetta per una società che ricerca la perfezione basata sul nulla. Quanto tempo ho sprecato nella mia prigione dorata a sentirmi inferiore, a cercare di rassomigliare a qualcun altro. Qualsiasi persona che fosse lontana dal mio modo di essere.
Riesco ad accettare me stessa, oggi, solo grazie a te. Provo a cambiare pensieri sbagliati, oggi, solo grazie a te. Mi duole dirlo, non sono riuscita a farlo da sola. La mia tanto sbandierata indipendenza, autonomia di pensiero, libertà da vincoli e legami, sono solo parole affascinanti scritte (da altri) in un moleskine di una ragazzina idealista, troppo ancora ragazzina, troppo priva di pensieri propri. Il crollo delle mie flebili convinzioni. Pensare che attraverso convinzioni ideologiche mai davvero approfondite, mai cercato di mettere in pratica, io potessi sentirmi diversa dagli altri. E mi ci sono sentita, per diverso tempo. Vedevo il mio modo di pensare, pensieri di altri che facevo miei, il modo più giusto di percepire, osservare la realtà. Finendo per essere quello che acriticamente e superficialmente contestavo: la più reazionaria tra i reazionari, la più dogmatica tra i dogmatici, la piu' ottusa tra gli ottusi. Io non sono nè libera, nè indipendente. non sono libera da schemi mentali, nè da pregiudizi, nè della paura delle persone e dei loro giudizi. L'ho sempre saputo, ma non ho mai avuto il coraggio di ammetterlo.
Se oggi provo, se oggi riesco, se oggi rischio, lo devo a te.
Ti voglio bene.
25 maggio 2010
Categoria: Ti voglio bene
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