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da Marco per Se stesso
Dicevi sempre che la vita non ti avrebbe cambiato. Che per quanto grandi potessero essere le sofferenze saresti rimasto sempre lo stesso. Che non avresti mai rinunciato ai tuoi sogni. Dicevi anche che smettere di sognare era come morire; era come tradire sé stessi e imboccare una strada senza ritorno.
Tutte queste cose le dicevi con convinzione o stavi soltanto fingendo ? Non ti accorgevi che la vita ti stava cambiando ? Che in realtà ti aveva già cambiato ? Non ti accorgevi che avevi perso ogni entusiasmo ? Che le emozioni non erano più così intense ? Che avevi perso la capacità di innamorarti ?
Tu non hai fatto altro che recitare la commedia. A quei sogni non ci credi proprio più. Hai smesso di crederci da almeno sette anni.
Per tre mesi sei stato l'uomo più felice della Terra e quella felicità la sconterai per il resto dei tuoi giorni. Cosa sono state le donne venute dopo ? Una parodia del tuo Unico Grande Amore. Un'imitazione goffa e maldestra di ciò che è per sua natura irripetibile.
25 maggio 2010 - Firenze
Categoria: Amore finito
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