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da patato per patatosa
finalmente sento la crosta della rimarginazione del dolore, avverto un flebile dolore dato più dall' assenza della speranza e di qualcosa da sognare che dall' amore per te... com'è normale il mondo ora, tutto segue una logica matematica, non mi importa se le ore sono più lunghe e se forse avrei potuto, ora mi importa solo di bastarmi, di non vivere di te o meglio di cio che ho proiettato a lungo su di te... non ricordo più quale poeta notissimo scrisse e dove che" all' apparir del vero tu misera sparisti... " ricordo solo che finalmente non c'è più buio tra me e te, ma ti vedo reale, ti sei presa gioco di me, soffiando sulla cenere di una brace quasi sopita, ardendo l' amore che mi aveva svenduto alla monotonia di una vita da spettatore. A volte cerco di amarti ancora restando in bilico tra la voglia di sentire e la felicità di non soffrire più, in un altalena folle di amore e odio Catulliano... se scivessi io la trama del nostro incontro ti amerei a metà... lasciando le stelle nel firmamento e i tuoi occhi nel tuo viso, sognando senza scegliere facendo di un esistenza un sogno ad occhi aperti... ma spesso è credere di poter essere registi del nostro ardire ci trascina a sperare quando è palese che l' amore non c'è. Ma il bello dell' amore è che puoi diventare quasi Dio e lei neppure se ne accorge... l' amore è la forza di chi ama, non di chi è amato.
30 maggio 2010
Categoria: Amore finito
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