Amore

da MARGARETH

Io ed Enrica stavamo ancora sedute al tavolo con un aperitivo davanti. Niente, non riuscivo a scorgere lui da nessuna parte...finchè non è entrato. Purtroppo terribilmente "scortato" da quella ragazza bionda e altri due ragazzi, evidentemente amici. Enrica mi spingeva ad andargli incontro, ma in quell'istante non l'avrei fatto neanche per tutto l'oro del mondo. Nel locale la musica stava salendo, i ragazzi avevano già iniziato a ballare. Anche lui, stranamente, lo vedo pian piano abbandonare quell'aria seriosa che ha in quanto prof universitario e avviarsi verso la folla. Comincia a ballare con aria più che allegra. Non si accorge neppure che io sto a bordo pista, eppure nel biglietto che mi ha fatto avere c'era scritto "stasera ci sarò anch'io"...chiaramente da interpretare nel senso che avrebbe voluto vedermi. In quel momento più lo guardavo, più non capivo il suo comportamento. Ed Enrica premeva, stavolta affinchè lo raggiungessi ballandogli intorno. Ma non le davo retta. Il mio cuore si infrange in mille pezzi quando quella ragazza bionda gli passa una mano tra i capelli e gli dà un bacio sul collo. Decido così di averne abbastanza e tirandomi dietro Enrica raggiungo l'uscita posteriore, quella che sporge nel giardinetto. Enrica mi chiede di aspettarla lì, mentre lei sarebbe andata di nuovo dentro per pagare il conto dei nostri due aperitivi. E le dico di si, ma le chiedo di farlo velocemente. Non potevo immaginare che stesse facendo una cosa importantissima per me... Non so esattamente com'è andata là dentro mentre io ero fuori, ma è certo merito di Enrica se lui è uscito e mi ha raggiunta. Trovarmelo di fronte è stato allo stesso tempo imbarazzante e straordinariamente bello. Mi ha detto solo "ciao" ed io ho risposto con la stessa parola: "ciao". Siamo scoppiati a ridere. Lui era bellissimo, un sogno! Mi ha detto: "Hai ricevuto i miei biglietti, vero?" e io ho risposto di si, chiedendogli anche quale fosse il loro significato. E lui mi ha detto (scrivo per come lo ricordo): "Appena tre mesi fa hai sostenuto con me un esame importante e difficile. Ti ho fatto i chiodi e te la sei cavata in modo splendido. Mi sei piaciuta subito e ho sperato di incontrarti di nuovo. Il destino mi ha finalmente esaudito oggi alla conferenza. Quando ti ho vista e ti ho riconosciuta ho pensato che l'occasione non potesse sfuggirmi di nuovo e così mi sono inventato la scusa dei biglietti." Cioè vi rendete conto??? Per tre mesi ho avuto io quegli stessi pensieri e mi sono fatta mille paranoie perchè credevo di essere stata la sola ad avere avuto in qual fatidico esame il colpo di fulmine e invece in quel momento avevo di fronte lui che mi diceva proprio quelle cose??? Sono letteralmente impazzita. Mi sembrava di vivere fuori dalla realtà e invece era tutto vero e si stava svolgendo davanti ai miei occhi. Non mi ricordo cosa ho detto di preciso, ero così confusa e felice che probabilemnte gli sarò sembrata una scema! Sarebbe bello se nei momenti in cui ci sembra di vivere scene da film potessimo premere su un pulsante per mettere tutto in pausa e riflettere su cosa dire o fare per poi cliccare di nuovo su play. Ma forse la vita è bella proprio per questo, perchè ci dà una sola chance in una manciata di secondi per giocare le nostre carte vincenti. Io non credo di averle giocate al meglio...in quel momento ho detto solo banalità e forse avrei potuto trasmettergli di più. Ma il destino mi ha aiutata ancora e ci siamo scambiati i numeri di cellulare. Poi mi ha detto "ciao" e si è voltato per tornare dai suoi amici. Mi sono avviata alla automobile di Enrica e con le lacrime agli occhi le ho raccontato tutto, ringraziandola per quel gesto enorme e immenso che aveva compiuto per me mettendosi in mezzo per facilitare il mio incontro con lui. Ecco, Enrica è stata ed è ancora (per motivi che più in là spiegherò) fondamentale per me e per lui!

5 giugno 2010

Categoria: Amore