Quando conobbi quell’uomo rimasi sgomento.
Di fronte a situazioni drammatiche, dolorose,pericolose quali quelle di un ospedale psichiatrico criminale nel quale gli infermieri camminavano rasente i muri per paura di aggressioni, lui ridacchiava sereno.
Quando uno degli psicopatici più pericolosi legato mani e piedi con catene gli disse “Lo sai potrei ammazzarti anche subito”,lui rispose sorridendo “Sono sicuro che faresti un bel lavoro”!!!
Si prese completamente le responsabilità di tutto l’ospedale.
Ogni 3 mesi questa struttura cambiava psicologo e anche molti infermieri.
Dopo un anno quell’ometto strampalato che agli occhi poco attenti e superficiali della maggior parte delle persone poteva sembrare un folle, era ancora lì, solo che era tutto trasformato.
Non c’era più nessun paziente legato, erano tutti liberi di fare e di agire, non c’era più stata alcuna aggressione anzi qualche paziente grave faceva anche qualche lavoretto fuori.
L’aspetto più incredibile è che questo non è il mio solito racconto surreale ma una storia realmente accaduta.
In quest’uomo si manifestava la divinità e curava, guariva,sanava attraverso lui.
Come era possibile tutto questo?
Parlando con i suoi collaboratori mi veniva risposto quasi da tutti che inizialmente sembrava di avere a che fare con un pazzo che sarebbe durato poco o che sarebbe stato ammazzato da qualche malato.
Ma così non fu, anzi accadde una rivoluzione vera, divina.
Per prima cosa quell’anziano uomo parlò con le stanze, i muri, i tavoli, le sedie tutto!
Diceva alla struttura, nessuno vi ha mai detto nulla vero?
Ma io vi amo, vi amo, vi amo.
Diceva che amava a tutto e a tutti!
Quando un paziente urlava spaventando chiunque lui lo guardava e diceva:-Che cosa ho fatto per essere così e rivolgendosi alla divinità dentro il suo cuore affermava:-Mi dispiace, ti prego perdonami.Io ti amo, grazie.
Delle volte lo diceva ad alta voce e in continuazione, altre lo pensava soltanto.
Ci diceva che lo dovevamo fare tutti.
Che dovevamo ripulire, ripulire,ripulire dentro di noi dicendo alla Divinità che è in ognuno di noi semplicemente quelle parole.
Ho visto persone piangere senza smettere per ore dopo averlo fatto.
Persone veder affiorare aggressività sorprendendole per poi svanire da loro per sempre.
Basta dire a se stessi, alla propria divinità che poi è quella di tutti che ci tiene collegati, semplicemente e con sincerità assoluta e rispetto “Ti amo”.
O per risolvere qualche problema “Mi dispiace, ti prego perdonami”.
E con profonda gratitudine “Grazie”.
Con questo ci si ripulisce dentro e mi diceva di farlo sempre, il più spesso possibile e con tutto il cuore.
Lui veniva da un isola tropicale nella quale si pensa ancora oggi che tutto ha un anima, ogni cosa, da una lampada a una automobile, a una lavastoviglie a un muro a qualsiasi animale e ovviamente tutti gli esseri umani.
La prima cosa da fare è che bisogna assumersi tutte le proprie responsabilità.
La fama raggiunta un giorno ci vide diventare veramente come statue dalla sorpresa, un pilota di un aeroplano gli disse che un motore faceva delle bizze e lui dopo aver ragionato un po’ in se stesso gli disse,”Mi ripulirò dentro il più che posso poi quando mi verrà l’ispirazione divina dentro ti farò sapere.”
Doveva accarezzare quel motore e se gli riusciva doveva dirgli “Ti amo”.
Con fatica lo fece e disse a tutti noi che quel motore non gli aveva dato più nessun problema!
Quando lo si additava di essere un santo o che disponesse di super poteri da lui usciva una umiltà che destava tenerezza ed ammirazione, rispondeva così:-“Io non sono artefice di nulla, io mi ripulisco dentro dai ricordi dolorosi che arrecano solo problemi, tolgo quello scomodo pieno negativo e mi ripulisco, mi ripulisco, mi ripulisco dentro con quelle parole che tu ben sai, così mi si crea il vuoto dentro che la Divinità immediatamente riempie.”
Era semplicemente un uomo meraviglioso che portava avanti la verità più semplice, talmente semplice che gli uomini durante i secoli l’avevano aggravata di mille fardelli inutili.
Ognuno di noi ha una lampada interiore che ci illumina divinamente ma con il tempo le nostre esperienze dolorose piano piano la coprono di pietre la luce soffocandola facendoci vivere dolorosamente al buio di noi stessi.
I ricordi negativi ci fanno soffrire perché dominano il nostro presente, riaffiorano sempre tormentando il nostro vivere.
Shakespeare diceva a proposito dei ricordi “Pianti, già pianti che riaffiorano facendoci piangere ancora e sempre”.
Dobbiamo cancellarli!
Dobbiamo ripulire dentro di noi, gettare via via pietre, sassolini,macigni per far di nuovo risplendere la luce che è in noi, per sempre.
Tutti possiamo farlo!
Facciamolo adesso e per tutto il resto della nostra vita che finalmente avrà un senso e ogni momento sarà una meraviglia.
Mi sento di dire, a tutti e a me dal profondo del cuore:-
Mi dispiace.
Ti prego perdonami.
Grazie.
Ti amo.
Loving, Bob
26 luglio 2010
Categoria: Vita