Pensieri

da Emma

In quel ragazzino vedo quel figlio che non ho saputo proteggere quando era nel mio grembo e qualcuno mi ha scaraventato per le scale.
Nessuna tresca virtuale.
Nessuna tresca reale.
Ho parlato di Armonia perché l’amore mi terrorizza.
Mi terrorizza perché mi ha fatto troppo male.
Ha ucciso una parte di me.
Ma nessuno mi potrà mai capire.
Ora lo so.
Ti chiedo scusa se il mio non saper gestire le mie paure e i miei disagi ti ha ferito.
Questa quasi quarantenne falsa, commediante, teatrale, ipocrita, prototipo del nulla cercherà di annegare da sola senza trascinare più nessuno nella propria pozzanghera.
Ti chiedo scusa, ti chiedo scusa, ti chiedo scusa.
E sparisco per sempre. Come mi hai invitato a fare giorni fa.

24 agosto 2010

Categoria: Pensieri

da Povero Illuso

Accetto le tue scuse ma il male che mi hai fatto resta incommensurabile. Spero almeno che rileggendo le tue lettere (e i passi che ho citato) ti renda conto di quanto sei stata incosciente, superficiale e irresponsabile. Non si può giocare così coi sentimenti delle persone.
Sei terrorizzata dall'amore, certo... e proprio per questo motivo non dovresti illudere chi l'amore lo cerca e lo desidera.

Io non so cosa avrei potuto fare di più per aiutarti e per farti riacquistare fiducia in te stessa. Ci ho messo l'anima perché ero convinto che tu fossi ancora recuperabile... e ho falito in modo miserabile. Emma, tu mi hai fatto sentire un fallito.

Anche io ti chiedo scusa per avere esagerato nei toni, per avere esternato con violenza tutto il mio dolore e tutta la mia rabbia. Lo sai benissimo che certe cose non le penso veramente. Quello che mi ha esasperato è stata la storia del ragazzino tirata fuori dopo un mese e mezzo e usata come un' arma per scoraggiarmi.

Ho tanti difetti; ho tanti limiti caratteriali... ma l'amore che ti avrei potuto dare non lo puoi nemmeno immaginare. Io avrei fatto di te la mia Regina. E forse è proprio questa immensa devozione che tu non sei in grado di sopportare.

Emma, io non voglio che tu affondi. Ho fatto tutto il possibile per evitare che ciò accadesse.
Sono un povero illuso, lo so. Se me lo avessi permesso avrei dedicato la mia vita a renderti felice. Ma a questo punto devo arrendermi all'evidenza. Devo prendere atto che tu la felicità non la vuoi. Che la felicità ti fa paura e ti terrorizza.

Sono infinitamente triste e amareggiato. Non riesco a sopportare l'idea che tu debba invecchiare in questo modo. Ma perché, perché non vuoi essere felice ? Perché non vuoi essere amata, coccolata, riempita di affetto e di attenzioni ? Non ha importanza che sia io o un altro; ci sono tanti uomini che potrebbero volerti bene. Perché devi gettare la tua vita nel cassonetto dell'immondizia ? E perché devi far soffrire inutilmente la gente che ti ama ?

Ecco; questa è la tua vera malattia. Non i disturbi psichici né la depressione. La tua vera malattia è un oscuro impulso di morte e di autodistruzione. Chi ti tende la mano vorrebbe tirarti fuori dal pozzo ma purtroppo accade esattamente l'opposto: sei tu che trascini nel pozzo lui.

Emma, Emma... quando è che smetterai di farti del male ? Quando è che imparerai a volerti un po' di bene ?

24 agosto 2010

da Emma

Potrei risponderti in mille modi e questa volta sarei falsa per davvero... perchè risposte non ne ho. Non voglio più correre il rischio di tirare qualcuno dentro al mio pozzo. Non potrò mai perdonarmi per il male che ti ho fatto.
Spero che tu, prima o poi, capisca che non l'ho fatto nè con cattiveria, nè in modo premeditato.
Non so come e se invecchierò.
So che sarai uno dei più bei ricordi e, di certo, il più grande senso di colpa.

25 agosto 2010

da Povero Illuso

In effetti c'è soltanto una cosa che potresti fare per me. Se la facessi mi renderesti immensamente felice e non avresti più alcun motivo di sentirti in colpa. Incomincia a vivere.

Io sono qui, Emma, e se seguissi l'istinto ti direi che sono in grado di aspettarti anche per 10 anni. Purtroppo tu non sai quello che vuoi. E' questo il tuo vero dramma, che condanna all'infelicità sia te che le persone che ti amano.
Noi eravamo veramente due anime gemelle; ne sono assolutamente convinto e il mio rimpianto non avrà mai fine.

Io ho un grandissimo limite carattariale, quello di essere troppo sensibile e di reagire con rabbia quando mi sento rifiutato. Questo difetto è inconciliabile coi tuoi continui sbalzi d'umore, che rischierebbero di trasformare la mia vita in un inferno.

Ti ho amata tanto; te lo giuro. Credo di amarti ancora. Dimmi che ci credi. Dimmi che lo sai. Dimmi che sei consapevole dell'amore che ti avrei potuto dare.

Ti voglio tanto bene Emma. Mi dispiace tanto di aver detto certe cose. Promettimi che se un giorno troverai il tuo equilibrio (e capirai finalmente quello che vuoi) mi scriverai e me lo farai sapere.

Buona fortuna, Passerotto.

25 agosto 2010

da Emma

Ho poche certezze.
Ed una di queste è di aver incontrato una persona meravigliosa.
Un’ altra è che questa avrà sempre un posto privilegiato nel mio cuore.
Un’altra è l’amore che mi ha dato, che mi avrebbe potuto dare e che mi sta manifestando.
Nonostante tutto.
Un’altra ancora è che mai e poi mai vorrei trascinarla di nuovo in un inferno da cui vorrei uscire, da cui, forse, uscirò.
Ma non so come e non so quando.
Meriti quella serenità che ho messo a repentaglio, preso a calci, preso a schiaffi senza neppure rendermene conto troppe volte in troppo poco tempo.
Ti voglio un bene immenso e ti prometto che ti scriverò se….quando raggiungerò un equilibrio.
Buona fortuna anche a te Angioletto.

25 agosto 2010