CATEGORIE
da MARGARETH
E’ cominciato un incubo..sua madre mi telefonò, circa 10 giorni fa, perchè aveva qualcosa di importantissimo da dirmi..non era mai successo prima..restai allibita..ma accettai di incontrarla il pomeriggio dello stesso giorno e la invitai qui a casa mia per spiegarmi tutto..quando arrivò, non si perse in convenevoli..mi disse subito di aprire quella busta bianca che lei teneva tra le mani..io lo feci, quasi in modo automatico..era una busta il cui francobollo non era italiano..e l’intestazione era in una lingua che non conosco..immaginai subito che fosse tedesco..la aprii..c’era un foglio bianco, con uno stemma sul lato sinistro..si, era scritto proprio in tedesco, esattamente come avevo immaginato..ma sotto c’era anche la traduzione in italiano..no, non potevo credere ai miei occhi..stavo leggendo ciò che avrebbe cambiato la giornata che era in corso e molte altre di quelle seguenti..uno studio di un paese estero di cui non cito il nome (presso il quale giacomo aveva l’anno scorso fatto richiesta di essere ammesso ad un master con possibilità di inserimento lavorativo) stava rispondendo positivamente alla sua richiesta..attendendo che lui e gli altri ammessi si presentassero entro la fine di novembre..io non ebbi alcuna reazione..dentro me pensai che quegli stranieri ci avessero visto giusto nelle capacità di giacomo..ma questo sapevo che avrebbe significato averlo lontano da me..e per di più a tempo indeterminato..o forse per sempre..un incubo..la madre di giacomo mi disse che questa lettere aera stata da lei aperta qualche giorno fa e presentata a giacomo, il quale le aveva ordinato di cestinarla..le aveva detto che qui ha tutto ciò che gli serve e che desidera..e che quella richiesta era partita un anno fa, quando ancora la sua vita non era piena di cose belle come lo è adesso..quando ancora lui aveva voglia di andar via, di fare un’esperienza lavorativa all’estero..quando ancora era solo uno di quei bamboccioni già con una laurea e con un guadagno che cominciava a sentire il peso del dover scegliere, del dover tentare una strada, una qualunque, per dare una svolta alla propria vita..per non restare ancorato all’università come assistente da un lato e allo studio dove lavora dall’altro..ma la madre di giacomo aveva profondamente insistito perchè non sprecasse questa opportunità..mi disse che l’anno scorso, quando si era presentata l’occasione di inviare la richiesta per il master e per l’opportunità di lavorare subito dopo, giacomo era davvero esaltato all’idea di tentare una strada così ardua ma così prestigiosa..mi disse che giacomo non avrebbe mai rinunciato a questa opportunità..e che se aveva deciso di farlo, ciò dipendeva dalla mia presenza al suo fianco..la madre mi disse ancora di essere convinta che solo io avrei potuto convincerlo a cogliere questo segno del destino..ma certo non poteva sapere che, proprio mentre mi supplicava di farlo, io desideravo solo che non fosse mai venuta a raccontarmi nulla..e questo, lo ammetto, per egoismo..io voglio e vorrò sempre il meglio per giacomo..ma..averlo lontano così tanto e così a lungo non era certo ciò che immaginavo per noi..proprio ora che tutto andava per il verso giusto..ma la madre di giacomo, mentre io facevo questi pensieri, continuava a dirmi di convincerlo..di provarci, quanto meno..e mi diede un biglietto aereo acquistato da lei, che io avrei dovuto dare a giacomo implorandolo di utilizzarlo..compresi benissimo i desideri di quella madre che, volendo per il figlio la migliore delle prospettive professionali, stava in quel momento tentando l’unica via che le era rimasta per convincerlo a non bruciare un’opportunità di quelle che capitano una volta nella vita..capii benissimo che lei era lì non per accusarmi di qualcosa che avevo, anche inconsapevolmente, causato,ma solo per testimoniarmi quanto giacomo sia legato a me e quanto io possa influire su di lui..a tal punto da spingerlo verso qualcosa che lo porta inevitabilmente fisicamente lontano da me..apprezzai, da una parte, la forza di questa donna e l’amore verso il suo figlio unico sul quale probabilmente ha riversato ogni aspettativa e ogni gioia..quando se ne andò, restai sola con enrica, che inevitabilmente, trovandosi nella stanza adiacente, aveva sentito tutto..piansi con lei..molto e a lungo..mentre giacomo mi telefonava sul cellulare e non riuscivo neanche a sentirne la suoneria..enrica pianse con me..abbiamo condiviso tutto..da piccole fino a ora..mi suggerì di non fare ciò che sentivo dal cuore, perchè sarebbe stato troppo semplice dare retta alla mia voglia di averlo sempre accanto e di non vederlo partire..mi suggerì di pensare a ciò che avrei fatto io al posto di giacomo..non mi fu difficile pensare a questo..io stessa studio nella facoltà in cui lui si è laureato..e so quanto sia importante accumulare esperienze nel nostro settore, soprattutto all’estero..so quanto sia ambito essere accettati per uno di quei master a numero chiuso che poi, una volta tornati in italia, aprono molte porte prima assolutamente chiuse e impenetrabili..so anche che mettere piede all’estero non significa per forza doverci restare..al posto di giacomo, io avrei accettato..con molta onestà ammisi a me stessa che trovandomi nella sua situazione, non avrei mai cestinato una lettera che poteva aprirmi ad una opportunità professionale di alto livello..ma questo non perchè non lo ami..eppure lui questo amore lo ha anteposto a tutto..enrica mi seguiva nei miei ragionamenti..non annuiva nè mi contrastava..voleva solo che arrivassi a decidere cosa fare..se spingerlo ad accettare o tacere, rovinando così le aspettative di una madre che con molta umiltà, venendo da me, aveva ammesso di essere in secondo piano rispetto a me, nell’ottica di giacomo..il prosieguo non voglio raccontarlo..mi fa soffrire..ho ancora stampata la faccia di giacomo che all’aeroporto mi dice di andarmene prima che lui possa sparire dietro un vetro, come accade nei film che tanto odia perchè li considera solo degli strappalacrime..non era un addio, è ovvio..starà all’estero fino alla vigilia di Natale..e ripartirà al termine delle vacanze natalizie..ma al di là del fatto che per il momento solo un mese mi separa dal riaverlo fisicamente con me, so che ormai ha intrapreso questa strada..e che probabilmente non finirà tanto presto..giacomo ha delle capacità straordinarie e non ci metterà molto a farsi notare e a farsi pregare di rimanere lì..gli ho fatto giurare, tra le lacrime, di portare questa esperienza a compimento, senza ripensamenti strada facendo..mi dice sempre, in ogni telefonata, in ogni sms e ogni volta che ci sentiamo in chat con la webcam, che lui è lì perchè l’ho voluto io e non perchè lo ha voluto lui..ed è vero..ha opposto mille resistenze alle argomentazioni che io facevo per spingerlo a partire..e quando gli ho detto che se non avesse accettato il master mi avrebbe molto delusa, è stato allora che la sua convinzione ha cominciato a vacillare..è proprio vero che la vita ci mette alla prova..ci regala la realizzazione di un sogno, ma poi ci pone davanti mille ostacoli..forse perchè vuole davvero capire se ne siamo all’altezza..qualcuno dall’alto esaudisce la felicità che speriamo di ottenere, e anche quando sembra metterci in difficoltà, ci dà comunque il suo aiuto fornendoci la forza per tenere duro..per non mollare..so benissimo che le tragedie sono altre rispetto ad un periodo, anche se indeterminato, di lontananza fisica..una mia collega ha da poco perso il fidanzato a causa di una malattia e di fronte a questi eventi, la mia tristezza sembra stupida e senza senso..posso prendere in qualunque momento l’aereo e trovarmi in poche ore da giacomo..posso telefonargli in ogni ora del giorno e della notte..ma la mancanza la sento..e anche tanto..
25 novembre 2010
Categoria: Vita
da Angy*
Ciao MARGARETH...finalmente di nuovo quì su dediche.it...leggo tantissime novità positive nella tua vita con Giacomo...leggo che le stai affrontando con serenità e gioia...e questo è un vero piacere carissima MARGARETH...commenterò meglio più tardi, perchè ora ho un impegno...ho voluto salutarti...a pià tardi. Un abbraccio :-)))Angy*
26 novembre 2010 - Cagliari
da fabi
cara margareth ho provato e riprovato a digitare il tuo nome in cerca di una tua nuova dedica, ma il tempo passava e tu non ti facevi sentire... ho pensato fosse successo qualcosa di strano... e infatti... mi dispiace tanto margi... il tuo stato d'animo trapela attraverso le tue parole... amica mia credo che tu sappia meglio di me che la vita ci pone davanti a delle scelte... e credo anche che tu abbia fatto la scelta giusta... se giacomo ti ama davvero-cosa di cui fra l'altro sono sicura- saprà quando sarà il momento giusto per tornare.. e tornerà... e la vostra storia avrà finalmente un lieto fine..ora devo andare a dormire... ci sentiremo appena possibile... ti saluto con affetto.. un bacio fabi
(saluto anche angi un bacio)
29 novembre 2010
© 2001-2021 by SCRIVILO - Tutti i diritti riservati
p.iva 01436330938