Perdono

da Nana

Nell'anno appena passato mi son state portate via tre persone. Due non possono tornare indietro, la terza posso ancora salvarla.
Quando ho chiuso le porte al 2010 ho lasciato alle spalle infinte cose che non verranno più menzionate o riaperte. Nelle stanze di questa immensa solitudine ho lasciato anche le parole, che in fondo, sono sempre state la mia vita. Ho guardato in fondo a questo piccolo cuore che ha smesso di crescere, ho cercato di sedermi, di ascoltare, di ritornare a credere che davvero non può essere solo una grande perdita la vita e in fondo così non è. Basta respirare un attimo, chiudere una finestra e torna quella sensazione di amore che fin da piccola mi hanno educato ad avere.
Quest'anno ho perso te. E lo stomaco mi si chiude perché esisti ancora e non posso farti tornare indietro. Ti ho perso. Volutamente perso. Ho lasciato che ti stancassi, ho accettato le tue decisioni perché non ho saputo dirti: resta.
Ci siamo fatti del male, ma tu continuavi a vedere un rancore che in realtà era solo un fantasma. Avevo già scordato tutto. Quelle piccole litigate nascevano dai nostri caratteri, non da ricordi sbattuti in faccia per vigliaccheria. Davvero pensi che io abbia una bassa considerazione di te?
Passavo le giornate ad aspettarti, se ho scritto, l'ho fatto per te, se ho letto poesie, lo devo a te. Se ho imparato ad amare i difetti, lo devo a te. E più tu ti arrabbiavi perché non mi aprivo più io mi chiudevo.
Ora non ci sei più, l'ennesima persona che ho perso senza un motivo.
Perdonami.

7 gennaio 2011

Categoria: Perdono