Vita

Finalmente ieri sera sono riuscito a vedere quasi per intero una trasmissione di FoxLife "Backtrack" in videocassetta, che mi aveva già molto incuriosito precedentemente, ma avevo visto solo a pezzi. "Backtrack" ricorre alla ipnosi regressiva fatta da un esperto su una persona qualsiasi. In questo modo la persona parla delle propria vita precedente, fornendo molti particolari, che successivamente vengono messi alla prova recandosi sul posto. L'episodio di ieri era veramente inquietante. Un ragazzo (credo svedese) si era visto come ragazzino in un paese scozzese, di cui aveva fornito il nome, aveva detto di chiamarsi John Smith come il padre, che però faceva il fabbro, di essere nato nel 1852, aveva fatto una specie di cartina del paese e aveva descritto un incidente in mare in cui era annegato un ragazzo di nome Wilson. Questo ragazzo dopo l'ipnosi con la troupe, dopo varie indagini, viene portato nel villaggio scozzese da lui nominato. L'hanno portato bendato nel luogo in cui diceva di abitare e lui non ha esitato nel trovare il sentiero e la direzione in cui si trovava il villaggio, si ricordava anche che la prima cosa che si vedeva da quel sentiero era la chiesa ed è stato inquietante scoprire che era vero! Hanno chiamato uno storico di quel paese e i particolari coincidenti erano veramente tanti: i disegni fatti dal ragazzo coincidevano con l'antica struttura della chiesa, con la vecchia piantina del villaggio... Sul registro della città poi nel 1852 si trova proprio un John Smith marinaio, nato nel 1852 e con un padre fabbro con lo stesso nome e nel registro delle morti c'era un Wilson annegato in un incidente di mare! Io credo nella reincarnazione, sicuramente gli scettici possono avere mille obiezioni ma io un piccolo brivido lungo la schiena l'ho sentito ieri sera!... Loving, Bob

12 gennaio 2011

Categoria: Vita

Tante volte mi faccio domande sull'anima e non mi da pace l'idea che tutta l'immensità che viviamo finisca con la morte del corpo...il tuo racconto è inquietante ma anche pieno di speranza per una possibilità che non preveda solo il "nulla". Penso che al di la del fatto di essere credenti o atei, bisognerebbe comunque sempre essere possibilisti.

14 gennaio 2011

Libellula non ci sono dubbi in me, nessuno,da tante reincarnazioni.
Leggi Autobiografia di uno yogi di Yogananda, un best seller dal 1940... ti si aprirà un orizzonte immenso... bye

15 gennaio 2011