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da Eurasia per Emanuele
Sette mesi fa, neanche il sogno più grandioso assomigliava a tutto quello che sto vivendo ora. Quando due settimane fa mi hai preso da una parte e mi hai detto che volevi stare con me, avrei voluto urlarti il tempo che aveva cullato le mie speranze, dalla più piccola alla più immensa. La mia paura è di non riuscire ad essere così forte per sostenerti, perchè i problemi che ci troviamo ad affrontare sono enormi, ed io da un lato vorrei poter colmare tutti i vuoti che hai, ma dall'altro non credo sia giusto, la stabilità che ti crei da solo non ha pari. E se io dovessi barcollare, tu devi poterti reggere sui tuoi piedi. Anche se a volte penso che la mia forza sei tu. La prima volta che abbiamo parlato sono tornata a casa e ho pianto come una bambina... Io ti raccontavo i miei stupidi problemi e tu mi capivi. Ca**o, mi capivi. Avresti potuto dirmi, che ne sai tu della vita? Che ne sai cos'è l'inferno, ci sei mai andata anche solo vicino? Invece no. Ecco, vorrei che i miei genitori capissero questo. Vorrei che potessero vedere, sentire. Non ci sarebbero più dubbi, perchè io do la metà di quello che dai tu a me. Io sto aspettando, tutto questo a volte mi pesa, a volte mi fa solo ringraziare Dio, perchè mi ha dato il modo di conoscerti. Non chiedermi scusa per quello che sei stato, perchè il tuo passato brucia tremendamente. Io mi fido della tua tenacia. Questo mi fa capire quanto l'amore sia davvero più forte di ogni cosa, più forte di ogni pregiudizio, di ogni lontananza, di ogni attesa. Mai mi era capitato di amare qualcuno così, incondizionatamente. Non sono mai stata così certa che ne valesse la pena per lottare fino in fondo. Mano nella mano. Con te non mi sento sola.
18 gennaio 2011
Categoria: Amore
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