Pensieri

da Artemide

Dalle tante vostre dediche e risposte ho visto che un tema ricorrente è il senso della vita...io mi faccio spesso domande a riguardo, e alla fine conludo che, al di la di tutte le meravigliose motivazioni che possono esserci per vivere...alla fine, l'idea della morte mi demotiva totalmente, mi fa venire voglia di non impegnarmi più in niente...come si fa ad avere degli stimoli a costruire qualcosa sapendo che tutti, dico tutti, siamo condannati a morte? e la cosa più terribile è vedere morire chi ami...ora mi direte che non bisogna pensarci, che bisogna godere il momento ecc...ma queste cose le vivo già da me, amo la natura, la vita, il sorriso delle mie nipotine, ho bellssimi valori che mi difendono dalla cattiveria del mondo, ma ripeto...non mi rassegno all'idea della morte...non mi rassegno alla perdita di chi amo, al nulla dopo tante emozioni...al di la delle proprie credenze religiose...io da terrena so che quando una persona muore non torna più..e questo per me è terribile

28 marzo 2011

Categoria: Pensieri

da Heather

Lo so puo' essere terribile, ma bisogna accettare questo fatti..la morte e' come la fine, il punto di arrivo di un lungo tragitto percorso..

29 marzo 2011

da Ubuntu

Ciao, il tuo pensiero è degno di riflessione.
Hai ragione, penso che una delle sfide più ardue, se non la più ardua, che la vita ci pone sia proprio questa. Accettare l'evidenza della morte pur continuando a godere appieno, momento per momento, della vita.
Suona come un paradosso..ognuno di noi vive la catastrofe della morte, vissuta nella perdita drammatica di una persona a noi cara, o la malattia, che fa di quella persona che conoscevamo in salute un'altra persona, sofferente e bisognosa di cure. Sono esperienze che provano. Ho perso il mio caro cognato, marito di mia sorella, nel pieno della sua vita, proprio quando le cose per loro si stavano mettendo così bene da fargli dire "siamo felici"! bam!! arriva la batosta, un cancro, che se l'è portato via in 9 mesi...9 mesi, il tempo che prepara una vita a nascere. Assurdo, inaccettabile, tragico. A volte, quando guardo le mie figlie nel pieno della loro adolescenza, un pensiero corre veloce veloce nella mia mente e incupisce di tristezza i miei occhi, se questo momento preciso in cui sto godendo delle loro risate e della loro esuberanza finisse..lo mando via, lo rifiuto, è un velo che si frappone fra quello che sto vivendo e la paura di perderlo.
E' così, è la paura di perdere quello cui più teniamo che ci impedisce di godere appieno di quello che adesso abbiamo. Sembrano frasi fatte e scontate, quelle in cui si dice vivi il presente perchè di fatto è tutto ciò che hai, frasi troppo usate che spesso non sentiamo più l'effetto su di noi, ma è proprio questo il punto e il paradosso. Il momento presente è tutto ciò che abbiamo, l'impegno, contro la paura di perderlo è lasciarsi andare...scusa se sono stata un po' lunga, ma vengo da questo lutto recente e il tuo pensiero mi ha dato modo di riflettere ancora su questa cosa e di questo ti ringrazio.
Qualcuno ha detto che la paura di soffrire è assai peggiore della stessa sofferenza

29 marzo 2011 - Milano