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da Bob per Tutti
La passione di Cristo:
Immagina che mancano poche ore al tuo atroce destino.
Lo conosci, già sai come andrà a finire, sai bene di trovarti in pieno inferno di questo pianeta che è la Terra.
Sei stato appena “venduto” ai soldati romani per una manciata di monete da uno dei tuoi “amici”.
Sai che ti stanno cercando per arrestarti malgrado non hai infranto nessuna legge.
In questo momento altri tuoi “fedeli”amici, messi alle strette, stanno dicendo a dei soldati romani che non ti conoscono, e lo faranno più volte nella giornata.
Ti siedi in un prato sotto degli olivi, sai di non aver fatto nulla di male, al contrario hai curato dei malati, hai parlato ai terrestri d’Amore, quello universale che dice di rispettarsi l’uno con l’altro, di farsi del bene, di aiutarsi, in fondo solo così ci si evolve.
Hai solo gettato per terra in un giustificato momento di collera appena fuori di un tempio dove si dovrebbe solo pregare, alcuni banchi di oggetti religiosi, proprio come quelli che potete vedere ancora oggi appena fuori la chiesa di San Pietro a Roma, di San Francesco ad Assisi, di Santa Rita a Cascia e di tante altre sparse nel mondo, per lucrare denaro con oggettini di culto, quando poi il culto và custodito solo nel proprio cuore.
Messo alle strette hai resuscitato anche bimbi e adulti, lo hai fatto perché provavi pena per questi terrestri dominati dalla disperazione come è ancora oggi nel 2011.
Senti delle voci, parlano una lingua che non è aramaica, è latina, sono adirati, ti hanno scambiato per un sobillatore di masse, per un rivoluzionario politico, un visionario che parla di un Dio che nessuno conosce.
Ti afferrano, sono rozzi, volgari, dal tono delle parole capisci che ti insultano, ti picchiano, ti trascinano in una prigione.
Ti mettono insieme a delinquenti che hanno rubato o ucciso.
Ti giudicano, la gente che ti osannava adesso ride e ti sputa, ti dicono di farti aiutare dal tuo Dio.
Vieni condannato al posto di un Barabba politico istigatore della ribellione di un popolo, all’invasione degli occupanti romani tecnologicamente superiori e organizzati rispetto a quel popolo più arretrato.
Nella pubblica piazza sei frustato a sangue, provi molto dolore e vedi che a ogni frustata che ricevi il tuo sangue schizza fuori dal tuo corpo inseguendo per un attimo l’evoluzione della frusta.
I soldati romani che attuano questa punizione non provano piacere e nemmeno dispiacere, tutto questo serve solo come dimostrazione di superiorità, di finta democrazia, solo per tenere in pugno un popolo che fiuta la possibilità di ribellione, l’utopica idea di libertà.
Allora qualcuno deve pagare, un esempio per tutti, non ci si ribella al potere, al dominio assoluto, mai!
Guardi gli umani mentre vieni percosso, li guardi da terra in quei pochi attimi che i soldati riprendono fiato per torturarti con più forza, ti scimmiottano quelle stesse persone che ti hanno adorato, venerato, pregato, supplicato, che hanno lottato tra di loro per strapparti un solo pezzettino di veste, ora ti riempiono di sputi, di insulti.
Non hai fatto nulla, hai solo parlato di Amore, di Dio, ne sei consapevole.
Il politico Barabba è libero e osannato dalla folla, tu devi essere ucciso, tu devi pagare perché hai osato non fare nulla di male, hai osato dire di volersi tutti bene, di amarsi gli uni con gli altri in Pace, che eresia per questo inferno che è la Terra!
Ora sei in balia di tutti, i soldati romani ti massacrano ancora con più forza aizzati da una folla irragionevole, inferocita come una tigre obnubilata dalla vista del sangue.
Sei una cellula troppo evoluta che viene rigettata da un altro organismo che non ha nulla a che fare con te.
Sembrano tutti scimmie che gesticolano, che urlano, Darwin alcuni millenni dopo ti darà ragione…
Sei in balìa di tutte quelle braccia che si prodigano per nuocerti.
Adesso ti rendi conto che quelle sevizie sono soltanto l’inizio, hai compreso che ti vogliono veramente uccidere.
Hai pena della loro primitività, dei loro immensi limiti mentali e spirituali, hai la coscienza di un'altra epoca, di un futuro a noi ancora lontano.
Provi anche paura, legittima, il dolore è insostenibile, sei il capro espiatorio per tutti.
Speri di uscire da quell’incubo di preistoria, sono rozzi più delle bestie feroci, prima di ucciderti vogliono una lunga agonia, uno stillicidio inesorabile e crudele che mostra cosa sono gli esseri umani e la loro innata crudeltà che li ha portati a dominare il pianeta soggiogando ogni altra forma vivente senza alcuno scrupolo dell’anima.
Devi addirittura trascinare il tuo strumento di morte, un pesante palo di tortura sul quale verrai inchiodato, manca la firma della nostra profonda ignoranza, una corona di spine in modo tale che sanguini anche dalla testa, il sudore misto a polvere e sangue che ti cola dalla fronte non ti fa vedere quasi più nulla nemmeno il percorso da fare a suon di frustate.
Eri condannato a morte fin dalla nascita, Erode rastrellava il territorio per scovarti e ucciderti.
Ma nella tua vita non ti sei mai nascosto, anzi….
Sei il protagonista principale del massacro e semisvenuto ti inchiodano tra le ossa nei polsi sopra le mani e sui piedi per sostenerti sul palo e per allungarti l’agonia, immensi chiodi forgiati a mezzaluna come si usava a quei tempi.
Il dolore è talmente forte che chiedi a Dio se ti ha dimenticato.
Prima di trovare Pace a quell’inumano dolore l’ultima dimostrazione di misericordia agli esseri primitivi, ignoranti, imperfetti che sono gli esseri umani.
“Perdona loro che non sanno quello che fanno.”
Adesso puoi morire.
Muori.
Muori ucciso da noi.
Da tutti noi.
Perché per noi tu non esisti, sei troppo perfetto per essere vero.
Il tuo Amore è troppo grande per essere compreso.
Solo Dio può essere così, perché tu sei semplicemente Dio e nessuno riuscirebbe mai ad essere come Te.
Noi ancora oggi ti uccidiamo ogni giorno, ma tu, ma tu, ma tu…..non muori mai, non morrai mai!!!!
Buona Pasqua, a tutti - Loving, Bob
21 aprile 2011
Categoria: Vita
da Alex
Straordinario, mi sembrava di stare lì.
23 aprile 2011
da Doxa
La pazienza sovrumana di Quest'Uomo è andata oltre il dolore della carne e la debolezza insita nella nostra dimensione di creature...
Nessun uomo senza Dio è capace di tanto.
Per ciò dobbiamo cacciare fuori il coraggio di rimanere saldi in Lui, nel cammino ostico e santo al tempo stesso che Egli ci ha tracciato.. Un cammino segnato con il sangue versato da un petto intimamente ferito, ieri con una lancia oggi col gelo dell'ipocrisia e della reciproca indifferenza..
27 aprile 2011
da Bob
Lui era anzi é Dio... semplicemente questo da assimilare... epoca di indifferenza che svanirà...
28 aprile 2011
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