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da KA
da Anonimo
C'è una ragione particolare che spinge una donna ad indossare un pantaloncino corto piuttosto che una gonna ? da 1 a 10 quanto incide il desiderio di essere ammirate ?
27 giugno 2011
da KA
dipende dall occasione e se si vuole essere comode o meno (con i pantaloncini ci si può muovere di più). da 1 a 10.. penso almeno 6.
27 giugno 2011
da Anonimo
L'abbigliamento da necessità di ripararsi il corpo, a formidabile mezzo di comunicazione, pensavo agli indios, devono aver compensato il loro abbigliamento minimalista con le danze, gesti ritualizzati per socializzare, proporsi, vivere le fasi della vita in un modo accettato da tutti, i genitori in quel caso non avrebbero da ridire se i figli fanno danze a nostro giudizio sfrenate, perchè culturalmente accettate, ho visto danze in alcuni documentari che farebbero arrossire una lapdancer. Il tuo lamentarti del come puoi o devi vestire dipende da questo nostro vuoto culturale nel linguaggio del corpo, Penso anche alle danze dei popoli delle isole del Pacifico, uomini e donne hanno l'opportunità di dare libero sfogo con i corteggiamenti ritualizzati, qui invece l'espressione del proprio modo di essere incappa in molti divieti. Da un punto di vista educativo è sbagliato vietare, una persona dovrebbe seguire il suo primo impulso, che è sano se non dipende da un divieto precedente. Il tuo desiderare di vestirti appariscente ha una sua ragion d'essere, è come lo stimolo della fame, se capisci che devi mangiare poi questo scompare, anche il modo di vestire è una richiesta dall'interno, vietare non risolve, ti senti meglio quando puoi farlo come vuoi ?
28 giugno 2011
da KA
mi sento meglio perchè mi sento libera, di esprimermi e di comportarmi. sentirsi riprendere per quasi ogni cosa non lo tollero più
29 giugno 2011
da Anonimo
Capisco, anch’io non sopporto il controllo degli altri, il dover rendere conto anche se ammetto l’importanza di sapersi relazionare con gli altri, credo conti molto chi si ha di fronte, a volte le persone sono semplicemente curiose, sapere tanto per sapere e farsi gli affari altrui senza dare alcun contributo, penso che informarsi abbia lo scopo di mettere a disposizione le proprie conoscenze a vantaggio dell’altro.L’ esperienza si fa in prima persona sulla propria pelle, però se non capisco o non so di un argomento cerco chi ne sa più di me, mi piace ascoltare chi ha da insegnare, poi quando ho raccolto molti pareri li valuto formando una mia opinione.
La tua intolleranza la vedo come un bisogno di formarti una tua opinione prendere le redini della tua vita, però non tralasciare l’ altrui opinione, se i tuoi di vogliono bene, ed è una gran cosa avere chi ti vuol bene, prova a vedere questo aspetto della cosa, non fartene una ragione, probabilmente se avrai dei figli li amerai e farai lo stesso.
Potresti chieder loro di spiegarti le ragioni del divieto, a me ad esempio piace che una persona spieghi se vuole che io faccia una determinata cosa, è segno di maturità saper motivare come saper capire le ragioni dell'altro, così puoi capire meglio la posizione che prende una persona nei tuoi confronti, ti fai un’idea se è una richiesta giusta, sensata o solo un capriccio, il dialogo trovo sia importante, del resto se parliamo ci sarà pur una ragione.
1 luglio 2011
da KA
le motivazioni ai miei le chiedo e in parte le comprendo ma penso che i ''divieti'' riguardo l abbigliamento (o altro) siano solo un modo per affermare la loro autorità nel ruolo di genitori più che un modo per non farmi fare qualcosa che a loro non va bene. anche perchè a volte sono titubanti nel dirmi di no per alcune cose
2 luglio 2011
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