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da CryptoMode per Decrypter
E bello sorridere; non trovo modo migliore per mostrare il mio lato soft alla gente. Non lo faccio per nascondere il dolore come tanti potrebbero pensare, perché quando sono lì con te mi sembra che ogni peso che mi porto nell'anima si alleggerisca quasi come se voi altri ve ne prendeste una parte. Non sono per niente falsa, la stratega, l'attrice, né la scaltra manipolatrice (addirittura!) che qualcuno ha visto in me, forse perché troppo accecato dal male che c'è in questo schifo di mondo. Uscita da quella porta agisco come mi sento ed anche se spesso sono triste vicino a te mi sento tutt'altro che infelice. Conoscendomi, dici che dovrei apparire in tutt'altra maniera...ma come potrei se sto così bene con te? Incontrarti è quasi come prendere una boccata d'ossigeno dopo minuti d'apnea. Nonostante tutto con te mi sento vulnerabile... forse perché ho una considerazione tanto positiva di te che trascuro la possibilità di rimanere ferita. Mi fido e puntuale arriva la parola che si insinua in me straziandomi. Meglio quindi mantenere le ferite velate per evitare di essere di più screditati. Ma quando imparerai ad avvicinarti alla mia sensibilità in maniera altrettanto sensibile? A me poco importa chi sei, con chi stai, cosa hai fatto di figo, se ritieni che abbia ancora tanto da imparare, se pensi di sapere cosa è giusto per me. Metti tutto in dubbio, mi fai perdere l'orientamento, quando io ho bisogno solo di certezze. Le sto costruendo e poi arrivi tu e fai saltare tutto. Io non voglio una vita come la tua, come quella dei tanti. Vorrei una costruzione che sia estensione della mia anima, la realizzazione di ciò che sogno e che intendo vedere compiuto. Fra questi sogni e desideri c'è quello di essere amata, ma non tanto di essere amata, come compagna, nel senso che tutti danno al termine, ma piuttosto di essere compresa davvero: vorrei qualcuno che si fermasse ad osservarmi nella mia interezza e che riuscisse a scorgere e a valorizzare anche come ausilio dei miei tanti difetti quello che ho di positivo. E facile vedere senza guardare e udire senza ascoltare e al primo concetto che non suona consono pescare dal proprio scatolo di etichette e affibbiarmene una con la scritta: "incomprensibile anomalia". Non è che non mi fidi, ma spesso mi riesci a trasmettermi un'incertezza che mi fa tanta paura da non permettermi di fluire come vorrei. Solo questo desidero: una persona vicina che ascoltasse, che accogliesse e desse qualche gentile consiglio, senza criticare, giudicare. Ho bisogno di comprensione, e di un alleato, non di un giudice. Cosa sei tu per me? Ancora non l'ho ancora capito. Non sei il mio peggior nemico, ma nemmeno posso chiamarti un vero amico con cui poter raccontare tutto ciò che ti passa per la testa. Ti ringrazio di tutto, hai fatto tanto, ma se puoi dammi ancora una mano a venirti più vicino. Se vuoi trasmettermi il bello di te, dimentica un pò di più il tuo vissuto, il tuo carattere e immedesimati un pò di più in chi hai di fronte, ricordando in fondo siamo stati fratelli nella sofferenza da cui non tutti riescono sempre e puntualmente ad uscirne vincitori.
29 luglio 2011
Categoria: Sfoghi
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