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da Chiara per Mio angelo nero
Non voglio entrare nel merito della sentenza che ha consentito ad Amanda Knox e a Raffaele Sollecito di ritornare in libertà, ma è inaccettabile, che gli Stati Uniti si sentano in diritto di giudicare il nostro sistema giudiziario, dimenticando, che nel loro Paese applicano ancora la pena di morte, ed in troppi casi, questa macchina infernale ha fatto strage di innocenti con l'iniezione letale e la sedia elettrica.
Il mio pensiero va all'innocente Richard Wayne Jones a Derek Rocco Barnabei, a Michael Johnson che con il suo stesso sangue, scrisse 15 ore prima di essere giustiziato, su un muro, NON SONO STATO IO, a Troy Davis ma soprattutto al mio angelo nero Willie al quale la vita non è ancora stata tolta, ma presto andrà in cielo, senza aver mai avuto la possibilità di difendersi.
Agendo così l'America agli occhi del mondo, avrà sempre ragione, ma come dice il grande Bruce Springsteen, un uomo che ama il suo Paese, l'America non ha sempre ragione.
Vorrei una vita senza la pena di morte.
Chiara
5 ottobre 2011 - Milano
Categoria: Vita
da Anonimo
Concordo pienamente, la pena di morte è una barbarie disumana
5 ottobre 2011
da Diana
...mi associo a te Chiara!! Inaccettabile davvero la pena di morte per un Paese che si definisce civile!! Un orrore.
6 ottobre 2011
da Bob
Dillo a Dio, su questo pianeta tutti siamo destinati alla morte... !
6 ottobre 2011
da vita per tutti
Ciao Chiara, belle parole, condivido tutto e ti mando un grande bacio. Anche da parte mia un pensiero per tutte gli angeli innocenti.
7 ottobre 2011
da Chiara
Grazie cari amici.
Lotterò con tutta me stessa, affinché la pena di morte venga abolita.
Tra un mese parto e vado negli Stati Uniti a trovare il mio angelo.
Sarà un incontro emozionante, bellissimo, ma anche drammatico, soprattutto quando lo saluterò, perché non so se lo rivedrò ancora...
L'altra sera ascoltando Omar Favaro, sono rimasta impressionata, dal cambiamento radicale di questo ragazzo. Ha maturato il suo orrendo crimine, l'ha compreso, ed ora giustamente vuole rifarsi una vita.
Questo ragazzo non l'abbiamo perso per sempre, ed è questo tipo di giustizia che vorrei che ci fosse nel mondo.
Una giustizia disposta a recuperare anche il peggior criminale per ridargli la dignità persa nel momento in cui ha ucciso.
Ancora grazie...
Chiara
7 ottobre 2011 - Milano
da Teo
Mia cara dolce grande amica Luce,
come hai ragione! La vera giustizia dovrebbe impegnarsi a fondo per recuperare chi sbaglia, non per sopprimerlo. E' aberrante e disumano negare a chiunque una possiblità di riscatto, perchè tutti noi possiamo sbagliare, ma anche cambiare, perchè negare tale possibilità? Lo Stato non ha il diritto di disporre della vita umana: ogni volta che lo fa commette un crimine e un sopruso. Per non parlare poi dell'inefficacia della pena capitale: gli omicidi accadono comunque, non è per nulla un deterrente per prevenire le uccisioni la pena di morte, si uccide comunque e a prescindere. E non esiste una esecuzione indolore, neppure con l'iniezione letale. Le sempre più frequenti esecuzioni mal riuscite con questo metodo hanno fatto avanzare seri dubbi di costituzionalità anche per le esecuzioni tramite iniezione. Ti sono vicino, cara Chiara, con orgoglio, anche in questa grande battaglia per la difesa della dignità e della vita dell'uomo e per una giustizia davvero autentica. Sono anche fiero di essere amico di una persona come te non solo di nobili valori, ma pure disposta e pronta a non arrendersi mai e a lottare sempre per gli ideali in cui crediamo. E anche per questo ti ringrazio sentitamente. L'importanza e la delicatezza del tema che hai scelto di trattare, e questa è l'unica nota di rammarico, avrebbe meritato tutte risposte adeguate, il che non sempre è avvenuto. Personalmente trovo fuori luogo dare risposte approssimative e prive di logica a una dedica come la tua. Sarebbe stato preferibile e piu' rispettoso il silenzio, se non si hanno contenuti utili da dire e da condividere.
Un forte abbraccio
9 ottobre 2011 - Milano
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