Grazie

da Rugiada

Ho sempre sognato mio padre in tua compagnia era sempre felice e sereno mentre ti parlava..e trascorreva del tempo con te, la cosa buffa è che in ogni sogno c’era un aria di famiglia unita e compatta e la mia sola famiglia eri tu insieme a miei genitori; un’atmosfera che voleva farmi capire tante cose; che io ciecamente facevo finta di non capire, ma era evidente voleva la mia felicità…perché sapeva che tu eri la mia felicità!!. Chiedo grazie a lui che anche se non c’è più mi fatto capire, chiedo perdono a te perché ti ho fatto soffrire e grazie perchè non hai mai smesso d’amarmi. Nei sogni mio padre appoggiava ogni tua parola ogni tuo gesto, sai; che ti stimava tanto e in fondo ti voleva bene e anche se so che c’eri con il cuore, sai una cosa; ti avrebbe voluto al suo funerale; fisicamente, ecco perché lo sognavo sempre nella tua casa… dove un tempo anche lui ha ritrovato se stesso imparando che dal male si possono vedere le grandiosità del bene…Ora da quando tu…sai cosa, il suo spirito forse un po’ inquieto si è rappacificato perché l’ho sognato solo una volta con un libro in mano che mi ha detto con un sorriso radiante: “ora che ho ritrovato di nuovo la mia casa continuo a leggere” , non ho compreso fin in fondo il significato delle sue parole ma mi hanno dato pace per lui. Mi ha salutato e nell’allontanarsi mi ha detto ringrazia chi sai per ciò che ha fatto…ricordandomi tra i suoi pensieri. I sogni per me sono un qualcosa di misterioso fuori da ogni luogo inspiegabile che altro non fanno di farci vedere le cose nella loro realtà. Posso anche sbagliare ma è quello che sento perché tante volte mi fanno fatto vedere cose che nascoste occupavano il cuore di chi in tutti i modi voleva nascondere, parlo anche di te perché nei sogni mi hai detto tante volte che mi amavi, che ti mancavo, ma che eri anche arrabbiato per il mio mostrarmi diversa da come sono, per il mio nascondere a te ciò che realmente avevo nel cuore.

31 ottobre 2011

Categoria: Grazie

da Rugiada

Mi dispiace per tuo padre; non avevo realizzato ciò che era successo. Certo mi sarebbe piaciuto conoscerlo, e avrei voluto essere lì con te ad accogliere il dolore e le lacrime stringendoti forte, dicendoti qualcosa di bello che ti desse forza. Non posso sapere se è stata solo una coincidenza, ma... ma due notti fa ti ho sognata anch'io di nuovo; ho fatto un sogno, sempre lo stesso, che non facevo da parecchio, un sogno in cui ti cercavo senza tuttavia riuscire a parlarti. Te l'ho detto anche ieri. :) Forse è questo che voleva dire con quel "ricordandomi tra i suoi pensieri"? Si riferiva forse al fatto che una volontà spirituale ha fatto sì che i nostri pensieri fossero in sintonia, i miei, i tuoi e i suoi? Forse non c'è nulla di metafisico in quel sogno, e... se lo vediamo in termini più analitici, quelle parole, quelle immagini di armonia famigliare, di tuo padre, di stima nei miei confronti, riflettono il tuo amore e la sensazione che i miei sentimenti siano veri. Non posso prometterti che l'amore durerà in eterno, ma da quello che sento ora e che è diventato grande crescendo sulle tracce della tua anima in tutto questo tempo, penso che ci sia abbastanza energia perché ciò che siamo riesca ad andare avanti per molto, non so quanto, ma mi sembra che ci si possa costruire qualcosa d'importante. Non preoccuparti del dolore che "mi hai causato", perché in effetti me lo sono procurato io con la speranza di ritrovarti: in fondo sapevo che tutte quelle lacrime non sarebbero state inutili; non devi ringraziarmi di nulla perché non ho fatto altro che seguire il pensiero che mi sembrava più esatto. Non so davvero se ci sia un significato metafisico in questi sogni, ma mi sento lo stesso di ringraziare tuo padre per la stima, l'affetti, la fiducia. Doveva essere una bella persona dopo tutto, e spero di incontrarlo ancora, se non dal vivo, attraverso gli occhi e l'anima di sua figlia che gli somiglia tanto nell'inquietudine. :)

1 novembre 2011

da Rugiada

Sono un po’ giù perché leggendo le tue prime righe ho scorto qualcosa che mi ha scosso tu parli come se non lo avessi conosciuto affatto invece quel lui di cui io parlo di cui sono follemente persa nel suo amore lo ha conosciuto forse non bene ma sapeva chi era..e sapeva della sua malattia. Fosse ho solo frainteso il senso delle tue parole e ti chiedo scusa in anticipo, ma io sono fatta così forse un po’ troppo sensibile per non soffermarmi su cose che mi lasciano qualche dubbio. Non posso obbligarti ad amarmi per sempre poiché l’amore è spontaneo e se è vero come lo è il mio non chiede niente a colui che ama e non vuole che eterno diventi una condanna per l’amore. Mio padre ti conosceva ti stimava e anche se poi successe qualcosa che ci fece allontanare ti ricordava sempre nei suoi pensieri come una persona che se pur aveva sbagliato in qualche cosa era sempre una brava persona che si lasciava trasportare dall’insicurezza che altri ti trasferivano perché come me anche tu ti facevi condizionare da ciò che ti circondava e da ciò che ti veniva riferito. Scusa la mia sincerità…anch’io sono dubbiosa anche se sono speranzosa e guardo in positivo ma ho ancora tanta paura che tutto questo sia un’altra mia illusione…le cose sono cambiate fra di noi ci siamo stretti la mano ci siamo parlati anche se non eravamo soli è gia tanto per me ora quando c’incontriamo ci salutiamo ma solo al pensiero che tu non possa essere lui mi fa stare male. Scusami è solo un momento così non vedo l’ora di perdermi nei tuoi occhi oggi pomeriggio alle 15, ti abbraccio Raffaella

2 novembre 2011