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da Controcorrente per Unica
Scrivo qui per chiarire un pò di pensieri che stanno creando tante confusioni sia a me che a te. Come ti dicevo e ti proverò, la famiglia non rappresenta più un problema per me. Ciò non vuol dire che non ci saranno difficoltà. Ne ho già parlato con loro e pare che il principale ostacolo sia l'immagine di correttezza che si sono creati nell'ambiente che rappresenta tutto il loro mondo. Come sai in casa mia non ci sono solo i famigliari, ma anche altri parenti annessi, che verrebbero a sapere subito se mi assentassi una notte da casa e vorrebbero conoscerne il perché. A quel punto la verità si spanderebbe a macchia d'olio, distruggendo la stima o meglio la pietà e la solidarietà che tutto quel contesto ha nutrito per me finora. Ma di questo poco m'importa, perché non ne faccio più parte con le idee e con le mie scelte, seppur passive, e credo che sia un giusto prezzo da pagare per la libertà. Finora i miei si sono difesi dalla "vergogna" con la scusa di un'infermità. Ma qualora ciò avvenisse gli altarini crollerebbero e loro potrebbero allontanarmi di casa, almeno inizialmente, appunto per preservare la loro bella immagine. Sto facendo delle supposizioni naturalmente. Può anche darsi che decidano di coprirmi... fatto sta che se non importa a me di tutto ciò, loro comunque non potrebbero impedirmi di vivere questo amore, anche perché sanno bene a cosa si stava giungendo per impedirmi di vivere e una persona che mi appoggia e mi sostiene rafforzerà questo concetto. Di tutto questo non m'importa sinceramente. A me interessa amare e vivere come desidero. Quindi se tu ci sarai per darmi una mano, troverai in me tutta la disponibilità e la coerenza che può avere una persona che lotta per la cosa a cui tiene di più. Qualora non dovesse funzionare... penso che ritroverò il sostegno della mia famiglia, perché mi amano comunque ed avrebbero comunque la scusa dell'infermità dietro cui pararsi. Altrimenti ci sarà sempre una soluzione per le situazioni che ben sai: di certo non resterò sotto un ponte. Intanto però avrò imparato un sacco di cose che mi saranno utili nelle esperienze successive. Sono disposto a tutto questo per inseguire la felicità con te, a spezzare tutti gli equilibri e a costruirne di nuovi. Se questo non è amore, come lo chiameresti altrimenti?
7 novembre 2011
Categoria: Lettere
da formica
Il mio intuito mi dice che sei tu. Sai che però tante cose sulla tua famiglia me le hai lasciate intuire, non mi parli molto di loro, dei tuoi parenti, se quì ti viene spontaneo puoi continuare a raccontare, le diffoltà che incontri. Ad esempio per stare fuori a dormire una notte. Non ci sei mai stato allora? neanche per lavoro per non destare dubbi? O per lavoro è diverso perchè lo sanno e hanno conferme da chi ti conosce o lavora con te? Non mi hai mai detto in maniera chiara perchè non ti fermavi da me anche a dormire. Comunque sono contenta tu ora me lo possa scrivere. Continua. Mi fa piacere sapere ciò che avevo intuito.
8 novembre 2011
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