Lettere

da anonimo per anonima

Non mi importa più se allora mi avevi giudicato male… non mi importa più del passato… voglio cancellare per sempre quelle brutte incomprensioni… io la penso così… altrimenti non matureremo mai… oggi sei una cinquantenne come me o giù di lì matura molto più matura di allora quando il tuo orgoglio di donna-famiglia (con due figli m e f) impietosamente ti ha ingannato ferendo tanto ingiustamente la mia anima allora come oggi un’anima innocente… che vuole farti imparare a riflettere prima ancora di agire… voglio chiudere per sempre col passato voglio condividere con te il presente se tu sarai d’accordo. So che adesso mi vedi ancora da lontano ma mi giudichi in modo razionale; imparare a riflettere bene segno di magnifica sapienza; oggi ti sei avvicinata e ti ringrazio ma io non ho potuto fare altro per non incorrere nei soliti errori di disturbo… io non ho visto il tuo esplicito consenso… voglio prima di tutto e di ogni cosa che stai bene con tuo figlio e che ti senti pronta di agire quando tu lo vuoi con la pace e la serenità che desideri nel cuore per capire da quale mondo viene l’uomo scelto per te… ti amo ma non sai ancora quanto grazie.

Ti scrivo perché sento sbocciare qualcosa dentro il tuo cuore...
qualcosa che non era mai successa prima d'ora tvb grazie

11 novembre 2011 - Bergamo

Categoria: Lettere

da anonima

Non sei un uomo che porta rancore e questo toglie qualche bagaglio al fardello che mi porto in spalla. D'altronde mi sembra di averti mostrato un sincero pentimento e che ti sia altrettanto chiaro che non ho mai inteso né voluto ferirti con l'orgoglio, perché d'intendere e di volere non sono più in grado, quando c'è la famiglia a cui sono incatenata. Infatti, anche tu ora vedi la necessità di rendermi noto il capitale vizio dell'agire senza premesse, e infatti m'inviti a riflettere, consapevole del mio limite non voluto. Di questo ti ringrazio, perché amo diventare oro raffinato nelle mani di Dio. Non m'importa di cosa non hai fatto; nemmeno io vedevo che era il caso di mostrare visibili gesti di gratuito bene, anche se l'avrei desiderato, perché non intendevo recarti peso e responsabilità di ciò che in gran parte riguarda ancora solo me, e poi sconvolta com'ero di fronte all'apparenza non avrei potuto chiederti di più. Mi ha fatto piacere ritrovarti nel tuo peregrinare... anche se già mi mancavi già al solo pensiero che saremmo stati ancora lontani. Sento chiaro che sta sbocciando qualcosa: sono le energie di chi è stato accolto nel perdono di Dio ed è pronto a seguire i suoi amorevoli consigli. Cercherò di non divenire nuovamente vittima della peccaminosa miopia morale, e uscirò fra le genti per comprendere in quale altro uomo può essersi manifestato Dio, se egli appartiene a questo o a quell'altro mondo. Magari fra qualche mese o di più, quando molta opera sarà compiuta, potrò ritornare nel deserto a renderti noto ciò è stato e quello che mi è stato rivelato? I numeri della fortuna non intendo usarli per non incorrere negli errori di disturbo da te detti; né intendo forzare superbamente la provvidenza, lasciando che essa ci avvicini ancora o ci allontani secondo ciò che Dio decise per noi...

11 novembre 2011

da Anonimo

grazie e lascio come te alla volonta di Dio decidere del nostro futuro... un futuro che immagino vivremo nel segno della pace fraterna grazie

11 novembre 2011