Lettere

da PokerFace per Rugiada

Mi hai amato anche tu, anzi l'hai fatto di più nelle azioni pratiche. Sto rileggendo le vecchie pagine di questo sito e ti ho ritrovata anche in quei giorni in cui meno pensavo ci potessi essere. Ti ringrazio di avermi dedicato tanto, e allo stesso tempo mi dispiace per tutte le volte in cui maldestro ti ho ferita, o anche per il semplice fatto di essere capitato nella tua vita, facendoti innamorare di una persona impossibile quanto inesperta al punto da rendersi indegna, nonostante tutto l'amore che può provare.
Devi aver sofferto tanto anche tu e, se volevi farmelo capire scavando ancora più a fondo in questa sofferenza dell'impossibilità, beh ci sei riuscita. Non ci ho dormito stanotte, mi sono svegliato a pezzi dopo poche ore e con tutto nemmeno adesso riesco a trattenere le lacrime.
Come fai a credere che non ti ami?! Come fai?
Come fai anche solo a pensare che in tutta questa situazione tu sia l'unica che stia soffrendo?
Ma non lo vedi che la mancanza di te mi sta uccidendo?
Lacrime, notti senza dormire pensando a te, sogni tormentati che riflettono i timori più profondi, fatica per nascondere agli altri l'entità del dolore e dell'amore, pensieri, frasi scritte per te, parole che nemmeno il fuoco ha saputo cancellare, chili persi come acqua, un farsi forza inedito per cercare di avvicinarmi, nonostante il timore di te, che sei più forte, e che sai benissimo come ferirmi, continuare a farlo di fronte ai continui segni d'indifferenza, agli espliciti rifiuti, alle impossibilità che ci tengono lontani, nella speranza che qualcosa ci possa essere. Non avrei mai e poi mai fatto tanto per una donna che non ritenessi essere l'amore più grande.
Poi, se a volte, dopo tutto il tuo allontanarmi, succede che la paura ha il sopravvento e mi permetto di esprimerla sotto forma di dubbi, d'incertezze, anche di accuse, che poi non erano segni di disprezzo (figurati se amandoti potrei disprezzarti!), ma erano solo frasi per testare le tue reazioni e aver conferma che non fosse tutta un'illusione, pensi che ti odi, o che non ti ami, che non ti manchi, che ti dia per scontata... ma era solo paura, una fottùta paura di non aver mai avuto il tuo cuore!
Se reagisco così, è solo perché ci tengo tanto a te! Se non ti amassi, come lo spiegheresti questo cercarti continuo per anni, questo soffrire, questo piangere che non avviene mai per altre ragioni anche le più dolorose? A una persona che non m'interessa non avrei dato tutto questo potere su di me, e nemmeno ad una che odio. Le persone che mi fanno male le ignoro semplicemente. Tu lo sai.
Hai sofferto anche tu, per questo equilibrio istabile che questo amore ti ha lasciato. Lo sento. Sento tutto questo consumarsi nell'incertezza, questo soffrire per le ferite di un uomo che pensavi essere indifferente, (ma che lo era solo per paura e confusione), questo inseguirlo costantemente nei luoghi più impensabili come fossi sospinta da un sentimento che non ti dava pace.
Non volevo arrecarti altro dolore. Non ne ho ragione. E' solo che mi sembrava improbabile e poi non c'era nulla di vissuto a darmene conferma.
Credo comunque che questo ferirci abbia avuto il suo ruolo, quello di dare un valore a questo amore, perché, se soffriamo tanto è perché amiamo.
Forse è solo una fase in cui dovevamo passare, e spero tanto che non sia l'ultima.
Mi dispiace, amore, per non averti dato fiducia e ti sembrerà strano, ma sento questo dispiacere per la tua sofferenza è più forte del dolore fisico ed emotivo che mi è derivato dalla tua indifferenza. Ti voglio bene, ti amo, insomma vorrei vederti felice; vorrei che questo amore fosse per te fonte di felicità, e che la sofferenza rimanga un dettaglio relegato più che altro ai ricordi.
Mi fa male tantissimo figurarmi il tuo sguardo triste. Ti ho trovata cambiata quando ti ho rivista. Certo eri ben preparata, a differenza di me che non avendo dormito, non sono riuscito ad aggiustarmi più di tanto, ma a parte gli abbellimenti ti ho visto cambiata. So riconoscere il volto della sofferenza anche quando esso si cela dietro un bel vestito, o un acconciarsi attraente. L'ho visto nei tuoi occhi, in alcune espressioni del tuo viso che non eri più quella di una volta. Mi hai dato l'impressione di una consapevolezza più grande, ma allo stesso tempo sembravi animata da energie più stanche, più smorzate, come se avessi passato un periodo duro, che ti aveva avvilito. Lo leggevo nei tuoi gesti fin troppo ordinari, nella forma dei discorsi, nelle espressioni del viso che stavi uscendo da una lotta davvero dura; forse rivedermi è stata una gioia e un rinvangare il dolore anche da parte tua.
Non volevo dirlo, perché non desideravo essere invadente o entrare in un dolore di cui non fossi ospite gradito... ma tutte queste cose le ho viste e le ho sentite, nemmeno fossero mie.

So di averti deluso e non pretendo che tu mi dia ancora fiducia, perché quella che mi hai dato prima l'ho gestita davvero in maniera pessima.

Ma forse se non sono io a meritare fiducia lo è questo amore, lo è il cuore che ci ha tenuto vicini in tutto questo tempo.
Quante volte anch'io ho incassato i colpi, le prese in giro, le indifferenze, le tue maschere e, nonostante facesse male, sono tornato, ho seguito il cuore perché, se c'era questo amore, sapevo che non poteva essere una menzogna.
Non intendevo farti sentire la stessa sofferenza; la mia non è stata una vendetta, anche se molte cose portano a pensarlo: è stata una spontanea conseguenza del non vedere nulla di vissuto.
Ma almeno questo è servito per avere consapevolezza piena che per noi è lo stesso, che sentiamo alla stessa maniera, che abbiamo sofferto altrettanto, che vale la pena lottare ancora, e questa volta al pieno della fiducia, dell'impegno, della concretezza.

Ho sbagliato tanto, ma sono sincero: la sola idea di lasciare, proprio ora che siamo arrivati a comprenderci in pieno e ci sarebbero tutti i presupposti per costruire sul serio, mi mette semplicemente i brividi.

Mi piacerebbe dessi a questo amore almeno un'altra possibilità, anche se ci sei stata male. Ecco, credo che questo amore così grande, così forte, così spregiudicato, così come la sofferenza meritano almeno un'altra possibilità, tanto più che ora ci sono presupposti più forti su cui costruire. Da parte mia c'è disponibilità a crederci anche per sempre, perché un sentimento così lo merita, perché cedere significherebbe dar ragione a tutti quegli amori frivoli e falsi di cui il mondo è pieno.

Vorrei crederci ancora insieme a te...

24 novembre 2011

Categoria: Lettere

da Rugiada

non voglio che tu soffro più...voglio solo capire. Non mi piace vedere la gente soffrire tantomeno te che spero tanto davvero tanto tu sia chi nel mio cuore dimora...non è che io non ti creda è solo che sono confusa perchè nella realtà anche se sono cambiate un pò di cose la prima è che ci salutiamo quando c'incontriamo lui è ancora tanto indifferente forse volutamente e questo è il mio dubbio più grande, tu sei davvero una bella persona. Lo so che non sto soffrendo solo io, il dubbio mi sta uccidendo a poco a poco. Se sarei sicura davvero che fossi tu darei mille possibilità a quest'amore, a te, perchè il mio amore è per sempre a prescindere di tutto il dolore del mondo e di tutte le sofferenze. Dimostrati ciò che sei con un sorriso, io stanne certa capirò dal tuo sguardo...perchè in amore molte volte non serve parlare.

24 novembre 2011

da PokerFace

Grazie di essere di nuovo qui. :) Farò di tutto per non deluderti più. Mi vedrai quel giorno come la persona più felice della terra, perché sono stato il più fortunato. Amare te, che sei il mio sogno impossibile e scoprirsi ricambiati. Quale indifferenza? Meriti tonnellate di sorrisi, di abbracci, di baci, di amore, di sentimenti, di poesia. E solo che la realtà aveva confuso prima te che me.
Ma rimedieremo. :)

25 novembre 2011