Lettere

da formica

Lo so che ho un modo di scriverti che forse ti può ferire. Tu sei così sensibile che ti senti subito inadeguato alla nostra situazione, e poi sei dispiaciuto perchè vorresti togliermi la sofferenza della tua mancanza e non puoi.Ma credimi non è mia intenzione. Vorrei tanto spiegarti che tu sei perfetto, che vai bene così come sei, e ora non è possibile fare cambiamenti grossi, bisogna andare avanti con tanti piccoli passettini. Hai ragione tu e cerco per quanto mi è possibile di starti vicino nel tuo modo più giusto di andare avanti. Quello che mi scoppia a volte come eccesso di fare di più, ho capito con certezza, è utile a me per darmi carica. E' una cosa più mia, un'esigenza del mio carattere più pacato che da sola devo darmi più smossa per andare avanti. Invece tu sei già equilibrato e ti dò scoraggiamento. Quindi amore, io cercherò di non esagerare più, e tu cerchi di ricordarti che è un bisogno mio per darmi carica nel procedere altrimenti mi devo bere 30 caffè al giorno! Sai amore, stai tranquillo amore, tutto ok. Va bene, e ho tanta pazienza e tanta speranza.

7 dicembre 2011

Categoria: Lettere

da DeboleForza

Amore, grazie per la pazienza che sei disposta ad impiegare per non caricarmi oltre ciò che posso sostenere; dà pace questa generosità che vuole riservare intatti gli spazi dell'altro; e il fatto che sei disposta ad aspettarmi mi fa stare bene, mi fa sentire la conferma che il tuo amore è grande... e questo combacia la metà che manca al mio cuore.
Vorrei, però, dirti che se ho prospettato l'idea di stare con te nella realtà è perché lo desidero tantissimo anch'io ed ora è possibile; prima non potevo fare un passo concreto in quanto non avevo ancora sicurezze sufficienti e, poi, nel frattempo sono cambiate alcune cose che hanno creato delle possibilità. Perciò, se ora ti dico che possiamo vederci, non lo dico con la volontà di correre da te sconsideratamente a rischio di farmi male e rovinare tutto. Lo dico con la consapevolezza che adesso posso farlo; altrimenti ti avrei spiegato che anche se siamo innamorati, anche se soffriamo entrambi questa lontananza, non c'era la minima possibilità di vederci. Lo so che adesso non possiamo fare cose grandissime, tipo prendere il primo volo e fuggire in terra anglosassone; ma potremmo almeno vederci una volta per un pò...e poi si vedrà: per com'è qui la situazione potremmo benissimo trascorrere qualche giornata insieme, e successivamente stare insieme anche interi week-end. Infatti ho un numero sufficiente di persone dalla mia parte che mi permetteranno di fare queste cose senza perdere le sicurezze di base. Le ho messe in ordine graduale, però, solo perché c'è un ignaro a cui potrei "deviare la crescita" e non posso dir nulla, altrimenti quelli che sai tu penseranno di non avere più speranze di avere un figlio a modo, e faranno strage della mia vita. Vorrei far passare questa relazione come un'amicizia ai suoi occhi. So che non è giusto verso di lei, che sarebbe in grado di capire, se glielo spiegassi; ma non posso altrimenti rovinerei la nostra relazione.
Ti domanderai perché è uscita solo ora questa possibilità: il motivo è che da pochi giorni anche mio padre sa di me, e saprà anche della relazione, anche se non conoscerà la tua identità almeno per ora, altrimenti rischieresti. Quando diventerò più forte, potrà saperlo. :) E' vero che sono equilibrato, ma ciò non significa che la voglia di fare le cose piano e per bene sia un limite per me; ho imparato benissimo l'arte del sacrificarsi e dell'arrangiarsi, tanto che posso trovare una soluzione anche sulla base di possibilità esigue. So fare le cose per bene o arrabattare all'ultimo minuto... così con la forza dell'amore unita alla mia posso crescere per passi più lunghi giungendo ad obiettivi distanti. Quello che mi preoccupa è la mancanza di esperienza allo stato puro. L'equilibrio psicofisico fatto di sicurezze e quello ambientale ci sono a sufficienza per mettere a fuoco tutte le capacità. Ti parlo del timore di ferirti ancora, perché già attraverso queste righe ti sento stanca e ferita dai miei atteggiamenti; e ho paura che il mio processo di crescita che richiederà sicuramente nuovi sbagli possa farti ancora più male. Da parte mia c'è tutta la disponibilità a darti forza, a starti vicino; ma temo di deluderti; e non è una questione fisica, ma proprio un fatto di maturità nel rispondere alle tue esigenze psicoemotive. So che vuoi avere pazienza, perché sei innamorata, e anche da parte mia c'è tutta la disponibilità a darti man forte perché c'è l'amore; ma, se diventerai infelice perché non sono ancora in grado di reggere il gioco e lo diventerò forse troppo tardi, allora potrai lasciarmi. Ti ho già ferito abbastanza. Il rischio che la storia finisca l'ho tenuto in conto e sono disposto a rischiare, perché oltre alla mancanza di te, mi spinge anche il bisogno di vivere di esperienze reali di tipo relazionale, di crescere con te. Ho un grande bisogno di amare nel reale che coincide col tuo, ed ora ne abbiamo la possibilità materiale. Nulla mi fa più paura, nemmeno la fine di un amore così grande, perché le sofferenze che trucidano le basi dell'essere le ho già subite, e credo di aver superato la parte peggiore. Con l'accettazione e la sicurezza di me non mi fa più paura niente nemmeno qualcosa di terribile, come la morte.

8 dicembre 2011