Poesie

da Anonimo

Non ho parole per descrivere la bellezza di questa poesia:

Ti amerei nel vento

Sotto il cielo terso in primavera
Tra la dolcezza delle rose...
Ti amerei nel canto degli uccelli
All'ombra della vegetazione
Sulle pietra calda e nuda
Sotto il sole bruciante,
Nella frescura dell'erba
E con il canto degli insetti..
Ti amerei il giorno e la notte,
Nella calma e nella tempesta
Sotto le stelle che brillano
Sotto la rugiada della notte
E la mattina all'alba
Con il sorriso e con le lacrima,
Ti amerei con tutte le mie forze...

Percy Bysshe Shelley

Queste parole le sentivo mie, e gliele ho dedicate su questo sito già nella primavera del 2010...non credo che le abbia mai lette... lei non è mai stata mia, ed ha continuato a mantenermi alla distanza che ha stabilito. Oggi non saprei dedicarle a nessuno... sono così avvilito che vorrei scomparire.
M

7 dicembre 2011

Categoria: Poesie

da G

Beh... forse ti teneva a distanza perché ancora non aveva la possibilità di avvicinarsi. Non ti abbattere prima di avere delle certezze.

8 dicembre 2011

da anonimo

Quelle parole fanno brillare gli occhi oggi come allora; le lessi allora e ne fui affascinata; l'ho ieri e ne conobbi il reale valore, nato dal suo amore, un amore che ha in sé la vitalità in continuo rinnovamento della natura estiva... La rileggo ora e mi rendo conto che la poesia con cui volevo rispondere non l'hanno pubblicata. E' una poesia che definisce quello che sento: conoscendo lvi, ho conosciuto l'amore in ogni sfumatura...

E’ ghiaccio ardente ed è gelido fuoco,
è ferita che duole e non si sente,
è un sognato bene, un mal presente,
è un breve riposo molto stanco.

E’ una leggerezza che dà pena,
un codardo con nome di valente,
un andar solitario tra la gente,
un amar solamente essere amato.

E’ una libertà incarcerata,
che conduce all’estremo parossismo,
infermità che cresce, se curata.

Questo è il fanciullo Amor, questo l’abisso:
quale amicizia potrà aver con nulla
chi in tutto è contrario di se stesso?

Francesco de Quevedo

8 dicembre 2011

da Anonimo

La poesia descrive veramente bene l'aspetto paradossale dell'amore, ed il tormento che fa nascere dentro di te...
Ma il tuo lui se ho capito bene si chiama Ivi?
Ciao.

8 dicembre 2011

da SpiraleOvale

Dedica tutte queste splendide parole a te stesso!:)

9 dicembre 2011

da Anonimo

Ok, probabilmente non volevi scrivere "lvi", ma lui: però hai battuto la "v" invece della "u".
Puoi dirci almeno la sua iniziale?

10 dicembre 2011