Confessioni

da cartescoperte

Sì, amo una persona dello stesso sesso, lo dico, e ne sono felice perché l'unico modo in cui so amare ha trovato realizzazione. Non metto nomi perché già la situazione è complicata per lei, e non vorrei mettere troppi dati su un sito pubblico, e poi lei sa perché preferisco usare il maschile nelle dediche.
Le lacrime che hai visto non sono di vergogna assolutamente. Non mi vergogno né di te né di me. Parlo di omosessualità tranquillamente come si parlerebbe di cosa hai mangiato a pranzo e saprei comportermi da fidanzato anche in mezzo a cento persone. Che me ne frega, se sono forte di lei e del suo amore corrisposto? L'unica cosa che mi frenerebbe sarebbero le complicanze con la sua vita. Quelle lacrime sono le vestigia della sofferenza passata nella nostalgia. Non so se ti capita mai che quando reagisci sempre in un modo ad una situazione alla fine ti abitui e reagisci sempre così. Ecco ci ho pianto così tanto nell'assenza di te che adesso le lacrime scattano in automatico anche a dire un "ti amo" intriso di tutta la mancanza passata. Figurati se non potevo piangere non vedendoti o sentendomi rifiutato. Solo la gioia del tuo amore potrà spezzare questa abitudine. Forse ti ha confuso il fatto che cercassi di nascondere il volto, ma faccio proprio così con tutti, per essere forte, per non dare sofferenza. Vedrai che pian piano mi abituerò all'idea che non sono solo, che ci sei anche se sei ancora lontana.

8 dicembre 2011

Categoria: Confessioni

da io come te

sei dolce non ti arrendere mai

12 dicembre 2011

da Anonima

oddio che dolce!

24 gennaio 2012 - Napoli