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da Anonimo
l'impossibilità di vivere un amore è il motivo per cui nasce quell'amore...desideriamo sempre quello che non possiamo avere...Se Laura fosse stata la moglie di Petrarca, pensate che lui avrebbe scritto sonetti tutta la vita?
13 gennaio 2012
Categoria: Amore impossibile
da Anonimo
si, certo
13 gennaio 2012
da personacomune
Certo che avrebbe scritto sonetti per tutta la vita; basterebbe leggersi la vita o un brano come l'ascesa al monte ventoso per capire di che carattere fosse: viveva nel medioevo, aveva gli ideali spirituali di quel tempo, prendeva a modello Sant'Agostino, l'austero degli austeri, e quasi si dava colpe di non riuscire a tenergli il passo quindi figuriamoci; mi capitò di leggere come trascorressero le giornate di quest'ultimo: in pratica si arrovellava sulle scritture e i testi di filosofia dalle cinque del mattino alla mezzanotte per poi ricominciare; quindi si pensi un pò cosa non dovesse infliggersi Petrarca; poi lui stesso era un tipo particolare, orgoglioso (era fissato con l'amore per la gloria) a parte che era proprio un mezzo masochista; basta pensare a cosa fece col canzoniere. Fu capace di revisionare e riorganizzare un grandissimo numero di testi poetici per ben nove volte; e non si trattava delle canzoni libere alla Leopardi, bensì di sonetti, di testi che seguono regole precise, su cui si accaniva per perfezionarle e inventare nuovi stili. In tutto questo Laura c'entra ben poco. I poeti di allora Dante, Cavalcanti ecc. dovevano sempre prendersi una donna come riferimento per le loro composizioni e se la sceglievano apposta come impossibile da raggiungere. Dante era sposato, non so quanti figli ci fece con la moglie Gemma eppure scriveva per Beatrice. Non è che si innamoravano e per questo scrivevano. Loro ci si buttavano apposta in certe situazioni per trovare l'ispirazione perché era la cultura del tempo da cui è nato lo stilnovismo a dettare certe regole.
Quindi, per favore, non si tenti di abbellire l'amore impossibile con riferimenti a questi poeti perché se loro facevano certe cose era pur sempre per allietare le corti dei signori con le loro poesie e averne un vantaggio economico.
La sofferenza, il mal d'amore non ha proprio niente di poetico; esso è logorio, morte dell'anima. Non per niente adesso che siamo certamente più civilizzati che allora consideriamo un bene elaborare il lutto, la perdita dell'amore perché soffrire così non è certamente sano. Dante, Angiolieri e così via non esistono più. Ci sono tante piccole persone che per certe cose non si godono più la vita, perdono la salute ecc. un pò di rispetto quindi.
13 gennaio 2012
da Rugiada
Non sono d'accordo con te, se è amore è amore sempre e comunque con qualsiasi condizione, forse l'impossibilità attrae, ma l'amore è amore!!!
13 gennaio 2012
da Lei
Ne avrebbe scritti di altri molti più belli.
13 gennaio 2012
da Anonimo
Si ma quanto fa male la consapevolezza dell'impossibilità di viverlo? Sentire che tutta la gente attorno a te ama e è amata ed è felice, e tu non potere provare questa sensazione?
13 gennaio 2012
da Rugiada
Ti capisco pienamente, fa tanto male al cuore e all'anima.
14 gennaio 2012
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