Amore finito

da Anonimo

Non avevo bisogno di te... ed ero felice...
improvvisamente tutto il mio mondo è passato in secondo piano, e nella mia mente ci sei stata solo tu; una sorta di stregoneria che dura da tempo, che temo durerà per sempre. E' sorta dal nulla, inizialmente direi che di tuo ci hai messo poco. Hai fatto molte vittime del resto; come dici tu, tante volte non riesci neppure ad immaginare cosa sta maturando nella testa di un uomo. Perchè, anche nel mio caso, tra noi non c'è stato niente di fisico.
All'inizio del tuo forse ci hai messo poco, ma in seguito...
Chissà quali benefici pensavi di poter ottenere, barattando qualche bella frase ad effetto con la conferma della mia infatuazione. La rabbia è tanta, perchè io dovevo credere, volevo credere, in quello che mi dicevi e alle tue moine. E invece sei stata sleale, appena hai visto come andavano le cose hai accantonato tutto il repertorio delle tue bellissime frasi sul mio conto; hai voluto solo usarmi, e la cosa è tanto più grave perchè lo facevi per cose di pochissimo conto. A spregio della mia persona. Ed io sono stato un debole. Ho fatto un sacco di ca**ate, prima per accontentare alcuni tuoi capricci cercando inutilmente di non darlo a vedere, poi facendo scelte molto stupide al solo scopo di sottrarmi alla tua influenza. Ora non hai più bisogno di me, non c'è più niente che ti possa dare...l'allontanamento è compiuto, ma rimane l'amarezza. Considera che ho anche cercato un chiarimento, ma ti sei negata.
E' una utopia pensare che tu ti possa sentire in colpa per questo?

14 gennaio 2012

Categoria: Amore finito

da Anonima

Secondo me dovresti parlare con lei

14 gennaio 2012

da anonima

Infatti non c'erano benefici da ottenere, soltanto la felicità di essere corrisposta. L'amore fa paura, fa paura a me come a te. Per questo non riusciamo più a parlarne. Ma parlarne onestamente sarebbe la cosa più risolutiva per entrambi. Mi dispiace fino alle lacrime il fatto che ti ho contagiato di questo mal d'amore di cui soffrivo solo io.
Non è stato il fatto di rivelarti ciò che sentivo che ti ha fatto provare dei sentimenti. Ho un sospetto abbastanza forte su quel che è successo. E' stato a causa della mia prima "fuga" che ha lasciato come spezzata una relazione ambigua. Se fossi rimasta, forse non saremmo a questo punto. Col tempo mi sono innamorata sul serio, e tu mi hai seguito sempre secondo gli schemi di quella relazione lasciata a metà. Adesso non so più cosa sia più giusto. A me è amore, anche il tuo lo è. Sono però sentimenti diversi. A me è un sentimento folle, disinteressato, conflittuale, il tuo sembra quasi un amore da contagio, perdonami se sbaglio, il che mi porta a domandarmi se avresti lo stesso sviluppato questi sentimenti se non fossi mai stata innamorata di te. A me sarebbe successo, il perché tu lo sai, ma credi che si possa dire lo stesso di te? Non è che tutto lo sconvolgimento che ha subito il tuo mondo è stato un effetto di ciò che si spezzò all'inizio? Forse in te non è cambiato mai nulla, forse è anche per questo che sento queste differenze, forse viene da questo quella sensazione che finirà male soprattutto per me.

Ti faccio delle domande a spropostito forse. Può darsi che non avrebbe senso nemmeno chiederselo visto che è una cosa ovvia che accade a tutti ogni giorno, forse ti starò ferendo perché adesso crederai che non ti abbia capito. Lo sento che hai dei sentimenti, ho un cuore recettivo perché anch'io ne provo per te, ma vorrei anche sapere di cosa stiamo parlando realmente.

Una cosa rimane certa in tutte queste domande in sospeso: dobbiamo parlarne assolutamente o rischiamo quello che hai detto tu all'inizio, ovvero di non dimenticare. Che sia una conversazione civile però. Se la vivremo o meno dipenderà da quello che ci diremo.

14 gennaio 2012

da Anonimo

Tutto quello che dici non ha alcuna attinenza con la mia storia... mi dispiace...
non ci sono state fughe, non c'è stata nessuna relazione tra di noi...
buona fortuna

Non credo che dovrei parlare con lei, ci ho già provato mesi fà ma "non le andava". Io le ho detto che ero veramente molto deluso, perchè ci tenevo a chiarire alcune cose. Non è servito.
Di tanto in tanto mi ha cercato, ma ha completamente ignorato l'episodio. Mi rimprovero solo di avergli consentito di rivolgermi la parola. Avrei dovuto rifiutare qualsiasi contatto.

14 gennaio 2012

da Rugiada

È successo lo stesso a me, lui voleva un chiarimento ed io mi sono negata, Forse perché non mi ha chiamato direttamente lui, forse perché infastidita dal modo in cui mi era stato recapitato il suo invito che senza pensarci ho chiaramente detto non ci penso proprio. Ma io sono fatta così impulsiva e molte volte stupida. Ma in quel momento sono stata invasa da una forte e pesante paura, allora mi sembrava talmente orribile che sembravo soffocare, non so dirti la paura di cosa forse del confronto, nel dover esporre i miei sentimenti, la paura di non saper affrontare la situazione. Ed ora se ci penso ho una grande frustrazione dentro per non aver accettato quel chiarimento che poi erano solo scambi di parole nel volor vedere realmente cosa e in che modo si poteva risolvere la situazione. Ti rispondo perché se tieni a lei di ritentare, perché so come ci si sente, ed è difficile capire se non sei nella stessa situazione, non giudicarla e non ignorarla faresti del male a te stesso e anche a lei..spero che la mia storia ti aiuti a capire, Ti auguro il meglio Rugiada

16 gennaio 2012

da Anonimo

Cara Rugiada,
purtroppo la tua situazione è completamente diversa dalla mia... io sono andato diretto da lei, e lei ha ricordato un precedente screzio per rimandare il chiarimento... ho insistito molto, per diversi giorni di fila, e solo ad una richiesta esplicita lei mi ha detto di avere pazienza che non era il momento adatto... io sono rimasto molto deluso e gliel'ho detto. Si è fatta viva dopo qualche giorno come se non ci fosse stato niente da chiarire. Non sopporto più la sua mancanza di rispetto.

17 gennaio 2012