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da Barbie
da Bob
Una delle tante italianate che ci contraddistinguono nel mondo questa volta in senso tutto negativo, un saluto da vicino a un amico costato decine di morti... Una assurdità.
18 gennaio 2012
da Max
Grandi navi grandi problemi di gestione, poi sono troppo alte in rapporto alla larghezza, altrimenti non si sarebbe inclinata. La conseguenza è che in situazioni di emergenza ci si trova a gestire 3500 persone e non 350, le quali non hanno mai vissuto prima una simile prova. La catena degli errori è lunga, l'ultimo anello ora in prima linea nella cronaca è il capitano, inadeguato. Che sia nave o altro contesto in genere mi sembra manchi una corretta selezione di persone a cui affidare compiti di responsabilità.
Manca una valutazione a tutti i livelli delle conseguenze delle scelte che l'uomo fa.
Le petroliere, idem migliaia di tons di greggio in navi sterminate, poi si aprono come cozze e danni incalcolabili all'ambiente, ditemi insegnano qualcosa? mentre scrivo chissà quante stanno girando per i mari.
L'unica logica che guida le scelte è economica, grandi navi grandi guadagni, ma anche grandi disastri.
18 gennaio 2012
da Chiara
Penso che il comandante non vada crocifisso.
18 gennaio 2012 - Milano
da Mary
Chiara la penso come te, è vero che c'è un "detto" che dice: un capitano non deve mai abbandonare la propria nave, sì..da un lato sarà sicuramente vero ma io lo capisco, non perchè ha abbandonato la nave, anzi.. Ma per il semplice fatto che tutti lo giudicano senza capire il motivo, lui ha abbandonato la nave per PAURA DI MORIRE..E' tanto difficile da capire?! Eppure, durante un intervista avvenuta dopo l'accaduto, si notava quanto fosse incredulo. Io non lo condanno per questo, tutti abbiamo paura di morire, bensì per la non curanza nell' avvicinarsi alla costa sapendo, invece, di dover mantenere una certa distanza che ovviamente non è quella che ha mantenuto.
18 gennaio 2012
da Chiara
Cara Mary non ha abbandonato la nave, ha salvato 4000 persone, ma nessuno ne parla.
Basta parlare male dell'Italia, come se queste tragedie succedessero solo qui in Italia. Basta davvero. Ma perché certa gente non emigra all'estero? Noi abbiamo bisogno di gente che voglia bene al nostro Paese altrimenti non ci salviamo più.
Noi siamo su tutti i giornali del mondo, perché l'Italia ha il vizio di spu***narsi.
All'estero invece le loro disgrazie le coprono. Ecco la differenza.
E' così difficile da capire?
19 gennaio 2012 - Milano
da Barbie
hai ragione Mary
Non dobbiamo dimenticarci che il comandante è un essere umano e come tutti prova paura. Quanti di noi sarebbero risaliti sulla nave che stava affondando?? certo non doveva avvicinarsi alla riva cosi tanto ma non dobbiamo condannarlo solo perchè ha avuto paura.
19 gennaio 2012
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