Lettere

da Policleto

Quando ti sento parlare così male di te stessa mi rattristo. Perché ti butti via così? Tu mi vedi speciale con gli occhi dell’amore, ma in fondo sono uno dei tanti con la differenza che il caso mi ha posto sulla tua strada. Ho scelto di perseguire alcuni ideali-obiettivo ma questo non fa di me un uomo migliore di altri: al massimo uno più scrupoloso… ma nemmeno perché alla fine ognuno sceglie i principi da tenere nella sua vita. C’è chi sceglie di darsi dei punti fermi e chi ha come regola quella di non porsi regole. Sono solo modi diversi d’intendere la vita che non si adottano neppure per scelta. Ognuno alla fine sceglie ciò che si adatta alle proprie esigenze. Succede alle persone la stessa cosa che accade nelle opere d’arte. E’ normale che sia così dato l’arte è fatta dalle persone. C’è chi sceglie di seguire i canoni e chi li infrange. Non per questo però il Doriforo era migliore della Nike di Samotracia. Anzi direi che le opere elleniche sono un passo avanti rispetto a quelle classiche. Cominciarono ad essere prodotte dacché la Grecia si aprì a nuove culture e penso che questo la dica lunga. Comunque, volendo dar loro la stessa importanza, nessuno dei due sistemi portati all’eccesso si rivela portatore di felicità. Spesso siamo infelici entrambi per motivi diversi. Tu mascheri troppo, io a volte sono troppo sincero, a volte ingenuamente, a volte spudoratamente al punto che la gente si allontana da me perché la verità non sempre è così bella da sentire. Dovremmo equilibrarci: la compagnia del nostro opposto potrebbe aiutarci. Nella diversità però abbiamo entrambi una parte bianca che abbiamo difeso dalle influenze dei nostri e degli altrui difetti. Sono bianchi di tipo diverso. Il mio sembra il bianco della neve, il tuo il bianco di una stoffa lucida. In me c’è un bel po’ d’ingenuità, che c’è anche in te in modo più adulto però. Mi sono innamorato di quel che ho visto in te. Siccome ti amo, non sarai troppo sbagliata per amarmi. Mi hai dato tanto anche tu. Hai causato una cosa che potrebbe definirsi solo come rivoluzione, una delle più assolute, di quelle che scuotono le basi dell’anima. Qualunque cosa tu voglia fare, a me basta che tu ci sia in qualche modo. Non ci sono scadenze. Ci sarò sempre per te, per quel che può essere utile, perché ti devo tanto anche solo per ciò che hai rappresentato.

20 gennaio 2012

Categoria: Lettere

da VenerediMilo

Policleto... chissà se sei lui. ??
Non è possibile...dovresti essere altrove...e non a pensare a me.
Parlo male di me perhcè non riesco ad esternare la parte più bella...che c'è dentro di me. Vive e brilla nella mia anima come una fiamma perpetua...ma rimane li..non esce. I canoni di vita che mi ero imposta...sono tutti crollati...ora al confronto con te..mi sento perdere... di valore.

20 gennaio 2012

da Quercia

Chi il vostro opposto?
E' inutile che corriate al riparo...
la tempesta sta per travolgervi...
spero che tu agisca saggiamente...
Ho tanta ira dentro di me...
Stai attento stai molto attento...
Un re saggio sa aspettare...

20 gennaio 2012

da Policleto

Per la prima che ha risposto. Dove dovrei essere secondo te?

Per Quercia. Scusa ma perché tutta questa rabbia? E' successo qualcosa?

20 gennaio 2012

da VenerediMilo

Secondo me Quercia si è identificato ERRONEAMENTE in qualcuno che non gli somiglia per niente!! Riprenditi!!

21 gennaio 2012

da VenerediMilo

All'autore...scusami..evidentemente mi ero illusa che fossi lui.

21 gennaio 2012