Lettere

da Norma per Luca

Ciao Luca, oggi è stata una giornata triste. Ti ho scritto sms molto tristi, ma voglio scriverti col mio nome e vorrei tu mi rispondessi col tuo nome. Perchè oggi ho capito che dobbiamo riuscire a parlare in maniera più diretta anche se ancora quì dentro. Voglio che me lo dici chiaro e diretto cosa del nostro passato insieme ti ha fatto così male, cosa? Posso immaginare, e io te l'ho scritto più volte cosa può essere ma tu devi finalmente scrivermelo poi dirmelo faccia a faccia così potremo capire e riprendere senza compiere più gli stessi errori, il nostro rapporto iniziale si sviluppava dentro una situazione virtuale che è sempre stata considerata da tutti come poco impegnativa e libera da legami maturi e seri. Ma per noi è scattato qualcosa di più profondo già da subito, la situazione di contorno continuava a essere virtuale per questo mi hai sicuramente fraintesa e io ho frainteso te, come abbiamo già capito, io non ho fatto altro che confermare l'idea di donna che desiderava rapporto semplice senza troppi coinvolgimenti e tu ci hai insistito sopra comportandoti in maniera fredda e mostrando scarso interesse verso la mia persona.Una volta per tutte io voglio chiarirti che ti ho amato dal primo momento e ancora prima di vederti già sapevo di amarti e non era una cotta, di cotte non so che farmene io amo e in maniera profonda, prima di te mi è successo con altri, ma non con te, io ti ho solo amato.Il modo virtuale poco e male considerato nella mentalità della gente tutta a livello sentimentale e i precedenti incontri negativi con altre persone, ci hanno portato a vedere sempre il lato ombroso del nostro rapporto. E poi non è colpa mia se io ho sempre visto e sentito il rapporto d'amore dell'anima anche fortemente legato al corpo, all'unione dei corpi. Per me come persona è sempre stato una parte importante dell'affettività, e tu me lo ispiri tantissimo, non so cosa farci, non è colpa mia ma è chiaro che una cosa non esclude l'altra, l'amore fisico non esclude l'amore dell'anima e del cuore. Tu sembra sempre che mi accusi di questo. Perchè mi accusi? Io ti amo, e desidero accarezzarti e oltre. Che cosa c'è di male in questo mio desiderio? Mi piace il tuo corpo, è un delitto forse? mi piaci tantissimo, ma questo non vuol dire che non ti amo e che non apprezzi anche il tuo carattere anche se ostinato e diffidente da rovinarti la vita. Nel passato qualcosa ti ha fatto pensare che io non sarei proprio fedele? Ma Santo Cielo!!! Sono anni che ti aspetto e del tuo corpo ricordo solo il viso! E non ho più, dico mai, mai più incontrato ma che dico? immaginato nè desiderato, nè cercato nessun'altro uomo che te. Sono anni e anni che dimostro la mia fedeltà in tutti i sensi in tutti i modi, non esisti che tu nella mia mente e nei miei desideri.E per quanto riguarda mio figlio non è mai stato un grande impedimento, anche perchè mi hai dimostrato ancora una volta che non era lui, visto che ti sei allontanato gli storici otto mesi proprio quando lui era spesso lontano da casa. Allora? Ancora una volta il tuo comportamento smentisce il tuo sentimento? Oppure proprio non mi vuoi? So che sei sensibile e ancora una volta ti ho capito perchè io ti ho sempre detto che lui doveva cresere tranquillo e per i primi tempi la nostra storia era meglio nasconderla.Questo può averti ferito e io pensavo meno di quello che invece tu hai provato. Allora io mi domando, basta? Non ce la farai mai più a lasciarti andare con me, a fidarti di me? Per questi due motivi: 1° ti ho chiesto di nasconderci per non disturbare la crescita di mio figlio, ma poi tu stavi lontano proprio quando non c'era, per punirmi? O perchè non ti importa realmente di me? 2° non ti sono stata fedele, ma proprio tu avevi ammesso che non eri sicuro dei tuoi sentimenti e che saresti stato solo amico quindi era meglio non aspettarti troppo, lo dicevi per punirmi perchè mostravo eccessivo interesse per il tuo corpo, ti sentivi usato come corpo? Oppure non ti importava di me? Visto che riconosci chiaramente che eri proprio tu a spingermi lontana a cercare altri perchè tu mi confermavi che eri solo un amico e che non potevi darmi di più' Diciamoci la verità per piacere. Sono stanca di frasi e discorsi contorti. E' meglio salutarci quì, perchè tu non mi vuoi, perchè non ti importa abbastanza di me? Oppure vuoi provare a spiegarmi e aiutarmi a trovare il modo perchè io riesca a farti tornare la fiducia in me?. Desidero solo te, e se tu non mi vorrai più scrivemelo dimmelo, io starò sola, non cercherò più nessuno, farò quello che posso nella vita. Non farò più molto, perchè la vita mia è amore, sopavviverò, vedrò come. La vita minima di sopravvivenza, minima. E non voglio essere un impedimento per te, se tu hai bisogno di vivere una vita più libera, rispetterò la tua esigenza. Io ti amo. Farò tutto per farti contento. Per sapere che riuscirai a realizzare le tue esgenze pratiche, se starti addosso di impedisce il tuo impegno, hai bisogno di non sentirmi così pressante. Ma se invece ti sono utile e stai bene con me, spiegami, fammi capire, forse puoi farcela a sbloccarti, io non desidero altro da anni ormai.

4 febbraio 2012

Categoria: Lettere

da Luca

Leggendo mi sono sempre più accorto di quanto certi miei atteggiamenti ti abbiano ferita. Sinceramente non pensavo che avrebbero potuto farti male perché agivo nelle migliori intenzioni, facevo ciò che potevo secondo le possibilità del momento e cercavo sempre di trovare nuovi spazi per dare di più. Ma vedo che non ho saputo ben comunicarti lo stato delle cose e certe assenze, certe parole ti hanno trasmesso idee poco attinenti alle mie intenzioni. Dovevamo parlarne in maniera più diretta, certo che dovevamo farlo, perché vedo che da entrambe le parti c’erano parecchi nodi da sciogliere. Innanzitutto ho chiesto e comunicato in un certo modo solo per capirne di più. Volevo avere una migliore percezione di chi avessi di fronte perché alcuni tuoi atteggiamenti mi avevano portato al lato opposto facendomi quasi credere che fosse soltanto una cotta. D’altronde tu stessa ti sei scusata di non aver capito prima che era soltanto attrazione fisica. Lo hai fatto quando mi hai dato quella bellissima dimostrazione. Allora non ti ho nemmeno creduto perché vedevo che quelle parole erano date da un momento di sbandamento. Forse avevi paura di caricarmi di un sentimento troppo forte e per questo hai escluso tutta la parte più profonda ed emotiva? Forse pensavi che stessi “fuggendo” ancora perché non sopportavo di una relazione così “pesante”? Te lo dico da subito: non mancavo perché i sentimenti mi fanno paura, come ti dirò in seguito. Comunque a quelle parole non ho creduto perché alcune cose non si fanno né si dicono per qualcuno che si ama solo fisicamente. Un po’ di dubbio mi è rimasto perché vedevo che c’era una bella componente erotica nell’amore che provi. Non ti ho mai accusata in cuor mio per questo. Non è che penso che chi considera importanti i rapporti fisici fa qualcosa di sbagliato, e anzi ti do ragione affermando che sono una componente non trascurabile di una relazione. Però poi mi premeva di sapere se il sentimento non si fermasse solo a quelli. Ti dico la verità, mi sarebbe dispiaciuto se fosse stato così, ma molto probabilmente avrei accettato anche una relazione leggera nella speranza che t’innamorassi in seguito: non avrei rinunciato comunque. Non so quanto a lungo avrei resistito perché certi sentimenti avrebbero subito un bel maltrattamento ma probabilmente ci avrei provato finché sarebbe stato possibile. Non so esattamente cosa ti sia arrivato da averti portato a pensare che pretendessi chissà cosa da te tipo una convivenza. Forse il fatto di avermi sentito geloso ti ha fatto capire che puntassi a chissà cosa? Non è così. E’ vero, i sentimenti quando ci sono portano a conseguenze come la voglia di avere l’esclusiva. E’ consequenziale comportarsi così in presenza d’amore. Ma c’è una bella differenza fra sentirsi gelosi e pretendere. C’è differenza fra istinto e ragione ed è la ragione che si deve cercare. Ad esempio tu con me puoi sfogarti quanto vuoi, puoi arrabbiarti. Tira a pugni, non preoccuparti. Li riceverò come un buon sacco da boxe, ma non restituirò il colpo, cercherò di capirti e risponderti come già stai facendo tu con me. Si sentiva che eri triste in questa lettera eppure hai cercato di discuterne in maniera contenuta. Per queste ragioni non sto pretendendo nulla da te. Mi sento già tanto fortunato ad essere amato, una cosa che non mi sarei aspettato tanto meno da te. Secondo non posso pretendere nulla perché non abbiamo nessun legame formato. E terzo se anche fossimo in relazione non pretenderei nulla che non si può. Vorrei solo il rispetto dei sentimenti. Questo implica che non pretenderò comunque di più quello che si può fare. Se è necessario aspettare, aspetterò, se non si può convivere nessun problema (fra l’altro non so come ti è venuto in mente che pretendessi una convivenza.. come se questo fosse un passo da nulla da affrontare nella situazione attuale). Lo vedo e lo sento che ciò che fai è davvero ciò che si può. Per me il fatto che tu sia qui a parlarmi è già la dimostrazione che molte cose che sembrano impossibili sono in realtà delle possibilità esistenti seppur ostacolate. E poi non t’incrimino certo se mi dici che ti piaccio, che ti mancano i rapporti fisici. E’ una cosa normalissima, succede anche a me. E vedo un grande dono di fiducia nel semplice fatto che mi stai cercando anche se è difficile vedersi. Certo il fatto che non pretendo non significa di certo che non abbia nessun obiettivo con te e che non mi rimangano delle perplessità. Certo il fatto che mi chiedessi di mantenere la relazione nascosta mi ha un po’ preoccupato. Questa clandestinità mi metteva timore perché non mi dava nessuna sicurezza, nessuna garanzia. Tu sai che sono molto sensibile. Ma non mi preoccupava tanto il fatto che non mi fossi “fedele” (che significa poi fedele?? Non siamo nemmeno una vera coppia!); temevo piuttosto che sarei stato come dire usato e poi lasciato dato che comunque mi erano rimasti dei dubbi su di te dopo quella lettera e altre cose che avevo notato. (Ti raccomando su questo fatto.. se proprio devi lasciarmi, lasciami gradualmente per il rispetto che ti chiedo e per l’amore che hai ). C’era una perplessità e comunque questa non c’entrava nulla con il fatto di “volerti punire”. Come ti viene in mente che voglia punirti poi non lo so. Da cosa capisci che voglio arrecarti dolore? Ma seriamente mi hai preso davvero per un mostro, una mente criminale, un pazzo o semplicemente uno che ti odia? Come si fa a odiare una persona come te? Dimmelo tu, spiegamelo: come si fa? Ci sono state diverse mancanze da parte mia che possono averti portato a questa conclusione ma ti giuro che erano dovute ad una causa diversa. Prima di tutto, tu lo sai, sono una persona molto istintiva. Poi in queste condizioni d’innamorato cotto fino all’osso non mi viene naturale darti dolore e di certo non mi metto a progettare come farti star male appunto perché mi muovo d’istinto. A volte non sono così presente perché ho bisogno di avere un po’ di tempo per me o perché c’è qualcosa che ho notato e mi ha ferito e preferisco trovarne le ragioni da solo piuttosto che farti pesare i miei dubbi oppure ho proprio bisogno di un momento di pausa. Te ne sei accorta anche tu che non sono più quello di una volta e non sono nemmeno quello dei primi tempi in cui ci frequentavamo. Ho subito un brusco calo delle energie ultimamente per ragioni non “endogene”. Per questo mi vedi molto più serio, meno fantasioso, e purtroppo spesso non riesco a seguirti. E’ vero che anche all’inizio mancavo d’essere assiduamente presente. Allora era per un’altra ragione. Non sapevo quanto fossero veri i tuoi sentimenti. Adesso invece mi ritrovo spesso affaticato perché ci sono diversi fattori qui che non mi rendono sereno. E credo che non ci sia di peggio. Anche uno pieno d’impegni ha meno problemi se poi si ritrova una bella forza. Con queste parole non sto facendo la vittima come al solito. Ti sto solo facendo notare una cosa che mi mette in difficoltà. Per il resto cerco continuamente dei modi per venirti incontro. Con la stanchezza e la volontà punitiva non c’entra nulla il fatto che ti ho chiesto di essere amici. Dei miei sentimenti sono abbastanza sicuro, infatti spesso mi hai detto che ne sono sicuro fin troppo. Ti stavo chiedendo di essere amici per cominciare data la situazione che mi ritrovo qui. Sarebbe stata una buona rassicurazione anche per chi mi ritrovo intorno. Poi ovviamente avremmo fatto di tutto col tempo. A sua volta la richiesta di mantenere un’amicizia temporanea non c’entra nulla con la necessità lasciarmi libertà che hai percepito anche se con diverse motivazioni. Un’altra idea che non c’entra nulla è il fatto che mi hai preso per un mezzo donnaiolo. E’ vero che sono gentile con le donne, le tratto bene, ho degli atteggiamenti che suggeriscono l’idea che ti sei fatta; mi piace flirtare, ma alla fine non è che mi faccio tutte quelle che vedo. Di donne me ne basta una. C’è stata anche una confusione sulle esperienze… forse non ho ben specificato quante di quelle erano esperienze vere e quante sono rimaste delle cotte non corrisposte. Il desiderio di libertà che senti riguarda sempre il bilancio delle energie. Un rapporto troppo stretto, non dico esclusivo attenzione, ma proprio frequente a cadenza troppo ravvicinata mi toglierebbe troppo tempo per realizzare altre cose, non una miriade di relazioni, ma il lavoro, le amicizie ecc. La tua presenza è utilissima perché mi regala tanto. Mi fa sentire amato. Cosa ci può essere di meglio per affrontare poi tutto il resto? Ecco, vorrei soltanto che man mano che arriveranno altre cose ci adeguassimo. Il fine settimana andrebbe benissimo e ovviamente continuiamo a scriverci e a sentirci nel frattempo. Dobbiamo solo trovare un modo per bypassare certi controlli. E a tale proposito sto cercando delle soluzioni.
Certo ho sempre un po’ di timore per questa e l’altra ragione, però non ci perdo nulla a fidarmi perché è pur sempre qualcosa che voglio anch’io fortemente. Mi succede di perdere di vista i sentimenti perché stare in contatto virtualmente è assai limitante, le nostre presenze, i nostri pensieri vengono assai diluiti nella loro forza ed è per questo che spesso non ci capiamo. Sono certo che di persona non ci sarebbero tutte queste incomprensioni. Vorrei vedere poi se di persona mi diresti ancora che non ti amo, che ti tradirei… certe idee non te le faresti perché saresti a tu per tu con me, con una certa serietà, con un sentimento che è reale. Certo bisogna vedersi e a tale proposito ti sto cominciando a suggerire delle cose.
Rispondo in ultimo alla domanda sul nostro passato. E’ vero, l’idea della donna facile era anche seguita all’impressione che mi hai dato all’inizio. Non l’avevo mai considerata un fatto certo, perché mi sembrava fin troppo strano che una persona col tuo carattere dolce, sensibile e di una certa serietà tentasse certi approcci con uno con le mie caratteristiche. Con uno come me non ci si avvicina per una storia leggera, non ne varrebbe la pena. Tuttavia, è vero, nei miei pensieri faccio spesso riferimento a quello che è accaduto. E’ così, ci siamo fraintesi visto che il contesto virtuale sminuiva continuamente quell’idea fortissima di amore. Semplicemente non mi sembrava possibile che potesse accadere. Era davvero qualcosa d’imprevedibile. Però onestamente a me non dispiaceva notare un interesse che, anche se non quantificabile allora, mi faceva sentire felice e apprezzato soprattutto perché corrisposto. Forse un po’ credi che mi desse fastidio, che non ti rivolgessi la parola perché irritato da certe tue attenzioni? Non è così, ero soltanto confuso. Per questo poi ho deciso di non fidarmi e anzi ho fatto di peggio, chiudendo con la chat. Ciò che mi ha fatto davvero male non è tanto il fatto che tu ci abbia provato quando la consapevolezza di essere stato preso in giro. Mi avevi fatto innamorare e dopo mi avevi lasciato a me stesso. Forse non lo ricordi, ma ti dissi chiaramente una volta che speravo in una relazione fuori dal virtuale. Prima di lasciar perdere tutto ti scrissi parlandoti del significato che attribuivo a quel gesto. Le tue reazioni successive però mi hanno ferito riconfermando l’idea che mi avessi solo preso in giro come una qualsiasi ragazza del web. Allontanandomi proprio quando mi avvicinavo per conoscerti mi hai fatto capire che avevi agito in un certo modo giusto perché eravamo lì insieme e hai approfittato dell’occasione senza avere tuttavia un reale interesse. Ci sono stato malissimo perché non sono riuscito a vederci un amore ferito dietro tutto questo. In alcuni momenti sentivo quasi che ci fosse qualcosa in più ma poi mi sono arrivate tante di quelle conferme che mi hanno distolto dall’idea. Adesso so cos’è quel qualcosa in più. E’ amore e non solo: è un misto di amori. Lo sento da come mi tratti. Tu vorresti rendermi felice, vorresti tirarmi fuori dal dolore, vorresti essere la mia salvezza; a volte ti comporti come se dovessi prestarmi soccorso, altre volte mi vuoi bene come ne vorresti ad un figlio, altre sembra che il tuo sia un sentimento copiato dal passato, qualcosa di remoto rimasto un circolo, un sogno da realizzare, certe volte mi tratti come un uomo e infatti mi accorgo che prima mi idealizzi altre mi distruggi trattandomi come il peggior meschino, facendomi passare dalle stelle alle stalle come fa una mogliettina col marito che la delude, altre volte sembra ti rifugi in me come se fossi una fuga, un’alternativa, una voglia di trasgressione. E’ un amore polimorfo e direi anche parecchio completo. Certo anche in me c’è lo specchio di tutti questi modi. Spero solo che la realizzazione dell’amore implichi la realizzazione di questi sogni o buona parte d’essi. Spero che non idealizzerai troppo come lo spero anch’io e soprattutto spero di non deluderti.

6 febbraio 2012

da Norma

Sei tutto questo per me, hai capito benissimo, le maniere di amarti sono molteplici e tutte intense, talmente intense che implicano la veemenza dei miei attacchi fortissimi, che stupiscono anche me, fanno parte dell'intensità del sentimento ed emergono solo perchè mi preme dentro l'esigenza di esprimerti direttamente tutto ciò che provo. Come puoi deludermi? In che senso? Se ti lasci uscire quello che senti dentro e me lo esprimi direttamente vorrà tutto spontaneamente e avremo solo gioia. Per quanto riguarda le ragazze del tuo passato non so se quando me ne avevi parlato avevo capito tutto esattamente, se vuoi puoi riparlarmene. Forse capirei di più il tuo comportamento. Da come avevo capito io mi sono fatta l'idea di un uomo con parecchie esperienze amore vissute e non solo fantasticate.

7 febbraio 2012

da Luca

Allora ti spiego subito. Quando pensavo ad una eventuale delusione avevo in mente alcune cose della mia vita che mi hanno cambiato. Da questi, chiamiamoli “casini”, non mi sono preso ancora una vera rivincita e per questo probabilmente ti troverai di fronte un Luca che vale meno che anni fa, prima che lo conoscessi. Questo essere valido non riguarda le emozioni. L’amore c’è, ma, come si dice, l’amore non basta: per questo mi preoccupo di deluderti. Nulla di davvero preoccupante dato che si può sistemare con un buon praticantato. Nel frattempo però chi mi assicura che non finirò per venir meno alle tue aspettative? Già lo sto facendo con queste distanze, involontariamente, certo… ma questo non toglie che le distanze, a cui ci troviamo, temo, per mancanza di determinazione da parte mia, siano il preludio di un’altra delusione quando ci troveremo insieme. Purtroppo qui non posso essere più specifico. Spero solo che tu sappia davvero chi hai di fronte.
Ora, ipotizzando che io sia il Luca che conosci, ricordo anch’io di aver parlato delle mie esperienze. Mi pare di aver fatto un numero alto riguardo alle cotte che mi sono preso. Devi sapere che ero un tipo dalla cotta facile fino a che diversi eventi spiacevoli, delusioni ecc. non mi hanno frenato. Di queste cotte balorde ti ho specificato un numero più basso di volte in cui queste hanno avuto una corrispondenza che fra l’altro non è andata oltre più di tanto. Sono stato sfortunato. Mi è anche capitato di dirti di quella volta in cui sono stato io a rifiutare causando una sofferenza che poi non mi perdonai in seguito. E’ una cosa avvenuta un sacco di anni fa’.
Mi pare di averti sempre detto questo. Non so se il concetto ti è arrivato diversamente perché unito ad alcuni atteggiamenti diciamo gentili verso le donne in genere. Forse è anche colpa mia che di solito non sono molto specifico sull’argomento perché, detto onestamente, me ne vergogno. A volte faccio così, la prendo sul ridere, ci scherzo un po’ troppo e forse non vengo capito bene. Di certo non mi metto mai ad inventare storie immaginarie. A che servirebbe?
Comunque, riguardo alla tua voglia di esprimermi ciò che provi, spero che ci sia anche il desiderio di parlarmi direttamente dei tuoi sentimenti. Forse non ho fatto abbastanza per favorirne l’espressione dal vivo e qui e per questo ora mi esprimi tristezza in maniera veemente. Comunque volevo farti presente una cosa. Sarò anche un sacco da boxe, ma mantengo comunque una sensibilità. Perciò non esagerare troppo, altrimenti poi finisce che manchi allo scopo. Se vuoi spingermi all’azione, è meglio che non mi getti troppa negatività altrimenti mi atterri. Già ne ho tanta di mio. Se invece il tuo scopo è farmela pagare, non ho capito per cosa, allora che ti devo dire? Fa pure. Ma otterrai sempre lo scopo di rattristarmi, di allontanarmi. Certo hai tutte le ragioni, per urlarmi addosso, forse ho sbagliato volendo pretendere più di ciò che si può. Magari staremmo meglio se ci dessimo una definizione precisa, tipo scriviamoci solo qui, o scriviamoci qui e poi si vedrà, oppure vediamoci, oppure ignoriamoci e simili. Magari non vagheremmo nel dubbio e nella speranza di un cambiamento immediato.

8 febbraio 2012